la Intel D5400XS è una motherboard in formato EATX realizzata su un PCB a 10 strati, ha dimensioni di 33x30,5 cm, pari cioè a quelle per il mercato server e workstation ed infatti il suo sviluppo deriva proprio da questo tipo di soluzioni, come testimoniano le sue caratteristiche, in tutto e per tutto simili a quelle presenti anche in tali prodotti.
La skulltrail vista da vicino | |
Le caratteristiche dal manuale |
Si tratta di una scheda madre a doppio socket, ed in particolare può ospitare 2 processori su Socket 771, tipico delle soluzioni Xeon DP per sistemi biprocessore. Anche il chipset è lo stesso adottato sulle schede madri server, si tratta dell'i5400 Seaburg che offre il supporto alla memoria FB-DIMM (a 667 MHz o 800 MHz) in configurazione quad channel al posto della usuale DDR3 per i sistemi desktop tradizionali.
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Le 2 CPU sono collegate al northbridge del chipset mediante 2 linee indipendenti, al pari di quanto introdotto dai chipset predecessori di Seaburg, ma è stato disabilitato il supporto alla tecnologia di risparmio energetico SpeedStep dei processori in quanto su tale piattaforma porta a blocchi di sistema.
L'aspetto più interessante della piattaforma è che Intel, per la prima volta è in grado di fornire supporto ufficiale alla tecnologia SLI di NVidia, sebbene questo non sia stato ottenuto grazie a concessioni di licenza (che già da tempo consentono la configurazione concorrente Crossfire in tutti gli ultimi modelli di chipset Intel), ma attraverso l'installazione di 2 chipset distinti: quello Intel per la gestione generale del sistema, e uno di NVidia (chiamato nForce 100) dedicato alla gestione dei 4 slot PCI Express x16.
I due chip-bridge Nvidia n100 accanto al southbridge |
Il Northbridge Intel non dispone di abbastanza linee PCI Express per gestire 4 slot x16, e quindi il compito dei chip nForce 100 presenti sulla scheda madre (in realtà sono 2 identici) è quello di fungere da switch del segnale PCI Express. Le 32 linee che escono dal northbridge, sono divise in 2 canali x16 ciascuno collegato ad un chip nForce 100 il quale ripartisce dinamicamente le 16 linee tra i 2 slot ad esso collegati. La conseguenza è che ogni slot dal punto di vista della scheda video collegata ha comunque un collegamento 16x elettrico.
Quando sono collegate solo 2 schede video, ognuna può utilizzare un collegamento a 16 linee; se invece ne vengono collegate 4, ciascuna continua a poter utilizzare un collegamento a 16 linee ma ne deve condividere l'ampiezza di banda con l'altra scheda video presente nello slot adiacente e gestito dallo stesso chip nForce 100 che ha proprio la funzione di allocare dinamicamente la banda tra le 2 schede video ad esso collegate.
In ogni caso, si tratta ancora di slot PCI Express di prima generazione; l'nForce 100 ha un'architettura molto simile a quella dell'nForce 200 utilizzato da NVidia nei propri chipset nForce 780i SLI, con la differenza che quest'ultimo gestisce segnali del tipo PCI Express 2.0.
Per poter supportare adeguatamente un tale insieme di componenti, Intel ha evidenziato che è necessario utilizzare alimentatori da almeno 1 KW per la configurazione base con 2 sole schede video, e fino a 1,6 KW per la configurazione top di gamma.