4. Vista da vicino - Teardown
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Una delle caratteristiche più interessanti della nuova ROG Azoth Extreme è sicuramente la possibilità di disassemblarla completamente, così da poterla personalizzare in base ai propri gusti ed esigenze.
Per fare ciò è necessario, per prima cosa, rimuovere il frame perimetrale mediante le sei viti collocate lungo il lato alto.
Per poter procedere con lo smontaggio occorre poi rimuovere tutti gli switch.
Avremo, così, una visione completa del plate in fibra di carbonio che, grazie alle sue proprietà, riesce a garantire un feeling di digitazione rigido e, al contempo, un ottimo assorbimento degli urti, fondamentale per ridurre le vibrazioni dovute alle pressioni.
Rimuovendo le nove viti collocate sulla superficie della piastra avremo accesso al cuscinetto in schiuma PORON, pensato per assorbire ulteriormente le vibrazioni e minimizzare il rumore emesso dai tasti.
Al di sotto troviamo poi un tappetino (sempre in PORON) che, avvolgendo singolarmente ciascuno switch, riduce notevolmente l'impatto di questi ultimi sul PCB.
Una volta rimosso, avremo finalmente accesso al PCB ...
La ROG Azoth Extreme prevede un ulteriore pad in silicone collocato tra il PCB e il case, composto da una serie di cuscinetti sporgenti atti a ridurre al minimo l'eco interno.
Il pad non è fondamentale per il funzionamento della tastiera e può quindi essere rimosso per ottenere un feedback più morbido durante la digitazione.
Nella foto in alto è possibile osservare un dettaglio dell'imbottitura in silicone.
Lungo tutto il perimetro la tastiera è provvista di molle a lamina metalliche, anch'esse utili a fornire una sensazione di digitazione più morbida rispetto alle tastiere meccaniche tradizionali.