Attenti alla nuova Operazione Toohash - [NEWS]

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  1. #1
    Amministratore L'avatar di giampa
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    Nexthardware G DATA segnala una nuova cyber campagna dall'Asia contro le aziende.




     1


    Gli esperti dei G DATA Security Labs hanno scoperto una nuova campagna spyware, nome in codice "Operazione Toohash", ovvero un cyber attacco mirato alle aziende e ad organizzazioni di vario tipo.

    Lo scopo è quello di rubare informazioni sensibili: utilizzando un approccio di tipo "spear-phising" (una tipologia più raffinata di phishing con un movente personale e mirato), i criminali hanno spedito email aventi come allegati dei documenti di Microsoft Office infetti.

    Questi ultimi, manipolati e spacciati per pubblicità o Curriculum Vitae, sono stati per lo più inviati al dipartimento Risorse Umane delle aziende colpite.

    La maggior parte dei file scoperti proviene da Taiwan e da un'analisi dei documenti gli esperti di sicurezza ritengono che questo spyware sia stato utilizzato su obbiettivi situati anche in altre regioni della Cina.

    Le soluzioni di sicurezza di G DATA hanno identificato il malware come Win32.Trojan.Cohhoc.A and Win32.Trojan.DirectsX.A.

    "Il malware negli allegati delle email sfrutta specificatamente una vulnerabilità in Microsoft Office e scarica un tool di accesso remoto sui computer infettati", spiega Ralf Benzmüller, Head of G DATA SecurityLabs. "In questa campagna abbiamo identificato due differenti tipologie di malware ed entrambe contengono noti componenti usati nel cyber spionaggio come moduli per l'esecuzione automatica di codici, file listing, furto di dati, ecc."

    Nel corso della propria analisi gli esperti dei G DATA SecurityLabs hanno scoperto oltre 75 server di controllo che sono utilizzati per gestire i PC infetti, per lo più localizzati a Hong Kong e negli USA.

    La console di amministrazione che i criminali usano per controllare i computer infetti è in parte in Cinese ed in parte in Inglese.

    Importanti piani di costruzione, dati dei clienti, business plan, email e altri dati sensibili aziendali sono dati che, una volta rubati, diventano molto ambiti, soprattutto nel mercato del business aziendale.

    Gli acquirenti dei dati rubati vengono scoperti velocemente e di norma si tratta di aziende concorrenti e servizi segreti, ma la perdita di dati può rappresentare un danno commerciale e finanziario irreparabile per le aziende colpite.

    Un'analisi dettagliato di questo spyware è disponibile sul G DATA SecurityBlog.






    "Scusate, ma se quest'anno in Texas ci avete spedito questo deficiente, vuol dire che c'è speranza per tutti?"

  2. #2
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    incredibbbole ... qua si sta parlando di un malware che sfrutta un bug critico che è stato fixato da
    Microsoft oltre due anni fa.

    Credo non ci sia il bisogno di addentrarsi troppo nel valutare individui o peggio aziende che valutano
    così poco importante tenere aggiornati i propri sistemi.

    Il file del controllo in questione [ MSCOMCTL.OCX ], nelle odierne installazione Windows x64 si trova
    nella directory:

    C:\Windows\SysWOW64\

    e dovrebbe avere questi dettagli:



  3. #3
    Super Moderatore L'avatar di frakka
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    Ieri leggevo un articolo in cui si citava che il 62% dei sistemi installati nell'area Asia/Pacifico usa software pirata... In molti casi questo significa anche assenza di aggiornamenti, quindi cosa come questa diventano meno incredibili...

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  4. #4
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    si, siamo perfettamente d'accordo su questa circostanza, ed in genere si parla infatti di computer e
    sistemi ad uso personale/privato.

    Ma a quanto sembra, il target di questo malware "TooHash" sono invece:

    • Public research organization
    • Space research organization
    • Telecom companies
    • Private companies

    tant'è che il mezzo preferito da questi cybercriminali sono le mail, nelle quali viene allegato un documento
    word: in pratica il CV del finto richiedente lavoro diviene l'esca per i reparti Risorse Umane di queste
    grandi aziende, che si dovrebbe presupporre abbiano alla base una politica di legalità e sicurezza diversi
    dal privato, o che prevedano quantomeno l'uso di software originale

    https://public.gdatasoftware.com/Pre...2014_EN_v1.pdf

  5. #5
    Super Moderatore L'avatar di frakka
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    presupporre...


    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  6. #6
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    eh già: in merito a quelle stime percentuali del 62%, a cui ti riferivi e non avendo altri dati contestuali,
    non possiamo che presupporre un po tutti

  7. #7
    Super Moderatore L'avatar di frakka
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    Al di là degli scherzi, proprio il fatto che questa vulnerabilità non dovrebbe essere presente su sistemi aggiornati ed il target del malware lasciano quantomeno un legittimo sospetto sul reale ricorso al software originale da parte di un'ampia fascia di utenza anche professionale nelle aree di maggiore diffusione di questo malware.

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  8. #8
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    spesso si è portati a credere, anche legittimamente che gli altri siano peggio di noi (nel
    senso generico, nazionalistico e continentale del termine), soprattutto nelle cattive abitudini
    informatiche.

    Personalmente ritengo che, con poche eccezioni, non sia così; sono portato a credere che
    dovunque il singolo cerchi in qualche modo di risparmiare e le aziende, soprattutto quelle
    medio-grandi siano più invogliate a non farlo.

    Tu potresti raccontarlo in prima persona, ne abbiamo parlato più volte: l'azienda per la quale
    lavori non cerca certo di risparmiare tramite il non acquisto del software originale. Anche
    perché per una società è decisamente più difficile, parlando a.e. dei portatili, largamente
    usati in mobilità, scindere l'hardware dal sistema operativo e quant'altro. Senza parlare
    dell'incentivo dato dal reintegro delle tasse.

    Semmai si pensa ad altro, al momento di destinare il budget: il rischio di mettersi nei guai
    con elementi facilmente riscontrabili ai controlli finanziari, credo non sia il primo, tanto meno
    il secondo obiettivo.

    Parlavi del 62% di software piratato nei paesi asiatici come ad una percentuale alta, ma ti
    assicuro che qui in Italia ed in Europa riusciamo a non farci mancare nulla e, come elemento
    a favore della mia ipotesi, posso prendere le stime degli studi fatti da BSA: in Italia siamo al
    47% nell'ultima stima del 2013:

    http://globalstudy.bsa.org/2013/down...r_italy_it.pdf

    Se dovessimo a livello continentale, spostarci poco più a est, riusciamo ad arrivare anche a
    oltre il 90% in Ucraina e Russia, con una media europea che si aggira ~45%.

    Diciamo che ovunque le attitudini siano +o- le stesse, con l'eccezione del nord America che è
    al di sotto del 20%:

    http://globalstudy.bsa.org/2013/down...y_Study_a4.pdf


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