PMA 2012, FUJIFILM X-Pro 1, ritorno al futuro 1



Come ex-utente di una S2 Pro, la mia prima e mai dimenticata reflex digitale "seria", non posso non guardare al ritorno di FUJIFILM nel mondo delle macchine ad obiettivi intercambiabili con una certa (grande) soddisfazione. I colori che il sensore della S2 era in grado di tirar fuori, li ho sempre rimpianti: tra tutti i Produttori, FUJIFILM è quello che, a mio avviso, ha saputo proporre le soluzioni più innovative per i propri imager e non è un caso che sia temuto anche dai "big boys".

Iniziamo proprio dal nuovo sensore, un APS-C da 16MPixel che, nelle dichiarazioni della Casa Madre, avrebbe una qualità superiore a quella di qualsiasi altro FF oggi sul mercato.

Si tratta di un CMOS X-Trans che, nella terminologia tecnica FUJIFILM descrive un imager con un arrangiamento differente rispetto al classico schema Bayer: in sostanza, i pixel che registrano i dati colore sono disposti in una matrice di 6×6 elementi (vedi figura) che per sua natura ha una sorta di "casualità" ispirata, nel principio, a quella della distribuzione random della grana di una pellicola.

Gli ingegneri FUJIFILM hanno sempre dimostrato di pensare "out of the box": iniziarono a sorprendere tutti con il SuperCCD e continuano, oggi, innovando attraverso soluzioni originali.

Altra implicazione della tecnologia X-Trans è l'assenza di un low pass filter che, com'é noto, è una delle cause principali della perdita di acutezza nei sensori Bayer, pur svolgendo la funzione di efficace anti-moiree. Per apprezzare il reale valore del nuovo CMOS FUJIFILM, non ci attende che vedere i primi sample full-size. La nuova FUJIFILM X-Pro 1 non è, ovviamente, "solo" sensore...

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