8. Montaggio componenti
Eccoci quindi arrivati alla parte relativa all'assemblaggio del nostro PC, riuscirà il Corsair Carbide Air 240 ad ospitare un sistema di fascia alta nonostante le sue compatte dimensioni?
Trattandosi di un case microATX abbiamo utilizzato una mainboard ASUS Maximus V Gene, due moduli di RAM DDR3 Corsair Dominator GT, un sistema di raffreddamento a liquido All-in-One Corsair H60, un alimentatore non modulare per testarne l'effetiva capienza (sostituito da un Corsair RM650 per i test a PC acceso) ed una scheda video ASUS HD 7850 DCII Top che, nonostante appartenga alla fascia media della serie 7000, si contraddistingue per la presenza di un corpo dissipante particolarmente lungo rispetto al PCB.
Come sempre, il primo componente ad essere montato all'interno del case è la scheda madre.
Lo spazio a disposizione, per quanto limitato, non ne rende difficile il posizionamento, anzi, in un certo senso lo facilità dato che la stessa andrà ad inserirsi sui supporti in modo alquanto intuitivo.
La presenza del backplate del dissipatore, qualora si rivelasse necessaria, ci costringerà a rimuovere il cestello per drive da 3,5" nella parte destra del case per avere accesso al retro della scheda, operazione comunque piuttosto agevole e immediata.
Come detto in precedenza, il radiatore del sistema a liquido AiO, nel caso di utilizzo di schede madri microATX, è quasi sempre limitato al frontale.
Dato che le ventole in dotazione non hanno caratteristiche ideali per il raffreddamento di un radiatore, in particolare per quanto concerne la pressione statica, una delle due frontali è stata rimossa e posizionata sul top del case.
Proseguendo, abbiamo montato la scheda video che, nonostante la lunghezza del dissipatore, è stata facilmente inserita sullo slot PCI Express superiore.
Un particolare molto interessante risiede nel fatto che, per montare le schede PCI-E, non saranno necessari strumenti o viti (salvo casi particolari), poichè il case dispone di un sistema a sgancio rapido molto comodo, costituito da un unico grande e robusto gancio.
A questo punto siamo andati ad installare due drive, uno da 2,5" e uno da 3,5".
A tale proposito ricordiamo che l'installazione di questi ultimi va fatta agendo sul tetto per i primi e nella parte posteriore del case per quanto riguarda i secondi.
Dato l'utilizzo di due soli drive è inutile usufruire del cestello dedicato esclusivamente alle unità da 2.5", pertanto sia il nostro SSD che il disco meccanico sono stati montati in quello da 3.5".
Così facendo abbiamo rimosso il cestello per drive da 2.5" e, quindi, ampliato lo spazio a disposizione per il cable management.
Ad alimentatore non modulare montato possiamo notare come la quantità dei cavi, seppur enorme, è ottimamente gestita grazie all'elevata capienza dello scompartimento destro.
Abbiamo avuto solo qualche problema per inserire il cavo 8 pin per l'alimentazione ausiliaria della CPU, il quale dovrà aggirare qualche ostacolo prima di arrivare a destinazione senza sporcare la visuale dalla finestra.
Tuttavia, come possiamo notare dall'immagine, ad assemblaggio terminato la parte sinistra sembrerà praticamente priva dei cavi, merito anche della verniciatura interna che, nel nostro caso, occulta perfettamente lo sleeving e la plastica nera.
Se qualche cavo dovesse risaltare troppo, lo stesso verrà ulteriormente mimetizzato dalla finestra laterale in acrilico leggermente fumè.
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Come possiamo vedere, il risultato finale è privo di difetti: il pannello di sinistra lascerà scorgere solo i particolari più interessanti, ovvero le note di colore dei componenti hardware, in questo caso i loghi Corsair ed ASUS, oltre il rosso distintivo della serie ROG e delle Dominator GT.