Amici miei, scusatemi se vi parlo un po' di me.
Il 1° Novembre p.v. compirò 64 anni e quindi sono praticamente coetaneo di Giussani.
Mi interesso di Hi Fi da quando ero adolescente.
Vi premetto che in passato ho avuto equalizzatori attivi di tutti i tipi, sia a terzi d'ottava (Acousta Voicette) che parametrici (SAE): attualmente, un Technics SH-9010 e un Behringer DEQ-2496 che stanno ad impolverarsi sui ripiani della mia libreria, in attesa che decida se e come utilizzarli.
Io appartengo a quella categoria di persone che considera in assoluto il diffusore l'elemento più importante dell'impianto e quando ho scelto la mia coppia di diffusori, non ho pensato "mbhe, c'è qualche magagna, ma poi la correggo con l'equalizzatore": no, ho scelto i diffusori che , imho, "suonavano" meglio di altri. Punto!
E questo io credo che sia il modo di ragionare della stragrande percentuale dei così detti "audiofili" che effettuano le loro scelte dopo ascolti effettuati alle mostre, nei negozi di Hi-Fi o a casa di amici.
Alcuni di questi, poi, si comprerà un "equalizzatore" col quale giocherà "ad orecchio", secondo i propri gusti, o al massimo con qualche apparecchietto di misura da quattro lire (pardon, 4 "euri").
Infine, una sparuta schiera di "audiofili tecnologici moderni" affronterà il problema diffusore-ambiente nella maniera giusta, che poi, anche secondo me, è quella che voi prospettate.
Ora, sic stantibus rebus, se un progettista di casse acustiche sta parlando in un forum di come valorizzare il DIY di diffusori acustici in maniera che TUTTI possano capire quali sono i percorsi da seguire per realizzare degli oggetti concettualmente validi, senza gravi magagne,che possano entrare nelle case di milioni di persone, anche di quelli che di informatica non ne capiscono nulla, mi sembra giusto che, almeno inizialmente, voglia prescindere da ogni forma di equalizzazione attiva.
Saranno poi le necessità, la sensibilità, la cultura, le possibilità economiche, ecc., di ciascuno a far decidere se affrontare o meno il grande problema del rapporto diffusore-ambiente e dell'equalizzazione attiva.
Sperando di non avervi annoiato con i riferimenti personali,
Ciao!
Teo
P.S.: Giussani a casa sua non adopera alcun sistema di equalizzazione perché non ne sente la necessità, ma a casa di uno dei sui figli, per contrastare una risonanza particolarmente noiosa, ha utilizzato una equalizzazione attiva. E questo fatto lo ha ripetuto più volte!