[QUOTE=SM63;959465]
Originariamente inviato da marcoc1712
Sempre per capire:




Evidentemente non so spiegarmi ....come pretendi agganciare i due clock partendo dal dac USB acquisendo in analogico ...almeno questo ....nella seconda verifica si è compreso oppure no ...?

Certo sono stati mantenuti le stesse condizioni per testare tutti i player ...che senso avrebbe tutte il tempo impiegato

Errore ppm ....vedi la casella da spuntare su diffmaker ...compesate for sample rate drift

Non inacasiniamo le cosce lascia perdere per il momento la condizione A B

La curva riportata non è la media ....preso alcune come riferimento ....che senzo avrebbe riportare la media ? quello che conta mancanza nella ripetibilita' ...forse è questo che ancora non ti è chiaro ...




Per i motivi appena descritti i clock non possono essere agganciati ....ripeto le seconde acquisizione sono in analogico ...passando dal dac connesso in USB ....se conosci un modo per agganciare il clock ..sarei interessato



Osservali con maggiore attenzione il secondo grafico ....curva rossa Foobar senza compensazione ....verde pisello compensato ....non sono +/-2 dB ... quello che ancora non si è compreso WTF curva Blu ..tra una acquisizione l'altra purche fatta in successione come le altre non necessita' alcuna compensazione ....mi sembra di aver parlato della ripetibilita'.... stesso evento ripetuto nel tempo ...gli altri player associati allo stesso hardware ...non si comportano alla stesso modo ...mancano nella costanza ...

Le mie conclusioni sono molto semplice il player come software per forza di cose interagisce con hardware PC incluso il sistema operativo ....forse non sara un caso l'autore del palyer la ridotto volutamente nei minimi termini ...

Ps : scusa conosci bene diffmaker ...prova acquisire ripetutamente lo stesso file due tre quantro ..quante volte vuoi ...confrontali tra gli stessi ....ai fini della ripetibilta' cosa ci dobbiamo aspettare ...?
Sia chiaro che io non voglio confutare quello che riporti come esperienza provata, ma semplicemnete capirlo ed inquadrarlo, perchè a mio avviso si corre il rischio di saltare troppo rapidamente alle conclusioni.

Per agganciare lo stesso clock nel caso di conversione DA/AD occorre che almeno uno dei dac consenta l'utilizzo di un master clock. Se i due clock sono indipendenti, stai misurando la somma algebrica dei due drift.

Come ti ho già scritto, nelle prove che feci tempo fa con SPDIF (per verificare la questione FLAC/WAV, nell'occasione) la differenza nel dominio digitale, in terminidi bit è risulatta nulla, come ci si aspettava. Il file acquisito è sempre risultato identico a se stesso. Inserendo la conversione AD/DA SENZA aggangiare i clock, il peso dei drift si faceva sentire Potevi ascoltare chiaramente la 'musica' dal file di differenza. Anche AudioDiffMaker ha una funzione di riallineamento, attivando la quale le differenze si assotigliavano molto, ma non spariscono mai, dato che i fattori ambientali - principalmente la temperatura - influiscono sulla precisione e costanza del clock. Due conversioni successive non danno MAI lo stesso risultato sonico ed - ovviamente - la riconversione in digitale non produce mai esattamente lo stesso file di origine. Può risultare 'sconvolgente' perr i sostenitori dei bit che sono bit, ma di fatto è così.

Cosa diversa è sostenere che tali differenze sono udibili. Se hai semplicemente un clock che invece di fornire esattamente 48.000 Hz, vibra a 48.005 o 47.995, l'esecuzione sarà leggermente più veloce o lenta, esattamente come avviene conun giradischi che vada leggermente più forte o più piano di 33 gpm. Fintanto che la velocità è costante all'interno di una esecuzione è irrilevante, se invece varia hai un fenomeo 'tipo' il wow and flutter, che diventa ben udibile.

Nel primo caso la 'corezzione' è 'semplice' (a condizione di avere un riferimento) nel secondo meno.

Ora, tutto questo però non prende atto in riproduzione (anche se teoricamente sarebbe possibile prevedere una funzione di feedback, come avviene in certi DSP, al prezzo di aumentare la latenza) e quindi è completamente al di fuori delle possibilità di controllo del player software.

Se lo stesso hw, nelle stesse condizioni ambientali produce differenze più sensibili tra una riproduzione e l'altra usando SOLO player software diversi ma verificati 'bit perfect' in digitale, allora è evidente che le variazioni si originano nel (nei) dac e con ogni probabilità nel (nei) clock per via assolutamente indiretta.

Se questa differenza è solo o preminentemente dovuta al drift del (dei) clock ed è costante nel breve periodo è ininfluente all'ascolto ed eliminabile mediante un semplice algoritmo matematico, altrimenti si 'fissa' nel contenuto in bit del segnale riacquisito, originando una differenza di contenuto vera e prorpia.

Spero che su questo ci sia accordo.

Più allarmante è la differenza in puro ambito digitale originata dalla modifica dei parametri di ALSA.