Benchmark sintetici
Per dare delle indicazioni precise nei grafici, per ciascun punto di test, saranno le seguenti informazioni:
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FSB base
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il moltiplicatore della CPU
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il moltiplicatore delle RAM
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la frequenza di strap utilizzata
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la frequenza delle memorie
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i timings delle memorie
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il voltaggio applicato alle memorie.
In questo modo si potrà leggere il risultato in maniera critica spingendosi a fare considerazioni che senza tutte queste informazioni non sarebbe stato possibile fare.
Nei grafici saranno riportati solo i test fatti con la frequenza della CPU pari a 8x450MHz e 7x515MHz (in entrambi i casi circa 3.6 GHz) in modo da comparare tra di loro il più possibile i risultati ed attribuirli solamente al comportamento delle memorie nelle varie condizioni di utilizzo. Fanno eccezione a questa logica solo gli ultimi test realizzati con la massima frequenza della memoria, i timings più bassi possibile e la massima frequenza della CPU stabile per questo tipo di test (i risultati più in alto nei grafici), che servono a dare delle indicazioni di quanto aumentano le prestazioni all’aumentare delle frequenze di funzionamento degli altri componenti del sistema a partire dalla CPU.
Inoltre nei grafici saranno riportati i risultati ottenuti in corrispondenza di alcuni dei punti di misura, in modo da dare una visione di sintesi che consenta di mettere in evidenza i risultati salienti ottenuti nelle sessioni complete di benchmark.
Nel test di banda della memoria di Everest sono stati prese le misurazioni della lettura e della copia, perché le misurazioni relative alla scrittura non erano molto significative a causa del fatto che questa misura è fortemente legata alla frequenza di funzionamento del FSB, e quindi venivano misurati dei valori identici al variare della frequenza di funzionamento delle memorie che non davano alcuna indicazione sul loro comportamento.
Dai valori registrati durante il test si vede un aumento abbastanza marcato all’aumentare delle frequenza di funzionamento delle memorie, il valore di performance della copia non viene influenzato da timings delle memorie e soprattutto dal FSB.
Ma la cosa più visibile è che la banda della memoria è molto influenzata dalla frequenza di funzionamento del FSB, passando da 450 a 515 MHz le performance crescono notevolmente grazie all’aumento della velocità e dell’efficienza del FSB, sorpassando anche le prestazioni ottenute con una maggiore frequenza di funzionamento della CPU e della memoria stessa ma con un FSB minore.
Le memorie realizzano degli score di tutto rispetto alle alte frequenze di esercizio soprattutto nella fascia di frequenze 1.6-1.96 Ghz con tutti i timings impiegati, in questa fascia le performance misurate sono mediamente più alte di quelle ottenute con le attuali memorie DDR2 “tirate” al massimo.
Per i risultati ottenuti con la misurazione della banda della memoria fatta da Sandra possono essere ripetute le stesse considerazioni fatte per i test di banda della memoria con Everest. In questo caso le performance sono ancora di più influenzate dal FSB e quindi dalla frequenza di funzionamento del bus quad pumped.
La latenza assume valori di tutto rispetto scendendo al di sotto dei 50 ns a frequenze di poco superiori a 1.8 GHz, valori che sono tipici di ben altre architetture (si fa riferimento alle latenze registrate nelle architetture AMD con il controller di memoria integrato nel processore), e che dimostrano come il memory controller del northbridge venga messo a dura prova sia dalle elevate frequenze di esercizio di queste RAM, sia dalle latenze veramente basse. Questo a dimostrazione del fatto che tutti gli accorgimenti messi in atto per rendere stabili queste memorie ad elevate frequenze di esercizio (come per esempio l’architettura fly by), e tutti gli accorgimenti atti minimizzare le latenze interne dei chip e a massimizzare il rendimento dei vari bus hanno prodotto il loro effetto.
In questo caso l'elevata frequenza di funzionamento del FSB ha un effetto minore di quello che hanno i timings di funzionamento delle memorie che ovviamente rappresentano il principale fattore di influenza per la latenza.
Anche per questo benchmark l'elevata frequenza del FSB e del bus quad pumped è un fattore determinante nelle prestazioni.
Sono ancora più evidenti i risultati ottenuti e valgono ancora di più le considerazioni fatte precedentemente negli altri test di banda. Il collo di bottiglia dell’intero sistema è il bus quad pumped. Alzando il FSB le memorie non sembrano avere cedimenti e realizzano punteggi di tutto rispetto.
Le sessioni di test dimostrano che il vero collo di bottiglia è proprio nel trasferimento di dati dal memory controller al processore e viceversa.
Considerazioni differenti valgono nel superPI 2M dove si vede che l’aumento di CAS produce un degrado delle prestazioni recuperabile solamente con un aumento della frequenza di esercizio della CPU in primis e poi delle memorie. Nulla di nuovo visto che in generale il superPI è influenzato principalmente dalla frequenza di funzionamento del processore e dalle basse latenze di accesso.
In questo caso la banda del bus quad pumped, e i timings delle memorie influenzano in maniera minore le prestazioni rispetto a quanto visto nei benchmark precedenti. Invece è la banda delle memorie e la frequenza di funzionamento della CPU che incidono maggiormente sulle prestazioni misurate con questo tipo di benchmark.
In definitiva possiamo dire che le memorie realizzano delle ottime performance in molti casi superiori a quelle delle DDR2 (è evidente nella misurazione delle latenze e della banda). Inoltre nei benchmark che misurano la banda della memoria si vede come il collo di bottiglia dell'intera architettura sia il bus quad pumped, che non riesce a reggere il passo delle memorie e necessita di essere overcloccato al di sopra dei 500 MHz, infatti si vede come a 515 MHz di FSB si hanno prestazioni superiori rispetto anche a quelle che si hanno a frequenze superiori di funzionamento della CPU ma più bassa frequenza di funzionamento del bus quad pumped. Questa è un indicazione chiara del fatto che bus quad pumped “strozza” la banda delle memorie e a mano a mano che aumenta la frequenza di funzionamento delle memorie bisognerebbe aumentare la frequenza del bus quad pumped. Questo effetto si aveva anche con le memorie DDR2 ma qui è particolarmente accentuato a causa delle elevate frequenze di funzionamento. Si vede che con una frequenza pari a DDR3-1648, FSB 515 e CPU 3.6 GHz si riesce ad avere una banda maggiore rispetto a DDR3-1960 ed FSB 450 e tra l'altro con CPU che funziona a 3.85 MHz. Per dirla in maniera semplice il bus quad pumped non riesce a stare dietro alla capacità di erogare banda delle memorie.
Naturalmente in tutti i discorsi fatti c'entra in qualche modo anche la latenza interna del memory controller, pero' questa incide in maniera minore come dimostrato nei risultati ottenuti nelle misurazioni di latenza.
Nei benchmark in cui la banda delle memorie non è determinante le grandezze misurate aumentano all'aumentare della frequenza di funzionamento della CPU e al diminuire dei timings delle memorie (superPI, 7-Zip).