La serie Threadripper torna al Computex con un annuncio che ha fatto la gioia degli utenti professionali in procinto di aggiornare la propria workstation e degli appassionati di sistemi di classe enthusiast.
Il lancio ufficiale dei Ryzen Shimada Peak, questo il nome in codice, è in realtà previsto per luglio, circa un anno dopo i modelli desktop, con due distinte declinazioni: la serie WX per workstation, che porta il marchio Threadripper PRO, e la serie Threadripper "non PRO", nota anche come serie X per HEDT (High-End Desktop) che, anche se non destinata a chi vuole fare record mondiali di Cinebench, sono particolarmente appetibili grazie al supporto fino a 128 linee PCIe Gen5.
Quest'ultima, proprio come nella generazione precedente, non avrà il numero di core più elevato, tuttavia, gli appassionati che opteranno per questi processori avranno comunque accesso, volendo, ai ben 64 core del Threadripper 9980X.
Il modello di punta è, ovviamente, il Threadripper PRO 9995WX, una processore degno di nota per i suoi 96 core Zen 5, i 384MB di cache L3 ed un boost clock che può toccare a 5,4GHz, una frequenza condivisa da tutti i modelli Threadripper PRO.
La serie WX (PRO) offrirà il supporto alla memoria DDR5-6400 a 4 canali, mentre la serie X supporterà configurazioni a 8 canali.
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Per la serie Threadripper 9000 non PRO, AMD sta anche modificando il layout CCD (Core Complex Die): questi chip, infatti, saranno privi di alcuni chiplet, in particolare quelli posizionati più lontano dal die di I/O.
Il prezzo dei nuovi processori non è ancora stato reso noto.