Il Cloud Computing ha un futuro reale?

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  1. #1
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    Predefinito Il Cloud Computing ha un futuro reale?

    Dato che sempre più spesso ultimamente si sente parlare di cloud computing (ultimamnente è uscito Microsoft Office 365 che è interamente basato su questa tecnologia) mi andava di discuterne un po' con chi col pc ci lavora o ci s intrattiene, con tutti insomma
    Secondo voi è un qualcosa su cui commercialmente si può puntare?

  2. #2
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    Un futuro reale lo avrà di sicuro ma più per una scelta di politiche commerciali che non per una vera e reale necessità. Mi spiego:

    A mio parere, negli ultimi 5 anni circa si è concretizzato un paradosso importante. Un'azienda che ha acquistato un programma gestionale magari anche 15 anni fà pagandolo uno sproposito ha accettato l'investimento convinta che si trattasse di un investimento a medio o lungo termine ma che l'adozione di uno strumento informatico di questo tipo avrebbe fornito un valido supporto all'attività lavorativa dell'azienda.
    15 anni fà, l'innovazione ma soprattutto il turn-over dei sistemi hardware e software (stiamo parlando del '98) era ancora sufficientemente lenta quindi quando si faceva un investimento di questo tipo si poteva sperare di usufruirne per per lasso di tempo ragionevolmente lungo se non addirittura indeterminato.


    Una prima avvisaglia del fatto che le cose non stavano più esattamente così, la si è avuta qualche anno fà con la messa in commercio di Windows Vista e quando si è iniziato a parlare di "End of life" per Windows XP: Programmi licenziati di vario tipo e regolarmente acquistati per WindowsXP o per i suoi predecessori ma portati comunque avanti in qualche modo, improvvisamente hanno smesso definitivamente di funzionare sul nuovo sistema operativo, principalmente a causa di alcune peculiarità di sicurezza che non vale la pena discutere in questa sede.
    Finchè si è potuto tamponare col downgrade in qualche modo ci si è arrangiati ma si è iniziato a pensare a cosa succederà quando questa opzione non sarà più percorribile: Nel momento in cui non sarà più possibile procedere in questo modo, quando non ci saranno più licenze di downgrade o non ci saranno più i driver per far funzionare un sistema operativo che ha comunque ormai superato i 10 anni di servizio o quando non saranno più disponibili upgrade e patch per far funzionare i vecchi software sui nuovi sistemi cosa si fà? Si compra (e si ripaga) la nuova versione del medesimo applicativo, aggiornata per supportare le nuove versioni. Ad andar bene con una nuova interfaccia fastidiosissima e magari con qualche funzionalità in più che non mi serviva.
    Se questa cosa è "fastidiosa" per un utente domestico che ha magari comprato suite costose come Office o la suite di Adobe figuriamoci cosa può essere per un'azienda che si trova a dover periodicamente aggiornare un parco macchine composto da alcune decine di computer con tutti i relativi sistemi operativi, applicativi e licenze varie solo perchè parte della macchine aziendali si sono guastate e con i nuovi sistemi operativi non funzionano più le versioni in uso dei software aziendali...
    Inoltre, la gestione aziendale dei server e degli applicativi richiede comunque hardware e personale impiegato per gestire e manutenere i sistemi che si fanno sempre più complessi e delicati.


    Portare la gestione della struttura informatica di un'azienda "nel cloud" e fornire l'uso di software e applicativi "as a service" ha alcuni potenziali vantaggi: In primis, la gestione, manutenzione ed il turn-over dei sistemi può essere delegata all'interno dei datacenter, così come il backup dei dati e delle configurazione che può essere efficacemente gestito da personale preparato con a disposizione strumenti hardware e software (e risorse umane!) per che molte aziende sarebbero proibitive.
    Inoltre la progressiva standardizzazione delle infrastrutture potrebbe permettere ai produttori di software di continuare a sviluppare le nuove versioni di sistemi e applicativi, organizzando rilasci massivi schedulati: Il giorno x viene stabilito l'aggiornamento del datacenter e quel giorno vengono aggiornate tutte le macchine nel cloud, sistemi operativi ed applicativi e migrati tutti i dati seguendo procedure di importazione standardizzate. La mattina, gli utenti accendono il loro terminale e si ritrovano tutti i sistemi aggiornati e i dati al loro posto.
    Il sistema potrebbe probabilmente alimentarsi con il modello di "software as a service" cioè gli utenti (aziende ma a mio parere si punta anche sui privati) pagherebbero un canone periodico per l'affitto del loro "desktop virtuale" e degli applicativi sempre aggiornati e disponibile da qualunque dispositivo per cui esista un client di connessione (pc, palmari, tablet, tv, in albergo, in giro o da casa di amici...). Tutti i dati e le configurazioni sarebbero nel datacenter, non sui singoli dispositivi: Se un pc di guasta o diventa obsoleto, se ne compra un altro e ci si connette al desktop virtuale ritrovando magicamente applicazioni, impostazioni e dati senza dover fare re-installazioni e trasferimenti da un pc all'altro...

    Bello? Comodo??

    Non è tutto oro quello che luccica.
    I rischi (soprattutto per la sicurezza e riservatezza dei dati) sono enormi. E alla lunga lo saranno anche i costi, probabilmente. In uno spazio altamente standardizzato non esiste più la possibilità di scelta: Puoi scegliere se usare (o affittare) o meno un determinato software o un determinato "pacchetto di software" ma non di usarne uno diverso magari gratuito e sufficiente per le tue esigenze se non è stato approvato dal gestore del cloud. Uno spazio di questo tipo offre agi e comodità ma limita fortemente la libertà di scelta degli individui.
    Inoltre... Se decidi di recedere dei tuoi dati che ne è? Come fai a sapere come vengono trattati i tuoi dati e le informazioni raccolte su di te?

    Ti fidi?
    Ultima modifica di frakka : 18-03-2012 a 02:18

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  3. #3
    Daniele L'avatar di Trattore
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    E' la prima volta che mi interesso a questo argomento.
    Quindi se non ho capito male, un privato o un'azienda non dovrebbero più comperare ad esempio le licenze di Office, Nero, Photoshop, non dovrebbero più installare i programmi sui propri pc e non salverebbero più i propri file sul proprio hard disc
    ma:
    pagherebbero un costo ad una azienda X (che offre il servizio) e collegandosi con internet ai server di X ad esempio utilizzerebbero Office, Nero, Photoshop che sarebbero installati sui server di X e anche il proprio lavoro e file sarebbe salvato sul server di X

    E' più o meno così?

    Grazie

  4. #4
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    Beh, è una delle possibilità e, a mio parere, uno degli scenari evolutivi più probabili.

    Quello che viene comunemente definito "Cloud" è uno spazio virtuale appoggiato sulla potenza di calcolo di uno o più datacenter... Normalmente chi fornisce l'accesso ad un servizio "Cloud" affitta dal datacenter una quota di storage e di tempo di elaborazione che poi può utilizzare più o meno come meglio crede. Per questo si parla di disponibilità "come servizio".
    Attualmente i servizi più comuni sono l'hosting di database (azure) e virtual machine o applicazioni appunto come Office365 o l'hosting di siti web anche se forse queste sono applicazione meno "Cloud" nel senso stretto ma più "web" in senso classico.

    Per come la vedo io, in una società in cui si ricerca in modo sempre più stretto l'integrazione e l'intercambiabilità tra tutti i dispositivi elettronici di cui normalmente ci circondiamo (desktop, notebook, palmari, smartphone,...) il modo più semplice per ottenere il risultato è astrarre il dispositivo dall'ambiente operativo vero e proprio e quindi utilizzare un desktop virtuale ospitato all'interno di un datacenter. In un ambiente del genere, distribuire a richiesta applicazioni come la suite Office o altre compatibili tramite sistemi di virtualizzazione delle applicazioni diventa estremamente semplice (se la struttura è stata configurata con i necessari crismi): Posso scegliere da un pannello di controllo quali applicazioni mi servono e magari anche solo fino a quando mi servono. Salvo, confermo, pago e mi compare nel mio menù "start" l'icona del mio work o excel o quello che ho acquistato/noleggiato senza dover installare nulla tramite un sistema di distribuzione delle applicazioni virtualizzato come App-V o la soluzione di Citrix.
    I sistemi sono estremamente scalabili perchè la potenza di calcolo disponibile come la quantità di memoria sono praticamente impostate a richiesta quindi anche applicare potenziamenti "hardware" diventa estremamente semplice.

    Ad esempio, la soluzione di Citrix prevede client per pc, Mac, Linux, smartphone, tablet... Tutti questi dispositivi potrebbero accedere allo stesso desktop Windows, ai dati memorizzati ed alle applicazioni installate solo garantendo la compatibilità con il client di connessione.
    Il salvataggio dei file potrebbe essere fatto in locale o in remoto, compatibilmente con la velocità di connessione o la tipologia/tecnologia di distribuzione scelta.

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  5. #5
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    Originariamente inviato da Trattore
    E' la prima volta che mi interesso a questo argomento.
    Quindi se non ho capito male, un privato o un'azienda non dovrebbero più comperare ad esempio le licenze di Office, Nero, Photoshop, non dovrebbero più installare i programmi sui propri pc e non salverebbero più i propri file sul proprio hard disc
    ma:
    pagherebbero un costo ad una azienda X (che offre il servizio) e collegandosi con internet ai server di X ad esempio utilizzerebbero Office, Nero, Photoshop che sarebbero installati sui server di X e anche il proprio lavoro e file sarebbe salvato sul server di X

    E' più o meno così?

    Grazie

    si, i concetti alla base sono proprio l'utilizzo della rete globale come un vero e proprio canale di trasporto delle informazioni verso lo storage ed il service in cloud, e l'utilizzo più omogeneo possibile del maggior numero di risorse, siano esse hardware che software. Il concetto è stato bene espresso da frakka.

    Col cloud viene sostituito di fatto il canale hardware dello storage vero e proprio all'interno dei nostri pc. Così si evitano molti dei costi di gestione a 360°, soprattutto per le aziende fino a quelle di medio-grande peso.

    L'idea viene da lontano ma fintantoché la velocità di trasferimento delle informazioni su Internet, per un conto, ed il costo per GB dei supporti di memorizzazione, per un altro, sono rimasti poco idonei, non è stato possibile attuarla

  6. #6
    Daniele L'avatar di Trattore
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    Grazie frakka e Totocellux

    a prima vista non mi piace molto

    Secondo me anche economicamente non sono solo vantaggi.
    E' vero che non si acquistano licenze per programmi che magari fra pochi mesi diventano vecchi di colpo, non si perde tempo in proprio o non si pagano tecnici che vengono in azienda per installazioni, aggiornamenti, manutenzioni, ecc. ma alla fine credo che tutti questi costi ricadranno ancora sull'utente finale, magari non come acquisto in un'unica soluzione ma in tante rate, più piccole ma costanti

    Inoltre penso che si possa creare un effetto di dipendenza ancora più forte di oggi, cambia solo di chi avremo bisogno, ma ho paura che di questo passo non potremo neanche accendere il pc da soli...
    ... magari mi sto sto sbagliando...

    Un'altra cosa che mi spaventa è la possibilità di trovarmi a dover utilizzare dalla sera alla mattina una nuova versione di programa senza un minimo di scelta

    Originariamente inviato da frakka
    ... Ti fidi?
    No


  7. #7
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    Originariamente inviato da Trattore
    Secondo me anche economicamente non sono solo vantaggi.
    E' vero che non si acquistano licenze per programmi che magari fra pochi mesi diventano vecchi di colpo, non si perde tempo in proprio o non si pagano tecnici che vengono in azienda per installazioni, aggiornamenti, manutenzioni, ecc. ma alla fine credo che tutti questi costi ricadranno ancora sull'utente finale, magari non come acquisto in un'unica soluzione ma in tante rate, più piccole ma costanti
    per un'azienda gli svantaggi a livello economico direi che siano praticamente irrilevanti, se non addirittura assenti, soprattutto a lungo termine



    Originariamente inviato da Trattore
    Inoltre penso che si possa creare un effetto di dipendenza ancora più forte di oggi, cambia solo di chi avremo bisogno, ma ho paura che di questo passo non potremo neanche accendere il pc da soli...
    ... magari mi sto sto sbagliando...
    credo di si, almeno finché esisteranno i pulsanti di accensione sui case



    Originariamente inviato da Trattore
    Un'altra cosa che mi spaventa è la possibilità di trovarmi a dover utilizzare dalla sera alla mattina una nuova versione di programa senza un minimo di scelta
    questa potrebbe divenire una forzatura, se non altro nelle situazioni che si riveleranno poi generare delle negatività



    Originariamente inviato da Trattore
    No
    per il discorso inerente la fiducia, potrei anche essere d'accordo, sebbene inviterei a riflettere sul fatto che anche non utilizzando alcun servizio del genere, una volta deciso di utilizzare la rete a qualsiasi titolo per scambiare ogni ordine di dati, si rischia qualcosa concedendo fiducia a qualcuno

  8. #8
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    Originariamente inviato da Trattore
    Grazie frakka e Totocellux

    a prima vista non mi piace molto

    Secondo me anche economicamente non sono solo vantaggi.
    E' vero che non si acquistano licenze per programmi che magari fra pochi mesi diventano vecchi di colpo, non si perde tempo in proprio o non si pagano tecnici che vengono in azienda per installazioni, aggiornamenti, manutenzioni, ecc. ma alla fine credo che tutti questi costi ricadranno ancora sull'utente finale, magari non come acquisto in un'unica soluzione ma in tante rate, più piccole ma costanti

    Inoltre penso che si possa creare un effetto di dipendenza ancora più forte di oggi, cambia solo di chi avremo bisogno, ma ho paura che di questo passo non potremo neanche accendere il pc da soli...
    ... magari mi sto sto sbagliando...

    Un'altra cosa che mi spaventa è la possibilità di trovarmi a dover utilizzare dalla sera alla mattina una nuova versione di programa senza un minimo di scelta

    Più o meno sono anche i miei timori.
    E' anche il paradossi cui accennavo all'inizio: L'IT nasce come supporto al business ma da alcuni anni si stà assistendo a un'inversione di tendenza in cui sembra che sia il business a dover supportare l'IT... Un'azienda nasce per svolgere un lavoro e la struttura informativa deve essere di supporto nella realizzazione di questo scopo. Se ogni 5 anni circa un'azienda di trova a dover rivoluzionare completamente la propria infrastruttura informatica perchè si perde la possibilità di continuare ad utilizzare sistemi perfettamente funzionanti ed adeguati allora c'è qualcosa che non va.
    Una volta, per valutare se e quando era il momento di sostituire un server o un servizio ci si faceva solo due domande:
    1_ Funziona?
    2_ E' adeguato alla nostre esigenze?
    Se la risposta a queste due domande era "Sì" allora non c'era motivo di toccare il sistema.

    Ora si devono fare i conti con un'altra serie di domande, imposte dai produttori di hardware e software, che obbligano le aziende a sostituire sistemi informativi perfettamente funzionati perchè non è più permesso espanderli.
    Un esempio pratico: In azienda, abbiamo un'infrastruttura VOIP Cisco da diverse decine di migliaia di euro. Avremmo esigenza di acquistare le licenze per altre 5 postazioni per gli operatori del CallCenter e a quanto pare non lo possiamo fare perchè la nostra versione è andata in "End of Sale". Per acquisire 5 licenze del costo di qualche centinaio di euro ci troveremmo a dover sostituire l'intera infrastruttura server e tutte le licenze acquisite perchè nel frattempo Cisco ha modificato il sistema di licensing e le licenze che abbiamo ora non sono riutilizzabili.
    Lo stesso ricatto ora si stà applicando a diversi altri sistemi e produttori che con la medesima scusa obbligano o a sottoscrivere contratti di "noleggio" o "maintenance" che, di fatto, diventano dei veri e propri costi fissi tutt'altro che indifferenti.

    A mio parere, lo specchietto del "cloud" serve proprio a mascherare questo giochino: A fronte di innegabili vantaggi immediati, si finirà per costringere le aziende a sottostare ad un modello di licensing che alla lunga diventerà prima di tutto economicamente insostenibile e poi un vero e proprio "matrimonio" dato nel caso si decida di cambiare fornitore le manfrine ed i costi da sostenere saranno decisamente non indifferenti.

    Originariamente inviato da Totocellux
    per un'azienda gli svantaggi a livello economico direi che siano praticamente irrilevanti, se non addirittura assenti, soprattutto a lungo termine

    credo di si, almeno finché esisteranno i pulsanti di accensione sui case

    questa potrebbe divenire una forzatura, se non altro nelle situazioni che si riveleranno poi generare delle negatività

    per il discorso inerente la fiducia, potrei anche essere d'accordo, sebbene inviterei a riflettere sul fatto che anche non utilizzando alcun servizio del genere, una volta deciso di utilizzare la rete a qualsiasi titolo per scambiare ogni ordine di dati, si rischia qualcosa concedendo fiducia a qualcuno
    Gli aspetti da considerare per valutare la questione economica sono molti. Non sono così sicuro che non vi siano svantaggi economici... Nell'immediato, si possono buttare via tutti gli investimenti fatti in hardware e software dato che saranno difficilmente riutilizzabili.
    Forse all'inizio il risparmio dovuto alla dismissione delle attuali macchine in esercizio, del personale IT e dei costi fissi potrebbero portare ad un bilancio in attivo (ma non ne sono per niente sicuro!) ma sul lungo termine i costi complessivi credo finiranno per essere superiori ma quando si arriverà a capirlo sarà difficile tornare indietro.

    Le infrastrutture IT sono nate nei datacenter ma quando c'è stata la possibilità questo modello è stato abbandonato perchè non più economicamente conveniente. Ora si stà cercando di riportare l'IT indietro ma ho davvero difficoltà a credere che un modello di questo tipo sia economicamente sostenibile.

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  9. #9
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    Originariamente inviato da frakka
    [...]
    Gli aspetti da considerare per valutare la questione economica sono molti. Non sono così sicuro che non vi siano svantaggi economici... Nell'immediato, si possono buttare via tutti gli investimenti fatti in hardware e software dato che saranno difficilmente riutilizzabili.
    questo è vero, ma non qualora il passaggio venga oculatamente portato a termine nel periodo dell'aggiornamento tecnologico di routine



    Originariamente inviato da frakka
    [...]
    Forse all'inizio il risparmio dovuto alla dismissione delle attuali macchine in esercizio, del personale IT e dei costi fissi potrebbero portare ad un bilancio in attivo (ma non ne sono per niente sicuro!) ma sul lungo termine i costi complessivi credo finiranno per essere superiori ma quando si arriverà a capirlo sarà difficile tornare indietro.
    si, anche questo è in parte vero, ma bisogna anche calcolare i vantaggi dovuti al fatto che il costo della gestione in cloud viene portato a termine generalmente in spesa in esercizio, deducibile interamente nell'anno in corso, mentre quello di un aggiornamento tecnologico tramite spesa in conto capitale, la cui deducibilità viene spalmata nel corso dell'intera durata della voce



    Originariamente inviato da frakka
    [...]
    Le infrastrutture IT sono nate nei datacenter ma quando c'è stata la possibilità questo modello è stato abbandonato perchè non più economicamente conveniente. Ora si stà cercando di riportare l'IT indietro ma ho davvero difficoltà a credere che un modello di questo tipo sia economicamente sostenibile.
    personalmente credo di si e a giudicare da sondaggi effettuati, le previsioni indicano che molte aziende facendo i loro calcoli hanno già da qualche anno iniziato a pensarla proprio così


    Poi, per carità, in più di qualche caso potrebbe anche non essere la soluzione migliore.
    Bisognerebbe certamente valutarne il rapporto vantaggi/svantaggi anche a partire dagli obiettivi singolarmente prefissati.

  10. #10
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    sarà il Cloud Computing la cura per tutti i nostri mali?? ci credo poco
    Sicuramente è comodo come sistema però bisogna vedere se nella realtà è anche sicuro, bisognerebbe avere delle certezze in merito anche perchè se parliamo di dati sensibili non è permesso prendere sottogamba l'argomento, tantopiù per un azienda.
    Chi è responsabile dei dati caricati sulla nuvola?? è il servizio di hosting per i dati oppure mi viene offerto un servizio senza nessuna garanzia ? Chi è penalmente responsabile dei dati caricati su quel server??
    Il server che ospita la nuvola come è protetto?? quale tipo di procedure di backup vengono impiegate e con quale frequenza?
    Chi opererà sulla nuvola per garantirne l'efficenza e la sicurezza?? un tecnico specializzato in cloud?
    i problemi riscontrati con RIAA e MPAA sono stati risolti??

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