3. Vista da vicino - Parte seconda
Passiamo ora ad altri dettagli più o meno vitali per il funzionamento della tastiera, dalla gestione delle luci al volume, passando per il sistema Aura Sync.
La ROG Claymore non si affida all'utilizzo di tasti dedicati, che ne avrebbero del tutto limitato l'ottima portabilità , ma sfrutta le combinazioni di tasti, un sistema che dovrebbe essere abbastanza familiare a molti utenti poiché usato anche in un'ottica di riduzione dei costi.
Le combinazioni disponibili sono comunque molte, tutte basate sull'utilizzo del tasto dedicato Fn.
- Multimediali (F1-F12): permettono il controllo delle tracce e del volume in base ai simboli riportati come legende sui tasti.
- CPU OC / RAM OC / Fan Speed / Boot Up e BIOS: disponibili solo con l'utilizzo di una scheda madre ROG compatibile, richiedono l'utilizzo del connettore USB KeyBot posto sul retro di quest'ultima e l'installazione dei software ROG Armoury, Key Bot II per le funzioni di competenza del BIOS e Fan Xpert III per le quelle relative alle ventole.
- ROG SYNC: con ROG Armoury attivo ed un ROG Spatha (obbligatoriamente in modalità cablata) è possibile sincronizzare l'effetto di illuminazione entro 10 secondi dalla pressione della combo Fn + Stamp.
- Light / Mode: con le frecce di movimento è possibile variare tra gli effetti disponibili e regolarli senza accedere necessariamente a ROG Armoury.
- Windows Key Lock (Fn + Win Key).
- Regolazione colore (Fn + Delete / End / Page Down): per regolare i livelli rispettivamente di Rosso, Verde e Blu.
- Selezione Profili (Fn + 1-6).
- Ripetitore pressioni 1-4X (Fn + F1, F2, F3, F4).
- Macro al volo (Fn + Alt D): dopo l'attivazione, l'utente può inserire la Macro e, rieseguendo la medesima combinazione, fermare la registrazione. Immediatamente dopo, si può inserire la combinazione inserita sul tasto voluto semplicemente premendolo.
Il pad numerico (in futuro disponibile come "accessorio" da acquistare a parte per i possessori di Claymore Core), condivide la stessa costruzione del blocco principale ed integra l'unico comando dedicato disponibile: l'enorme quanto pratica rotellina del volume.
La base offre il proprio metodo di regolazione dell'altezza ed un set completo di pad antiscivolo per la massima stabilità .
Qui un dettaglio degli switch Cherry MX RGB, facilmente distinguibili dai classici serie MX per la costruzione in plastica trasparente che permette l'utilizzo di LED di tipo SMD in luogo di quelli trough-hole da impiantare direttamente nel tasto.
Come la prima serie, anche per gli MX RGB è possibile riconoscere le qualità degli switch dal colore dello slider: i codici non sono variati ed un MX Blue, ad esempio, è perfettamente assimilabile come caratteristiche meccaniche ad un MX RGB Blue, tanto per capirsi.
I tasti sono costruiti in plastica trasparente con finitura a smalto superficiale e legende ricavate tramite taglio al laser.
In una scala qualitativa questa tecnica si pone a metà tra quelle stampate (scarsa durata) e la costruzione double-shot e laser marking (altissima durata)
La base della Claymore 80%, in plastica nera, offre un'estensiva superficie antiscivolo ed è dotata di interessanti sistemi di elevazione e gestione dei cavi.
L'inclinazione della tastiera è ottenibile grazie ai due supporti a scatto ruotabili in due posizioni, con punte gommate per una maggiore stabilità sempre.
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Per garantire la massima portabilità , la ROG Claymore è dotata di porta USB per il collegamento del cavo in dotazione, lungo circa 1,8 metri e rivestito in corda, con terminale appositamente formato per un inserimento sicuro.
Il sistema di gestione del cablaggio ci consente poi di lasciare uscire il cavo liberamente oppure convogliarlo verso destra o sinistra a seconda delle necessità .