2. Visto da vicino

 

Il nuovo Free Flow+ conferma quanto intuito dalle dimensioni della scatola: siamo di fronte ad un dissipatore davvero imponente.

 

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Con un design a doppia torre, il dissipatore ha un aspetto molto curato; in particolare, notiamo la presenza di alcune feritoie e curve nella fitta struttura di lamelle di alluminio, per ottimizzare i flussi d'aria generati dalle tre ventole.

Possiamo osservare come la fila delle alette in alluminio parta a circa 5 cm dalla base così da ridurre al minimo eventuali problemi di compatibilità con altri componenti installati sulla nostra scheda madre.


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Le ventole sono ben tre, misurano 140x140x25mm e sono sprovviste del controllo PWM ma limitate a "soli" 1200 RPM, con un'emissione acustica dichiarata da Zero Infinity di appena 21 dBA.

Verificheremo questo dato durante i nostri test fonometrici.

E' possibile configurare il Free Flow+ in diversi modi, potendo scegliere se utilizzare tutte e tre le ventole per un ottima resa termica, oppure limitarci ad una soltanto per  ottenere la massima silenziosità.

 

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Base

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Forse è proprio la base la parte più interessante di questo dissipatore, con le cinque coppie di heatpipes a diretto contatto con l'heat spreader della CPU agevolando, grazie anche alla presenza di un generoso buffer, lo scambio di calore.

Questa tecnologia, denominata "direct contact", è abbastanza dibattuta circa la sua reale efficacia: renderà il Free Flow+ più performante di altri concorrenti, prendiamo sempre ad esempio il Silver Arrow, o si rivelerà una scelta azzardata ?

Lo scopriremo più avanti nel corso dei nostri test.

Come possiamo vedere nell'ultima foto di destra, la base non è lappata a specchio, caratteristica non indispensabile e impossibile da ottenere in una base con tecnologia direct contact, ma che molto spesso incontra il gradimento degli utenti.

In compenso, la planarità è eccellente, come dimostrato dall'ottimo contatto tra le superfici che abbiamo riscontrato e che andremo ad illustrarvi nella pagina successiva.

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