6 – Test overclock
I test di overclock sono stati condotti lasciando fisso il moltiplicatore delle memorie a FSB:RAM=1:2 e variando la frequenza di FSB, passando dai 300 MHz corrispondenti al funzionamento delle memorie a 1200 MHz sino ai 510 MHz di FSB corrispondenti alla rispettabile frequenza di funzionamento DDR3-2040 MHz.
Il moltiplicatore è stato lasciato sempre uguale in modo da non introdurre ulteriore “rumore” nelle misure dovuto al diverso comportamento della motherboard con diversi moltiplicatori della memoria.
Si sono settate le memorie con un set di timings fisso pari a 5-5-5-15, 6-6-6-18, 7-7-7-21 e 8-8-8-24 e con un voltaggio di alimentazione crescente che va dagli 1,8 volt sino ai 2,25 volt, in modo da vedere il comportamento delle memorie con il set di timings prefissati al variare del voltaggio.
Le misure sono state ripetute allo stesso modo sia sul kit PC14400 che su quello PC13000.
Bisogna subito dire che i risultati ottenuti sono di tutto rispetto confermando quelle che erano le prime impressioni sulla bontà del progetto che sta dietro a queste memorie. La cosa incredibile è che le memorie sono certificate per lavorare a 8-8-8-24 a DDR3-1800 con 1,9 volt, mentre tenendo fissi il voltaggio ed i timings di targa dichiarati dal costruttore le memorie sono state capaci di funzionare a DDR3-1960, consacrandosi come il kit che ha ottenuto il maggiore overclock tra quelli che ci sono passati tra le mani: ben 160 MHz di overclock massimo sulle frequenze di targa dichiarata dal costruttore. Il risultato è stato ancora più eclatante quando si è raggiunta, sempre al voltaggio e ai timings, la frequenza DDR3-1945 nei test effettuati con gli applicativi di gaming e i benchmark 3D. Quest'ultimo risultato equivale a dire che le memorie sono capaci di funzionare stabilmente a DDR3.1945 8-8-8-24 con 1,9 volt.
Molto lusinghieri sono anche i risultati ottenuti con gli altri set di timings che hanno consentito di raggiungere le massime frequenza registrate nelle varie prove di differenti kit di RAM che sono stati precedentemente testati.
Si nota una saturazione della frequenza di funzionamento raggiungibile al di sopra della frequenza DDR3-2000 MHz, intervallo nel quale, anche aumentando il voltaggio, le memorie scalano di meno. Questo fenomeno secondo il nostro modesto parere è da attribuire anche al chipset, ed in particolare al memory controller integrato nel northbridge, oltre che alle memorie. Quest'ultima affermazione sarà rafforzata dalle conclusioni scaturite nell'analisi fatta sui risultati dei test fatti con gli applicativi di gaming e di benchmark 3D.
Guardando ai risultati dei test fatti con gli applicativi di gaming e di benchmark 3D si nota come le frequenza siano tra le più alte, se non le più alte mai raggiunte da noi in sede di test dei vari kit di memorie DDR3.
Ma guardando lo scostamento delle frequenze ottenute nei vari punti di misura tra i benchmark sintetici e i benchmark di gaming e 3D, si nota come questo sia molto ridotto ovvero una volta trovata una frequenza operativa stabile nei benchmark sintetici, la frequenza operativa stabile nei test effettuati con gli applicativi di gaming e benchmark 3D si discosta di poco, al massimo 15-20 MHz al di sotto.
Per esempio le memorie si sono dimostrate stabili con gli applicativi sintetici a DDR3-1760 7-7-7-21 con 1,9 volt, e si sono mostrate stabili negli applicativi di gaming e benchmark 3D sempre con timings 7-7-7-21 e voltaggio 1,9 a DDR3-1750, ovvero solo 10 MHz al di sotto. Quindi tra un set di prove e l'altro c'è uno scostamento di soli 10 MHz, la stessa considerazione può essere fatta in tutti i punti di misura considerati durante le prove nei quali il massimo scostamento registrato è stato di 20 MHz.
E' la prima volta durante le prove che si registra uno scarto così ridotto tra le due tipologie di test effettuate, nel passato si erano registrati scarti che andavano da 20-30 MHz sino a 50-60 MHz. Il motivo è da ricercrsi nel fatto che questa campagna di prove sulle RAM DDR3 è la prima ad essere fatta su una piattaforma hardware con chipset X38, mentre le prove precedenti erano sempre state fatte utilizzando una motherboard con chipset P35. Questo fatto ci porta a concludere che sicuramente il chipset X38 è molto più “carrozzato” del chipset P35 per supportare le DDR3. Inoltre anche le memorie oggetto della prova sono state veramente eccellenti, e probabilmente il chipset X38 ne ha agevolato il compito grazie alle varie features che sono state progettate per dare un maggiore supporto alle DDR3.
Anche se il chipset X38 fornisce un maggiore supporto alle DDR3 in termini di scalabilità in frequenza rispetto al P35, si vede come nell'intorno delle frequenze di funzionamento DDR3-2000 MHz ci sia una certa flessione denotata dal fatto che le massime frequenze di funzionamento delle memorie non riescono a scalare con il voltaggio come avveniva per frequenze più basse e si nota un fenomeno di “saturazione”. Al momento è difficile dire se siano le memorie a cedere oltre una massima frequenza o sia più il chipset, noi saremmo portati a pensare che il motivo di tale “saturazione sia da ricercare più nel chipset, e che per scalare ancora di più sia necessario imporre delle tensioni di alimentazione più elevate al northbridge che farebbero salire troppo le temperature di esercizio.
Quindi un plauso al comportamento eccellente delle memorie che hanno messo alla corda il chipset X38 che pur è stato progettato per dare un maggiore supporto alle DDR3. Questa conclusione è rafforzata dal fatto che rilassando il tRD o Read Delay (più noto a tutti come Performance Level), che è un timings che si riferisce ad una latenza interna del chipset, le memorie salivano ancora di più.
I risultati ottenuti con il kit PC13000 è stato, allo stesso modo delle sorelle maggiori PC14400, eccellente, e varia solamente per qualche decina di MHz in meno che è stato possibile raggiungere nei vari punti di misura (dai 10 ai 40 MHz), segno di una minore selezione dei chip operata per assemblare le memorie PC13000 (visto che il chip impiegato dovrebbe essere lo stesso). Ovviamente la differenza delle frequenze di funzionamento si fa più marcata, a favore del kit PC14400 rispetto a quello PC13000, mano a mano che si sale con le frequenze, mantenendosi come detto entro i 10-40 MHz in tutto il range di utilizzo delle memorie. Comunque c'è da dire che il kit PC13000 ha ottenuto risultati migliori come percentuale di overclock rispetto alla frequenza nominale dichiarata dal costruttore.
Possiamo concludere dicendo che questi sono tra i migliori kit sia in termini di performance che di overcloccabilità che si sia mai capitato tra le mani.