...
eheh! l'ho ordinata anche io un paio di settimane fa, quando hanno ribassato i prezzi :-) Sono molto curioso di provarla.
Se ne parla qui: https://hifiduino.wordpress.com/2014...rita-4490-dac/
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Eccellente ... dai che mi avanzano giusto 3 power supply fatti con i Belleson 3.3V 5V e 12V ... pensavo gia' di doverli buttare !
Mi piacerebbe attaccare pero' in uscita una roba cosi':
Un cordiale saluto, Massimiliano
P.S. eventualmente si potrebbe usare anche la Gustard U12 via I2S ...
Ultima modifica di Ipoci : 11-03-2015 a 22:51
se vuoi prendere anche le due schede extra per separare le alimentazioni (modifica opzionale: "Diyer can cut the trace and uses the socket labelled AVDD_R(3.3V), DVDD(3.3V) for individual power supply to the Left and right analog power supply and digial supply"), grosso modo direi che siamo li.
Salvo errori ed omissioni, in allegato la lista della spesa completa per una versione "top", prendendo (quasi) tutto il necessario dallo stesso sito.
Volendo si può risparmiare qualcosina utilizzando gli alimentatori con TPS7A4700 per tutto (anziché usare quelli con ADM7150ARDZ per clock e Vref), specie se anziché prendere quelli di diyinhk si prendono quelli di "mravlca": TPS7A4700 low noise LDO regulator PCB - diyAudio
Ancora di più si può risparmiare se si alimentano le AVDD_R/L (3.3V) e/o lo stadio di uscita analogico (meno critici rispetto a clock e Vref) con i soliti banali 78xx/79xx (o LM317/LM337).
P.S.: N.B.: la scheda utilizza l'AK4490 configurato in "hardware mode", cosa che (al solito...) non permette di sfruttare appieno tutte le sue funzionalità. In particolare, le limitazioni più seccanti sono:
1) così com'è quella scheda NON supporta il DSD, solo PCM!
Per poterla utilizzare in DSD è necessario modificarla per utilizzare il chip in "software mode" con un micro-controllore esterno, oppure (forse, da verificare sul DS) si può modificare il PCB per farlo andare -esclusivamente- in DSD.
2) non è possibile cambiare i diversi filtri previsti dal chip, quanto meno non "al volo". Anche in questo caso o si modifica la scheda e si aggiunge un uC per andare in sw mode o (forse) si può cambiare ("permenentemente") filtro modificando il PCB.
3) non è possibile utilizzare il controllo di volume (digitale) interno.
Altro problema (minore) è che probabilmente c'è un "bump" all'accensione/spegnimento (nonché, dopo le eventuali modifiche necessarie per poterlo fare, quando si passa da PCM a DSD e viceversa). Cosa eventualmente risolvibile banalmente con un circuito di "mute" esterno (IIRC il chip e mi pare anche il PCB prevedono una linea apposita per pilotarlo).
Ultima modifica di UnixMan : 12-03-2015 a 13:03
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Proprio ieri ho parlato con Miska a proposito del DSC2.
I tempi non sono ancora definiti perché ci sono un paio di dettagli sul design da chiarire. Riguardano soprattutto quanto possa essere complesso il DSC2.
Sarà compatibile con l'interfaccia USBtoI2S di JLSounds che Miska spera sia in grado di fare DSD non-DoP ad alte risoluzioni con un XMOS firmware upgrade, anche sotto Linux.
Sofferenza, sofferenza, sofferenza ...
Aspetterò.
Si, ho letto un messaggio su DIY dove Miska menzionava la scheda JLsounds anche se l'eventuale riscrittura del firmware aggiunge complicazione, tant'e' che ad oggi comunque la JL e' ancora ferma al DSD128. D'altronde per Miska il DSC e' sostanzialmente un esercizio dimostrativo che non gli porta nemmeno un Euro in tasca e quindi immagino che il tempo che lui ci puo' dedicare e' modesto.
Io gli avevo suggerito di trovare una partnership "ufficiale" che si possa occupare dell'hardware, capisco che lui voglia mantenere il DSC come progetto gratuito ed open ma il rischio e' che alla fine solo pochi esperti saranno in grado di assemblarlo con il risultato di essere poco significativo nel mercato mondiale dei dac. Porebbe dare la licenza di produrre ad un aio di vendor tipo JL, M2Tech o qualche altro con l'accordo di tenere solamente una percentuale delle revenues e devolvere il resto in beneficenza.
Questo modello di business secondo me e' vincente e veramente efficace.
Un cordiale saluto, Massimiliano
Ma sai che non sarebbe affatto una cattiva idea. Non ci sarebbe bisogno neppure di partners famosi, basterebbe "un'entità" che si occupi di coordinare la produzione della scheda, forse in versione assemblata e non-assemblata, con un sito apposito per l'acquisto...Un po' tipo il progetto DIY per il DAC R2R di Soekeris.
Adesso mi propongo
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