13. 3DMark Time Spy


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 OC e GTX 1070 OC 13. 3DMark Time Spy 1


Time Spy è l'ultima fatica di Futuremark, un moderno benchmark sintetico in ambiente DirectX 12 che implementa molte delle novità più interessanti introdotte dalle API Microsoft.

Il motore di rendering del benchmark è infatti stato scritto basandosi sulle DirectX 12 con esplicito supporto a funzionalità quali asynchronous compute, prestando inoltre particolare attenzione all'ottimizzazione della gestione dei flussi di lavoro in ambito multi GPU esplicito e con massiccio ricorso al multithreading.

Per gli effetti di occlusione ambientale e per l'ottimizzazione degli effetti di illuminazione e il rendering delle ombre degli oggetti sono utilizzate le librerie Umbra (3.3.17 o superiori), mentre i calcoli per l'occlusion culling sono demandati alla CPU per non gravare sulla GPU.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 OC e GTX 1070 OC 13. 3DMark Time Spy 2 


La nostra "spia del tempo" vaga in un museo dove, all'interno di teche, sono visibili sia scenari ripresi dalle precedenti edizioni del 3DMark che completamente nuovi, il tutto ovviamente realizzato con il nuovo engine grafico ottimizzato per DirectX 12.

Grazie alla sua lente temporale la protagonista è in grado di creare una sorta di "mini portale" che ci mostra il museo nel passato e le permette anche di interagire con esso.

Da un punto di vista prettamente tecnico il benchmark opera a 2560x1440 ma, data la ricchezza e la pesantezza degli effetti, è in grado di essere anche più pesante del Fire Strike Ultra che, ricordiamo, serve per verificare le prestazioni in ambiente 4K.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 OC e GTX 1070 OC 13. 3DMark Time Spy 3 


Come si può notare dalle statistiche dei diversi test Futuremark, il nuovo Time Spy risulta essere diversi ordini di grandezza più pesante rispetto al Fire Strike.

Da sottolineare che il Time Spy utilizza le librerie DirectX 12 solo con features level 11_0 che permettono al test di girare su schede anche datate, sino alle GeForce GTX 680 e Radeon HD 7970 per la precisione, garantendo quindi un'elevata consistenza dei risultati anche se, ovviamente, alcune funzionalità come il conservative rasterization presente nelle versioni più recenti non viene messo alla prova.

A parte questa "omissione", tutte le novità più interessanti introdotte con le API DirectX 12 vengono utilizzate nel Time Spy e, con specifico riferimento ad asynchronous compute, Futuremark dichiara che il carico di lavoro suddiviso tra CPU e GPU varia tra il 10 e 20% per ogni frame, mentre in termini di multi threading ogni core disponibile della CPU viene utilizzato per la gestione della coda dei comandi.

In ambiente multi GPU il Time Spy utilizza la nuova funzionalità LDA esplicita delle DirectX 12, ovvero permette di utilizzare più GPU ma solo dello stesso tipo a differenza di Ashes of the Singularity che utilizza la modalità MDA.

La tecnica di rendering utilizzata è l'AFR (Altenate Frame Rendering) che, per un test non interattivo, dovrebbe sempre garantire le migliori prestazioni in ambiente multi GPU.

Per quanto ci riguarda abbiamo eseguito i test sia in modalità standard (cioè con le impostazioni di default) e poi con dei run personalizzati alle diverse risoluzioni con asynchronous compute ON e OFF per valutare nel dettaglio le prestazioni delle schede nelle due diverse modalità.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 OC e GTX 1070 OC 13. 3DMark Time Spy 4


Netta predominanza delle soluzioni NVIDIA con la ASUS ROG STRIX GTX 1080 OC saldamente al comando seguita a ruota dalla GTX 1080 Founders Edition, mentre la ASUS ROG STRIX GTX 1070 OC agguanta la terza posizione.


Futuremark 3DMark Time Spy - Async Compute ON e OFF

Vediamo ora, con una tornata di test personalizzati, come si comportano le schede alle diverse risoluzioni abilitando e disabilitando il supporto async compute.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 OC e GTX 1070 OC 13. 3DMark Time Spy 5


Netta supremazia delle soluzioni NVIDIA serie 10 mentre il distacco tra le vecchie serie 9 e le AMD Fury risulta più contenuto.

Interessante notare come per la GTX 980 Ti non ci siano sostanzialmente differenze tra una modalità e l'altra e come, in generale, la GTX 1070 e la Fury liscia guadagnino percentualmente di più dall'attivazione del supporto async compute rispetto alle sorelle maggiori.

Interessante infine notare lo scaling delle schede all'attivazione del supporto async compute: 8,23 e 6,57% per GTX 1070 e 1080 e 8,68 e 7,88% per Fury e Fury X.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 OC e GTX 1070 OC 13. 3DMark Time Spy 6


Nessun cambiamento a 2560x1440, ma è comunque interessante notare come le schede AMD riescano a trarre maggior vantaggio rispetto a quelle NVIDIA dall'attivazione di async compute: rispettivamente un 12,46% e un 14,70% di prestazioni in più rispetto ad un 5,83% ed un 6,35% delle schede NVIDIA.


ASUS ROG STRIX GeForce GTX 1080 OC e GTX 1070 OC 13. 3DMark Time Spy 7


Situazione inalterata anche in 4K con le schede AMD che, seppur nelle ultime posizioni, sembra riescano a sfruttare meglio il supporto async compute: quando questo è attivo, infatti, la Fury X riesce a battere la GTX 980 Ti e ad avvicinarsi alla ASUS ROG STRIX GTX 1070 OC.