2. Esterno
Estratto dalla confezione, l'Antec FLUX PRO si presenta in grande stile grazie ad una estetica curata in ogni minimo dettaglio, una verniciatura bianca brillante ed omogenea anche nei punti più nascosti e scelte estetiche degne di nota che, di certo, troveranno l'interesse di una vasta fetta di acquirenti.
Il frontale è caratterizzato da una ampia griglia in mesh ondulata, simile a quella introdotta proprio dalla Antec nel 2020 con il DF700 FLUX ma, in questo caso, è incorniciata da dei listelli in legno di betulla, quindi molto chiaro per non essere troppo di contrasto rispetto al colore principale.
Guardando il case perpendicolarmente rispetto al frontale, è già possibile scorgere la presenza di tre ventole da 120mm poste in immissione.
Sganciando la copertura tirandola dalla parte bassa, infatti, ci ritroviamo dinnanzi ad una predisposizione per tre ventole da 120 o 140mm, già completamente sfruttata.
Le tre ventole possono essere spostate verticalmente in modo tale da poter dare più o meno spazio ad eventuali radiatori posti sul top o sul fondo.
Spostandoci nella parte superiore frontale troviamo il pannello di I/O che, come da tradizione sui case top di gamma Antec, dispone di coperture gommate per le porte.
Troviamo, quindi, oltre al pulsante di accensione e reset, un jack HD Audio, due porte USB 3.0, una USB Type-C ed un terzo pulsante dedicato alla gestione di un piccolo display digitale che andremo a scoprire a breve.
L'intera parte superiore è coperta da un pannello in acciaio con griglia di aerazione microforata, in grado di far passare efficacemente l'aria ma, allo stesso tempo, prevenire l'ingresso della polvere.
Tutto il pannello può essere sganciato senza l'ausilio di utensili, rendendo così disponibile la seconda predisposizione per ventole, anche in questo caso in grado di contenerne tre da 120 o 140mm.
Spostandoci sul retro possiamo osservare una disposizione dei componenti apparentemente semplice, ma che, in realtà , nasconde una soluzione molto interessante.
Partendo dall'alto verso il basso vi è il foro per l'I/O shield affiancato da una predisposizione per ventola da 120 o 140mm, con unità da 140mm già presente, a seguire otto copri-slot PCI e, infine, sul fondo, una insolita predisposizione per l'alimentatore.
Con una mossa astuta, infatti, Antec ha reso del tutto inutili gli alimentatori con cavi che si diramano su di un lato; a cosa serve infatti riprogettare il layout di un alimentatore se basta utilizzare un adattatore che permetta di posizionarlo come più conviene?
La soluzione adottata prende il nome di "ISHIFT" e consente, tramite prolunga in dotazione, di posizionare l'alimentatore ruotato di 90°, quindi con connettori verso il retro del piatto mainboard.
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Ovviamente, se l'utente lo dovesse ritenere necessario, potrà comunque rimuovere la copertura preinstallata e montare l'alimentatore in modo tradizionale sfruttando il supporto presente in dotazione.
Adagiando il case su di un lato possiamo analizzarne la parte bassa e, quindi, i quattro piedini con base gommata che sorreggeranno il case e l'ampia griglia antipolvere che lo percorre per tutta la lunghezza, facilmente estraibile tirandola dal frontale.
Fatto ciò, si avrà accesso ad un'altra predisposizione per ventole, in questo caso due da 120 o 140mm.
Infine, analizziamo le due facciate laterali, con quella destra composta da un unico pannello in acciaio con griglia d'aerazione nella parte bassa e quella destra composta da un pannello in vetro ed uno in acciaio.
Su quest'ultimo, che come vedremo successivamente potrà essere anch'esso rimosso, è "incastonato" un display digitale che consentirà di visualizzare in tempo reale le temperature di GPU e CPU.