3. Installazione - Firmware – Secure Erase


Per quanto riguarda l'installazione del RevoDrive, trattandosi di una scheda PCIe x4, andrà inserito su uno slot x4 o superiore.

Al momento non tutte le mainboard supportano il boot da periferiche con interfaccia PCIe, e non tutte riconoscono il RevoDrive su tutti gli slot PCIe x4 o superiori disponibili quindi, prima dell'acquisto, è opportuno consultare il forum OCZ nella sezione Revo compatible motherboard list per verificare la compatibilità della propria mainboard con il RevoDrive. Durante i nostri test abbiamo riscontrato qualche problema ad usare la modalità AHCI del controller Intel utilizzato per pilotare il disco di sistema, dal momento che praticamente non veniva riconosciuto al boot. Per ovviare a questo inconveniente, è bastato modificare la sequenza di boot mettendo il RevoDrive come terza periferica di boot anziché come seconda; uno stratagemma che potrebbe essere utile a chi riscontrasse questa problematica, anche se non abbiamo la certezza che funzioni anche con altre mainboard.

Riguardo al firmware, il RevoDrive a causa della configurazione RAID 0 intrinseca, non viene riconosciuto dai software in grado di rilevarlo, e sul sito OCZ non sono presenti aggiornamenti, per cui presumiamo sia equipaggiato con la prima versione.

In questa sezione di solito diamo le informazioni sui benefici che il comando TRIM ATA, introdotto dal sistema operativo Microsoft Windows Seven, apporta sulle unità SSD. Il RevoDrive essendo un'unità che sfrutta la tecnologia RAID 0, purtroppo non supporta il TRIM e quindi non gode dei notevoli benefici sulla costanza prestazionale che questo utilissimo comando consente. Le difficoltà incontrate nella realizzazione di driver che implementino questa funzionalità anche sul RAID sembrano al momento insormontabili, ed è un problema che accomuna tutti gli SSD, con qualsiasi tipo di interfaccia che siano collegati in modalità RAID 0.

L'unico modo per recuperare le prestazioni originarie dopo un certo periodo di utilizzo del RevoDrive, cancellando tutte le celle non più utilizzate, rimane la procedura di Secure Erase.

Tutti i dischi di OCZ dotati di controller Sandforce, grazie al recente rilascio della nuova versione del Toolbox, possono essere facilmente sottoposti a Secure Erase tramite lo stesso, con pochi clic di mouse. Il software purtroppo non riconosce il RevoDrive, cosi come non viene riconosciuto dall'ottimo HDDerase utilizzato con successo su altri SSD. L'unica strada percorribile al momento è quella di utilizzare la procedura descritta nella guida Security Erase: How To? avendo però cura di smontare preventivamente il RAID 0, in modo tale da effettuare la cancellazione tramite Gparted dei due singoli dischi che lo compongono.

Per smontare il RAID basta entrare nella utility Silicon Image premendo F4 o CTRL+S durante la fase di boot ed eseguire la sequenza di operazioni illustrate nelle figure sottostanti:


OCZ RevoDrive 80GB 3. Installazione - Firmware - Secure Erase 1 

OCZ RevoDrive 80GB 3. Installazione - Firmware - Secure Erase 2 

Al riavvio si avrà la seguente condizione:


OCZ RevoDrive 80GB 3. Installazione - Firmware - Secure Erase 3 

A questo punto potete avviare Gparted ed effettuare il “Secure Erase“ dei due dischi, al successivo riavvio bisognerà ricreare il RAID 0 seguendo le istruzioni seguenti:


OCZ RevoDrive 80GB 3. Installazione - Firmware - Secure Erase 4 

OCZ RevoDrive 80GB 3. Installazione - Firmware - Secure Erase 5 

OCZ RevoDrive 80GB 3. Installazione - Firmware - Secure Erase 6 

OCZ RevoDrive 80GB 3. Installazione - Firmware - Secure Erase 7 

OCZ RevoDrive 80GB 3. Installazione - Firmware - Secure Erase 8 

OCZ RevoDrive 80GB 3. Installazione - Firmware - Secure Erase 9 


N.B.

La sequenza di immagini che illustrano la procedura per la cancellazione e la ricreazione del RAID 0 è riferita ad un RevoDrive da 120GB, è chiaro che per la versione da 80GB sarà identica, cambiano solo le capacità dei singoli dischi che saranno di 37,2GB e quella finale del Raid 0 che sarà di 74,4GB.

NextHardware.com sconsiglia agli utenti di utilizzare software per effettuare il Secure Erase su questi supporti, i controller di nuova generazione infatti, hanno una parte software piuttosto elaborata e un comando errato potrebbe rendere inutilizzabile il vostro supporto. Consigliamo quindi di aspettare un tool specifico prodotto dalla casa produttrice.