4. USB 3.0
Sono passati ormai molti anni dall'introduzione dello standard USB e la gran parte delle periferiche esterne adotta proprio questo tipo di connessione. Nato per sostituire le lente ed obsolete porte seriali e parallele, ha dovuto scontrarsi, nei suoi primi anni di vita, con le soluzioni basate sulla tecnologia Firewire caratterizzata da prestazioni e specifiche migliori, ma sicuramente più costoso e difficile da implementare. Firewire è oggi relegato al solo mondo professionale, dove è impiegato nel campo dell'editing video e audio, grazie alla bassa latenza di questo protocollo di comunicazione.
La banda teorica disponibile per le periferiche USB 3.0 è pari a 480 Mbps ma in pratica nessun dispositivo raggiunge effettivamente questa velocità , limitando le prestazioni reali a circa la metà della banda massima.
Lo standard USB 3.0 è nato per supportare al meglio le periferiche di nuova generazione sempre più esose di energia e banda, come dischi fissi esterni, CAM recoder HD e altri dispositivi ad alta velocità . Il processo che ha portato alla definizione delle specifiche USB 3.0 è stato decisamente lungo e, nel corso degli anni, si sono affacciate diverse soluzioni tecniche tra cui l'adozione di fibre ottiche all'interno dei cavi e differenti tipi di connettori.
Le specifiche finali prevedono la totale retro-compatibilità con i dispositivi di generazione precedente e l'adozione di cavi in rame, decisamente meno costosi e fragili di quelli ottici.
Grazie al raddoppio delle linee di trasmissione e al protocollo ottimizzato, con le periferiche SuperSpeed USB 3.0 è possibile comunicare su due canali in modo indipendente. |
USB 3.0 può raggiungere velocità 10 volte superiori rispetto all'USB 2.0 e adotta un protocollo di comunicazione Dual Simplex, garantendo la trasmissione e la ricezione dei dati su due canali contemporaneamente.
Il controller USB 3.0 integrato da Gigabyte nelle sue schede madri è di produzione NEC, partner strategico per il produttore taiwanese, in quanto fornitore del 60% dei circuiti di alimentazione delle proprie linee di prodotto.
Usb 3.0 Powered
I nuovi dispositivi portatili richiedono una maggiore quantità di energia, per venire incontro a questa necessità , Gigabyte ha deciso di aumentare la potenza erogabile dalle proprie porte USB fino a 1500mA per le interfacce standard e 2700 mA per le USB 3.0, eliminando di fatto la necessità di cavi aggiuntivi o HUB alimentati per la maggior parte dei dispositivi.
Non potendo intervenire sulle specifiche USB, Gigabyte ha deciso di migliorare il circuito di alimentazione in tutte le sue schede madri per fornire maggiore energia al Back I/O. Le principali modifiche riguardano l'adozione di piste di dimensioni maggiori rispetto a quelle tradizionali (maggiore sezione, minore resistenza) e la sostituzione dei fusibili con versioni più efficienti.
A differenza dei produttori concorrenti, Gigabyte ha deciso di proteggere ogni singola porta USB con un fusibile per evitare il danneggiamento dei dispositivi in caso di incuria o guasto di una delle periferiche in uso; in genere un singolo fusibile è condiviso tra 2-4 porte. Questa modifica riduce inoltre i costi di manutenzione in caso di guasto di una delle porte, richiedendo la sostituzione del solo componente realmente guasto. Grazie alle speciali porte USB 3.0, Gigabyte è l'unica azienda a fornire l'energia adeguata per permettere di ricaricare velocemente le batterie di dispositivi molto complessi, come il nuovo iPad di Apple.
Le prese presenti sul pannello posteriore della Gigabyte GA-X58A-UD9, i due ingressi color blu sono adibiti alle periferiche USB 3.0. | In modalità USB 3.0 le prestazioni registrate dal box Buffalo in test, sono pressoché equivalenti a quelle di un HD collegato con l'interfaccia SATA/E-SATA, surclassando l'interfaccia USB 2.0 ferma a circa 30 Mb/sec in questo tipo di attività . |
La Gigabyte GA-X58A-UD9 integra due porte USB 3.0 nel Back I/O e sono chiaramente identificate nel colore blu dei connettori. L'adozione di un controller esterno è attualmente l'unica soluzione percorribile per l'integrazione del nuovo standard sulle attuali schede madri, Intel non è infatti intenzionata a introdurre sul mercato nuovi chipset con supporto USB 3.0 in tempi brevi; indiscrezioni indicano il 2011 come data di lancio, AMD invece ha introdotto l'interfaccia USB 3.0 con il chipset 890FX presentato nel corso del 2010.