In attesa dell’arrivo sul mercato di Bobcat e Buldozer, AMD ha continuato a rinnovare la sua linea di CPU Phenom II e Athlon II introducendo alcuni nuovi modelli caratterizzati da frequenze di funzionamento maggiori e consumi più ridotti. La lineup di processori a sei core è ora composta da tre CPU, tutte dotate di tecnologia Turbo Core e compatibili con i socket AM2+ e AM3.
La principale differenza che risiede tra le CPU Phenom II e Athlon II è l’assenza nelle seconde della cache di terzo livello, caratteristica che le rende più economiche da produrre e che, come vedremo nei test, incide sulle prestazioni solo in alcuni ambiti applicativi. L’offerta AMD è molto variegata e comprende CPU dotate da 2 a 6 core con un TDP (Thermal Design Power) variabile tra i 35W e i 125W, coprendo virtualmente tutte le possibili configurazioni e fasce di mercato. I processori caratterizzati dai consumi più bassi appartengono a serie speciali identificate da una “e” nella loro sigla e sono vendute ad un prezzo sensibilmente superiore rispetto alle loro controparti tradizionali; la differenza di prezzo è l'aspetto che può spaventare di più un utente medio, ma è giustificata dal minor calore prodotto e dalla minor energia consumata, consentendo l’assemblaggio di macchine particolarmente compatte e adatte ad ambiti lavorativi e HTPC.
In questo articolo analizzeremo le prestazioni di 8 CPU AMD abbinate ad una scheda madre Sapphire 890GX e una scheda grafica ATI Radeon HD5870, costruendo di fatto, una piattaforma completamente basata su tecnologie di casa AMD.