15. Overclock, temperature e consumi
Dopo la consueta carrellata di test atti a verificare le prestazioni dei vari sottosistemi, eccoci finalmente giunti alla prova di overclock della ASUS ROG MAXIMUS Z890 HERO in abbinamento al Core Ultra 9 285K.
Per questa analisi abbiamo scelto di utilizzare il kit di G.SKILL Trident Z5 CK DDR5-8200 CL40 impiegato nei precedenti test ed il BIOS in versione 0805.
A tale proposito ci preme sottolineare che questo kit fa parte della nuova generazione di memorie CU-DIMM (Clocked Unbuffered Dual In-line Memory Module), ovvero una memoria DIMM evoluta che migliora l'integrità del segnale mediante un clock driver (CKD) installato sul modulo.
Il CKD è un piccolo chip responsabile della rigenerazione del segnale di clock utilizzato dai chip di memoria, utile a migliorare la stabilità ma, soprattutto, a favorire il supporto a frequenze operative ancora più alte.
Questi nuovi moduli sono compatibili con le piattaforme esistenti, in quanto si avvalgono dello stesso connettore a 288 pin delle UDIMM DDR5 sul mercato.
Per quanto riguarda il raffreddamento della nostra CPU ci siamo affidati ad un impianto a liquido custom installato nel nostro banchetto e composto da un waterblock Alphacool Core Black 1, un radiatore triventola ed una pompa Swiftech MCP355.
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 Frequenza All P-Core 5600MHz - All E-Core 4600MHz - VCORE 1,45V |
Il risultato ottenuto nel primo test, volto alla ricerca della massima frequenza di funzionamento stabile della CPU, è pari a 5600MHz su tutti i P-Core e 4600MHz su tutti gli E-Core, con una tensione pari a 1.45V.
Il risultato non è eclatante, in quanto inferiore rispetto a quello ottenuto dal nostro Core i9-14900K che sui P-Core aveva toccato quota 5800MHz, tuttavia siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle temperature relativamente basse.
Come sui processori Intel di precedente generazione, anche per l'overclock dei nuovi Core Ultra 9 285K bisogna abbandonare l'approccio vecchia scuola che prevedeva di spingere al massimo tutti i core della CPU utilizzando un VCore fisso ma, piuttosto, spingere al massimo soltanto i core necessari alla tipologia di carico in maniera tale da raggiungere frequenze molto più elevate.
La maniera più veloce per ottenere questo consiste nell'affidarsi alla funzione AI Overclock, ma visto e considerato il fatto che la stessa sparava troppo in alto le tensioni, abbiamo preferito soprassedere e aspettare il rilascio di BIOS più maturi piuttosto che rischiare di bruciare il processore anzitempo in vista delle prossime recensioni.
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Test massima frequenza RAM CAS 38Â - 8400 MT/s 38-48-48-130 2TÂ |
Nel secondo test, volto alla ricerca della massima velocità di funzionamento stabile delle memorie, abbiamo raggiunto quota 8400 MT/s in piena stabilità con una tensione di VDD e VDQ di 1,45V, un risultato appena discreto considerando che si tratta di un kit da 8200 MT/s CAS 40.
Probabilmente utilizzando la funzionalità DIMM Fit si poteva tentare di rendere il sistema stabile anche alla velocità di 8600 MT/s, con la quale siamo riusciti a superare qualche test meno impegnativo, ma abbiamo rimandato tali prove a sessioni future.
Temperature
In questa sessione andremo a fare delle rilevazioni di temperatura sia nella condizione utilizzata per i precedenti test, ovvero con MCE disabilitato, sia nella condizione di overclock manuale con tutti i P-Core impegnati alla frequenza massima stabile di 5600MHz e gli E-Core alla frequenza di 4600MHz, entrambe ricavate dai test di overclock.
Per stressare la piattaforma ci siamo avvalsi del benchmark Blender integrato nella suite SPECworkstation 3.1, mentre per le misure abbiamo utilizzato HWiNFO64 8.13.55.70, in grado di interfacciarsi direttamente con i sensori di scheda madre e CPU.
Ci preme sottolineare che in questa specifica circostanza abbiamo disattivato le ventole presenti sul nostro banchetto di test in modo tale da non influenzare minimamente i risultati ottenuti.
Infine, abbiamo provveduto ad impostare al massimo i vari parametri presenti nel BIOS inerenti l'assorbimento di corrente e la gestione delle temperature del processore, onde evitare fenomeni di throttling cercando, al contempo, di salvaguardare l'integrità dello stesso.
Frequenza CPU Auto - VCORE Auto - MCE/OFF |
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Temp. Max CPU 76 °C - Temp. Max VRM 46 °C |
Nel primo test, effettuato con le impostazioni utilizzate nei test precedenti con profilo Intel Performance ed MCE disabilitato, i risultati ottenuti sono stati buoni con una temperatura massima sui core più caldi della CPU di 76 °C e di 46 °C sulla sezione VRM.
 Frequenza All P-Core 5600MHz - All E-Core 4600MHz - VCORE 1.45V |
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Temp. Max CPU 80 °C - Temp. Max VRM 43 °C |
Successivamente, abbiamo impostato il processore alla massima frequenza manuale ottenuta nei test precedenti, ovvero 5600MHz/4600MHz "All Core" con VCore a 1,45V.
In questo caso le temperature raggiunte sono state pari a 80 °C sul core più caldo della CPU e a 43 °C sui VRM, un risultato di ottimo livello visto che le ultime generazioni di CPU Intel ci avevano abituati nelle prove in overclock a temperature a tre cifre.
Consumi
In questa sessione abbiamo rilevato i consumi istantanei dell'intera piattaforma sottoposta ad un carico di lavoro piuttosto impegnativo per la CPU, ovvero il benchmark Blender v.3.01, misurando le potenze massime assorbite dall'alimentatore alla presa di corrente.
Dal grafico possiamo osservare che la piattaforma testata, in condizione di idle assorbe mediamente 100W, mentre con un carico piuttosto consistente raggiunge picchi di 378W, di poco superiori rispetto a quanto fatto segnare da entrambe le piattaforme AMD, ma inferiori rispetto a quelli della piattaforma Intel di precedente generazione.