5. Viste da vicino


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 OC e GTX 1070 OC 5. Viste da vicino 1 


Partiamo per entrambe dalla scatola, una tradizionale confezione ASUS di buona fattura con una robusta imbottitura interna in foam che protegge le schede durante il trasporto.

Esteticamente i due modelli sono praticamente identici ad eccezione di alcuni particolari strettamente legati alla diversa necessità di potenza delle due versioni di GP104.

Presenteremo quindi una sola immagine delle schede per le viste comuni, mentre vi forniremo i singoli dettagli per sottolineare le differenze tra la ASUS ROG STRIX GTX 1080 OC e la ASUS ROG STRIX GTX 1070 OC.


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La rinnovata livrea STRIX, non più rossa e nera, ma ora total black, risulta decisamente accattivante già al primo sguardo e considerando la possibilità di personalizzarne l'illuminazione (le schede sono infatti dotate di sistema a LED RGB AURA), sono perfette per sposarsi cromaticamente con qualunque configurazione.

Il dissipatore, identico per entrambi i modelli, dispone  di tre ventole Power Logic di tipo brushless da 90mm (PLD09210S12M) dotate di design "Wing Blade" e di modalità di funzionamento "0dB", ovvero rimangono inattive e, quindi, completamente silenziose, sino a che la GPU non raggiunge i 55 °C, temperatura che ne provoca l'attivazione.


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Molto bello e funzionale anche il backplate in alluminio lavorato di colore nero, con inserti grigio chiaro e il logo ROG in bella mostra, anch'esso dotato di illuminazione a LED RGB.


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Nell'immagine precedente vi abbiamo mostrato la ASUS ROG STRIX GTX 1080 OC mentre qui la ASUS ROG STRIX GTX 1070 OC che, guardandola con attenzione, differisce dalla sorella maggiore per il minor numero di condensatori tantalio polimerici con montaggio SMD che completano il VRM delle schede.

Ma prima di continuare con l'analisi delle schede vale sicuramente la pena spendere qualche riga sul software di gestione RGB AURA che, come detto, controlla sia l'illuminazione della parte frontale, sia il logo ROG sul retro della scheda.


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Il software, molto minimalista ma efficace, va ad integrarsi nella suite GPU Tweak II (anche se si deve scaricare separatamente) e permette di abilitare o meno l'illuminazione, di sceglierne il colore e l'intensità, nonché alcuni effetti preimpostati.

Tra questi vale la pena menzionare quello che va ad intervenire sull'illuminazione in base ai file audio riprodotti sul PC e quello, a nostro avviso ancora più utile, che ne determina il colore in base alla temperatura della GPU.


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Nelle due immagini forniteci da ASUS potete apprezzare quattro differenti colorazioni per il frontale e il posteriore delle schede che, segnaliamo, non sono indipendenti e quindi avranno sempre lo stesso colore ed effetto di illuminazione.


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Nella zona di alimentazione troviamo la prima differenza sostanziale tra i due modelli: per la ASUS ROG STRIX GTX 1070 OC, a sinistra, è previsto, come da specifiche NVIDIA, un unico connettore a 8 pin, mentre per la ASUS ROG STRIX GTX 1080 OC, a destra, abbiamo invece un doppio connettore di alimentazione, uno a 6 e uno a 8 pin.


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Sullo stesso lato, quello più interessante dato che sull'altro non vi è praticamente nulla, come possiamo apprezzare da questo tre quarti troviamo anche il connettore SLI.

A livello di dimensioni segnaliamo che sia la ASUS ROG STRIX GTX 1070 OC sia la ASUS ROG STRIX GTX 1080 OC sono schede dual slot con lunghezza identica (300 mm dalla staffa delle uscite video alla coda del dissipatore) permettendo, quindi, di realizzare facilmente configurazioni multi GPU anche su board microATX.


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Nella foto in alto è possibile osservare una delle caratteristiche peculiari di queste schede, l'ASUS FanConnect, ovvero due connettori a cui poter collegare altrettante ventole PWM che verranno gestite in modalità automatica sincronizzandole con le tre presenti sul dissipatore.

Considerando che attualmente la VGA è il componente più caldo del sistema, riteniamo che questa soluzione sia un ottimo plus fornito da ASUS permettendoci di collegare le ventole frontali del case, ad esempio, che si attiveranno contemporaneamente a quella della scheda garantendole quindi un ulteriore apporto di aria fresca in caso di necessità.


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Decisamente molto più semplice lo smontaggio del dissipatore delle ASUS ROG STRIX GTX 1080 e 1070 OC, di cui vi presentiamo sopra uno spaccato, rispetto a quello delle schede Founders Edition.

Per liberare il dissipatore abbiamo infatti dovuto svitare solo 6 viti, quattro per la GPU più due ulteriori nella parte posteriore del backplate, nulla in confronto alle 36 necessarie per le reference di NVIDIA.

Se volete invece mettere completamente a nudo la scheda dovrete agire su altre 15 viti, parecchie certo, ma sempre meno ...


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Ed ecco, dunque, la parte posteriore del dissipatore delle nostre ASUS ROG STRIX GTX 1080 e GTX 1070 OC: una massa da 650 grammi di plastica, rame e alluminio su cui sono visibili le cinque heatpipes con tecnologia DirectCU III (ovvero a diretto contatto con la GPU) e i pad termici per la sezione VRM.

Quattro heatpipes sono da 8mm di diametro e attraversano entrambe le masse radianti del dissipatore, mentre la quinta, da 5mm, si occupa solo della parte frontale (quella dove ci sono le uscite video per intenderci) e, parzialmente, anche dei chip di memoria.

Anticipiamo ora un paio di immagini del PCB per sottolineare un'ulteriore differenza tra la ASUS ROG STRIX GTX 1070 OC e la ASUS ROG STRIX GTX 1080 OC.


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Come si può facilmente osservare, le memorie sono coperte da un lamierino di alluminio, ma solo la ASUS ROG STRIX GTX 1070 OC, a sinistra, dispone di pad aggiuntivi dedicati per le memorie GDDR5, più calde, dato l'assorbimento energetico superiore, rispetto alle GDDR5X della sorella maggiore.


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Per il reparto connessioni segnaliamo che le ASUS ROG STRIX GTX 1080 e GTX 1070 OC dispongono di tre DisplayPort certificate in standard 1.2, ma già compatibili 1.3 e 1.4, una HDMI 2.0b con HDCP 2.2 ed una DVI-D Dual Link, che permettono loro di gestire risoluzioni sino a 7680x4320 punti a 60Hz di refresh (utilizzando due dei tre connettori DP).