Gli SSD Gen5 da 14 GB/s non sono in grado di raggiungere le prestazioni promesse sulle recenti schede madri Intel Z890.
A dire il vero non è colpa dei produttori di schede madri, né dei produttori di SSD, ma è un problema delle CPU Intel Core Ultra 200 ed i test svolti da The SSD Review hanno evidenziato due problematiche relative alle nuove piattaforme.
La prima diventa evidente quando si testa un SSD PCIe 5.0 da 14 GB/s negli slot M.2 delle schede madri Intel di ultima generazione, che hanno costantemente restituito risultati inferiori agli standard con una velocità di lettura sequenziale di 12 GB/s, tanto che cercando in rete, nessuno è riuscito a confermare le velocità dichiarate di 14 GB/s.
La seconda, invece, indipendentemente dal fatto che gli SSD vengano installati su uno slot M.2 di Z890 o su una scheda AIC con a bordo uno slot M.2 Gen5, è legata alle prestazioni di scrittura casuale, che risultano decisamente inferiori allo standard rispetto a quanto ottenuto, ad esempio, su Z790.
I ragazzi di The SSD Review hanno contattato ASUS e ASRock, che hanno confermato di aver ottenuto gli stessi risultati nei rispettivi laboratori.
Entrambe le aziende hanno spiegato che questa differenza è dovuta a una maggiore latenza del Tile IOE (I/O Extender) delle CPU Intel Core Ultra 200 che pilota gli slot M.2 Gen 5, rispetto al Tile SoC (System-on-Chip) che pilota le linee PCIe Gen 5.
Questo è piuttosto divertente, poiché le nuove CPU della serie Ultra sono le prime a utilizzare una configurazione multi-die, eliminando così quei fastidiosi "problemi di biforcazione" tipici delle CPU di precedente generazione.
Intel, consultata a riguardo, ha risposto confermando quanto riferito dai produttori di schede madri, ma in termini più generici, asserendo "che le linee PCIe Gen5 da 21 a 24 dei processori Intel Core Ultra 200S potrebbero presentare latenze maggiori rispetto alle linee PCIe da 1 a 16, a causa di un percorso die-to-die più lungo. Tuttavia, eventuali variazioni dipendono dal carico di lavoro specifico e dalle capacità del dispositivo endpoint PCIe".
Per la loro analisi i ragazzi di The SSD Review hanno utilizzato due schede madri Z890 ed una Z790 con due SSD Gen5 da 14 GB/s, il Samsung 9100 e il Micron 4600.
La scelta del benchmark è ricaduta su Crystal DiskMark per identificare le eventuali discrepanze, ma qualunque altro software avrebbe evidenziato gli stessi problemi.
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In alto i test svolti su Z790 e, a seguire, quelli effettuati sulle due schede madri Z890 (ASUS e ASRock).
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Per confermare che il problema riguardasse esclusivamente gli slot M.2 delle schede madri Gen 5, è stata utilizzata anche una scheda AIC ASUS Hyper M.2 inserita direttamente nello slot PCIe 5.0 delle schede madri Z890 ed entrambe hanno mostrato risultati simili.
Sebbene le prestazioni di lettura e scrittura sequenziali siano le più elevate finora registrate su un SSD, quelle di lettura e scrittura casuale sono ancora inferiori a quelle ottenute nei test degli SSD Gen 5 sullo slot M.2 di Z790
Insomma, da quello che è emerso appare chiaro come le più basse prestazioni e la banda limitata siano da imputare alla progettazione dell'architettura di Arrow Lake e, di conseguenza, sembra piuttosto improbabile che Intel possa metterci una pezza con un futuro aggiornamento firmware.