Qualche tempo fa Google presentò Wallet, una app Android che sfrutta il sensore NFC dei telefoni Nexus per effettuare pagamenti con lo smartphone.
Il funzionamento dell'app è estremamente semplice: l'utente sceglie un PIN di quattro cifre al primo accesso e poi ha la possibilità di associare una serie di carte di credito; successivamente basta appoggiare il telefono sul registratore di cassa NFC per effettuare il pagamento.
La delicatezza del compito di questa app non è passata inosservata agli autori dei due hack che vi riportiamo di seguito.
Il primo hack accedeva al database (sqlite3) di Wallet andando ad eseguire un attacco brute-force sui dati utente crittografati.
Mentre l'app permette di inserire al massimo 5 volte il PIN, con questo tipo di attacco si possono effettuare tutte le prove che si vogliono e dopo circa 10000 tentativi, che il telefono esegue in pochissimo tempo, si riesce a risalire al codice.
Importante sottolineare che per accedere a questi dati l'utente deve avere i privilegi di root, procedura in generale sconsigliata a tutti gli utenti Android proprio per questi motivi.
Google è stata avvistata ed ha realizzato immediatamente un fix per questa falla.
Il secondo hack non va a toccare il PIN della app ma l'associazione tra Wallet e la carta di credito Google Prepaid Card.
Questa procedura è talmente banale che non richiede applicazioni particolari, né privilegi di root, e può provocare ingenti danni in caso di smarrimento del telefono.
Come si vede nel video basta resettare i dati dell'applicazione, riaprirla settando un nuovo PIN ed associare la carta Google che verrà automaticamente riconosciuta a quella di default senza richiedere credenziali d'accesso.
Anche in questo caso la risposta di Google è stata immediata con la creazione di un numero verde a disposizione di tutti gli utenti che abbiano smarrito il telefono e che sono di fatto soggetti a questa vulnerabilità .