7. Conclusioni
L'Antec P380 è un case a dir poco straordinario, l'elevata cura nei particolari e l'eccellente telaio lo rendono uno tra i più professionali sui quali abbiamo mai messo le mani.
Partendo dall'esterno spicca subito l'elevato spessore dei pannelli in alluminio che, oltre ad essere molto belli, gli conferiscono una robustezza senza pari.
La presenza di due pulsanti di accensione e due per il reset, così come la possibilità di scegliere il lato su cui saranno posizionate le porte USB e i jack audio, rende giustizia al motto "When there is no room for compromise" presente sulla pagina ufficiale del prodotto.
Internamente il lavoro svolto non è da meno: tanto spazio e una oculata distribuzione degli elementi permettono di montare sistemi più potenti di quelli che siamo abituati a vedere e che, generalmente, si utilizzano raramente.
Proprio quello che può sembrare un difetto, ovvero la presenza di un numero impressionante di viti, rappresenta, in realtà , l'ennesimo punto a favore.
In questo caso i molteplici punti di giunzione provvedono a rendere il case un piccolo rifugio antiatomico: vi basterà fissarlo nel cemento e chiudervi al suo interno per sopravvivere in caso di catastrofi.
Scherzi a parte, giungiamo quindi ad uno dei principali argomenti di discussione dopo l'annuncio del case tramite news ufficiale, ovvero il prezzo di commercializzazione.
Il P380 è disponibile su strada a 199€ che, seppure possano sembrare tanti, risulteranno ben spesi per coloro che sceglieranno di portarselo a casa.
La qualità , in questo caso, difficilmente riesce a trapelare attraverso delle semplici foto, anche se ben fatte, ma vi assicuriamo che, in qualunque contesto, sia professionale che video ludico, la nuova punta di diamante di casa Antec eccelle e non pone limiti.
VOTO: 5 stelle
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CONTRO
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Si ringrazia Antec per l'invio del sample oggetto della recensione.
