1. Visto da vicino


Western Digital, per giungere ad una capacità di 6TB, in questo specifico modello, ha impiegato unicamente la tecnologia Perpendicular Magnetic Recording (PMR) riuscendo ad ottenere una densità di 1,2TB per ogni singolo piatto che, moltiplicata per i cinque utilizzati, dà come risultato la sua capacità nominale.


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Il WD Black 6TB, come la maggior parte degli Hard Disk, viene commercializzato all'interno di una semplice busta antistatica.


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Dopo aver estratto il disco possiamo osservare la parte frontale su cui è stata posta un'etichetta adesiva recante le principali specifiche tecniche, il logo del produttore, la denominazione del modello, un QR code, il part number ed il serial number con i rispettivi codici a barre, nonché i loghi delle certificazioni ottenute.


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Posteriormente, nella sezione inferiore, troviamo il PCB su cui vi è installata tutta l'elettronica di controllo del drive e, in basso a destra, i connettori SATA per i dati e l'alimentazione.


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In alto, sulla destra, è stato ricavato il classico Breather Hole, indispensabile per il corretto funzionamento del disco in quanto permette di mantenere la pressione interna al pari di quella dell'ambiente esterno ed evita, peraltro, la formazione di condensa.


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Una volta rimossa la scheda logica, notiamo subito la presenza di due pad adesivi posti sul controller dei dati e su quello del motore dell'albero permettendo, in tal modo,  il trasferimento del calore generato dagli stessi verso il corpo in metallo del disco.


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Il layout del PCB risulta essere molto ordinato e pulito grazie all'utilizzo di componentistica dalle dimensioni estremamente contenute.


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Il controller per i dati utilizzato è un AVAGO TT07143 dual core per il quale, purtroppo, non sono state rese note informazioni più precise riguardo l'architettura e le frequenze operative.


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Per la memoria cache è stato predisposto un chip DRAM DDR3L Nanya NT5CB64M16FP-DH avente ben 128MB di capacità, grazie alla quale si riesce a sfruttare meglio la tecnologia Dynamic Cache.

Quest'ultima, mediante dei migliorati algoritmi di caching, riesce a prevedere il prossimo dato richiesto e, spostandolo dai piatti più lenti alla suddetta memoria, permette di velocizzare le operazioni di lettura.


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La gestione del motore che aziona l'albero di rotazione dei piatti è affidata ad un motor drive controller denominato Western Digital PIKE.


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A bordo del PCB vi sono ben sette chip di memoria Flash Winbond 25Q80BWVIG, di cui sei sono adiacenti alla DRAM cache ed uno è stato posizionato tra quest'ultima ed il controller dei dati.

Una simile quantità di chip si è resa necessaria per permettere la memorizzazione del firmware (ora più esteso) e, al contempo, una ridondanza degli stessi dati per questioni di sicurezza.   


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Da ultimi, ma non certo per importanza, troviamo tre sensori di movimento posizionati alle due estremità del PCB ed in grado di rilevare perfettamente gli urti e le vibrazioni in tempo reale, in modo da poter regolare dinamicamente l'altezza delle testine di lettura e scrittura evitandone il contatto con i piatti.