Io non ho dischi (ne altro) da connettere...
AMMESSO E NON CONCESSO che l'efetto del cavo USB sia dovuto al maggiore/minore lavoro del ricevitore per ricostruire il segnale (USB) più o meno degradato dal cavo, non c'è motivo per cui questo super lavoro sia limitato al collegamento con il DAC, qualsiasi collegamento USB è parimenti indiziato.
Sono un po sconcertato (e stanco) da tutto questo (almeno mio) brancolar nel buio, ammetto di aver rilevato differenze (in ordine decrescente di importanza) tra sistemi operativi diversi, hw diversi ed anche cavi USB diversi, ma senza comprendere il legame causa -> media -> effetto, si può essere facilmente preda (oltre che dell'autosuggestione) di 'svarioni' in buona fede.
Mi spiego:
Siamo in grado di sostener e e dimostrare che la causa dei 'disturbi' sia effettivamente l'attenuzaione o la distorsione del segnale (USB) nel cavo e NON, per esempio la differenza tra le interferenze RF che questo genera?
Il fatto che il 'metodo' per misurae le alterazioni si basi sulla misura delle RFI rilasciate in ambiente dai diversi cavi, a mio avviso, dovrebbe come prima cosa portarci a chiedersi SE le cause in se non siano proprio le RFI, prima di formulare ipotesi su possibili altri veicoli (che non nego a priori, ma bisognerebbe dimostrare, almeno al pari dell'effetto diretto delle RFI).
Sia chiaro che non intendo assolutamete confutare il lavoro di George, che ha il grande merito di chiarire alcuni aspetti del problema, ma solo mettere in guardia dal trarre conclusioni non supportate da prove, come - sempre a titolo di esempio - dare per assodato che il cavo USB corto sia meglio di quello lungo (e idi conseguenza che il noCav sia il top), mentre in realtà potrebbe amplificare il problema costringendo ad una estrema vicinanza (anche elettrica) tra il PC e ed il DAC (ed il resto dell'impianto).
Abbiamo elementi provati per dire com'è?
Qualcuno dirà che l'esperienza dice questo, ma in realtà non è così. Io per primo 'intuisco' una connessione tra lunghezza del cavo e 'timbro', ma qual'è il 'meglio' o il 'giusto'? Qualcuno è in grado di stabilirlo?
Ovvio che la posizione del "non mi nteressa il perché, io tengo quello che mi piace" taglia la testa al toro, ma così si rinuncia a comprendere e, quindi, a far tesoro delle esperienze e replicarle, che secondo me è quello che invece dovremmo provare, nel nostro piccolo, a fare.
In pratica?
Provate ad 'attaccare' un secondo device USB (es. un disco SSD) ed inviargli un flusso mentre il dac suona (MA NON QUEL FLUSSO) , sentite un effetto? Questo effetto cambia se si usa il cavo A o il cavo B per collegare il disco? Se avvicino o allontano il disco dal DAC (e dall'impianto)?
E' facile trarre alcune conseguenze 'logiche' dai diversi risultati e sono - a mio avviso - illuminanti, anche rinunciando alla pretesa di 'oggettività' che richiederebbe un ambiente ed un metodo 'controllato' di esecuzione del test.