5. Prova sul campo
Giungiamo infine alla prova sul campo, dove verificheremo scrupolosamente tutte le peculiarità tecniche e le qualità del ROG Harpe Ace Extreme.
Per le nostre prove abbiamo utilizzato il seguente setup ROG.
 Periferiche | ASUS ROG |
 Tastiera | ROG Azoth Extreme |
 Mouse |  ROG Harpe Ace Extreme |
Mousepad 1 | ROG Moonstone Ace L |
Mousepad 2 | ROG Hone Ace Aim Lab Edition |
Cuffie | Â ROG Delta II |
Ergonomia e qualità costruttiva
Il nuovo Harpe Ace Extreme si è dimostrato un prodotto di altissimo livello, in grado di soddisfare appieno le elevate aspettative che circondano i prodotti targati ROG.
Sin dai primi utilizzi, il mouse è risultato particolarmente comodo grazie al suo design simmetrico, perfetto per adattarsi a qualunque mano e tipo di impugnatura.
La qualità costruttiva è eccellente, a partire dalla struttura, fino ad arrivare alla scocca in fibra di carbonio con finitura antiscivolo, che garantisce una grande maneggevolezza senza rinunciare, però, al tipico feedback della plastica al quale siamo abituati.
Convincenti i ROG Optical Micro Switches, che ci hanno garantito una reattività di alto livello, eliminando qualsiasi tipo di latenza percepibile, oltre a fornire un piacevole feedback tattile e uditivo.
La collocazione dei pulsanti sul lato sinistro del mouse è risultata pratica ed intelligente, sebbene renda il mouse adatto solo ad un pubblico destrorso.
Non particolarmente pratico il tasto per la selezione dei DPI, posto alla base del mouse e, quindi, difficilmente raggiungibile; limitazione comunque notevolmente mitigata dalla possibilità di riprogrammare la pressione di uno dei pulsanti, inclusa la rotellina.
Anche quest'ultima ci ha soddisfatti appieno, nonostante si sia sentita la mancanza della modalità free-scroll durante un utilizzo più produttivo, a dirla tutta quasi sempre assente sui prodotti prettamente gaming.
Autonomia della batteria
Il nuovo ROG Harpe Ace Extreme monta una batteria a litio estremamente leggera, di cui non sono state rese note le specifiche, che ci ha consentito di raggiungere, come da specifica, le 70 ore di utilizzo continuativo in modalità wireless 1.000Hz con illuminazione disattivata.
L'autonomia è scesa a circa 15 ore sfruttando gli 8.000Hz, molto più onerosi in termini di consumi.
In modalità Bluetooth, invece, la durata della batteria si spinge fino a circa 100 ore.
Sebbene non siano valori da capogiro, risultano in linea con buona parte dei mouse con le medesime caratteristiche, in particolare con tutti quelli che supportano gli 8.000Hz di polling rate.
Per ricaricare al 100% la batteria sono necessarie circa tre ore tramite connessione USB.
Prestazioni
Come primo test abbiamo voluto verificare i DPI effettivi del mouse rispetto a quelli nominali impostati mediante Armoury Crate.
Per fare ciò abbiamo utilizzato DPI Analyzer e, dopo aver configurato la distanza ed i DPI correnti, abbiamo spostato orizzontalmente il mouse per la medesima distanza impostata sul sito, ottenendo così i DPI effettivi.
Per ciascuna configurazioni (400, 1.600, 16.000 e 42.000 DPI) abbiamo eseguito quattro misurazioni, in quanto il movimento del mouse eseguito da un essere umano può ovviamente introdurre un minimo errore, dalle quali abbiamo poi ricavato la media.
Come si può notare dal grafico precedente, la deviazione è veramente minima, parliamo nel caso peggiore di uno 0,168% e in quello migliore di uno 0,0125%.
Dal medesimo sito abbiamo valutato anche il polling rate per verificare la veridicità di quello nominale impostate sul software di gestione.
Il metodo di testing è analogo al precedente, con la differenza che non sarà necessario eseguire un movimento per una distanza precisa, ma sarà sufficiente continuare a muovere il mouse.
Anche in questo caso, la deviazione è veramente minima, nel caso peggiore di uno 0,3% ed in quello migliore di uno 0,019%.
Gaming
Per i test in ambito videoludico ci siamo affidati a Call of Duty: Modern Warfare III, un perfetto campo di prova in quanto caratterizzato da mappe molto piccole, altamente frenetiche, nelle quali è necessaria un'elevata reattività per avere la meglio sugli avversari.
Davvero notevole il boost prestazionale offerto dell'intero pacchetto ROG, partendo dagli switch ottici, fino alla comunicazione con il sistema tramite connettività wireless che, con l'adattatore Polling Rate Booster, è capace di raggiungere gli 8.000Hz.
Per sfruttare al massimo questa tecnologia è necessario, comunque, l'utilizzo di monitor con un elevatissimo refresh rate.
Quasi inutile ribadire la qualità del sensore AimPoint Pro con deviazione inferiore all'1%, che garantisce in qualsiasi momento del gioco assoluta precisione e rapidità di tracciamento, anche sulle superfici lucide.
Abbiamo anche registrato delle macro, nonostante i pulsanti programmabili siano in numero ridotto, al fine di poter più comodamente lanciare granate ed accovacciarci.
Per una maggiore completezza nei nostri test abbiamo infine deciso di provare il mouse in modalità cablata.
Il cavo ROG Paracord è il più flessibile da noi mai provato, tanto da non farci rimpiangere in alcun modo l'utilizzo wireless, la quale resta sempre la modalità prevalente di utilizzo.
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Per testare appieno il nuovo ROG Harpe Ace Extreme, abbiamo deciso di provarlo sia con i mouse feet in Gorilla Glass che con quelli preinstallati in PTFE e, di conseguenza, è stato necessario utilizzare entrambi i mousepad redazionali.
Utilizzando la versione in PTFE, abbiamo subito ritrovato lo stesso feeling al quale tutti i videogiocatori sono abituati, vale a dire una buona scorrevolezza su qualunque superficie, un'ottima precisione ed una bassa rumorosità dovuta all'attrito.
Andando invece ad installare i mouse feet in Gorilla Glass, oltre ad essere limitati nella scelta del tappetino, avremo un feeling completamente diverso.
La sensazione è di avere per le mani un mouse ancora più leggero, come se fluttuasse sulla superficie, in quanto l'attrito è quasi nullo; i movimenti diventano di conseguenza più rapidi e, in teoria, ancora più adatti a situazioni di gioco particolarmente frenetiche.
Ovviamente, all'aumentare della velocità corrisponde una diminuzione della precisione, dovuta, nel nostro caso, anche alla necessità di un più lungo periodo di adattamento.
In conclusione, ci sentiamo di consigliare i mouse feet in Gorilla Glass solamente se si è alla ricerca delle massime prestazioni in alcuni particolari titoli FPS e non si hanno problemi dovuti al rumore prodotto dal movimento del vetro sulla superficie rigida.