Ho ascoltato il DSD512 ovvero Maometto e la montagna. (DSD only)

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    Originariamente inviato da audiodan
    Su questo non ci piove, che si stia parlando di due cose decisamente differenti dal punto di vista dell'applicazione pratica è palese, mentre non riesco a capire quanto possano essere differenti dal punto di vista teorico, sinceramente.
    Quello che appare certo alle mie misere orecchie è che l'introduzione della variabile Amanero insieme a quella File 64 e file 128 rimescola le carte in modo tale da rendere estremamente complessa la valutazione qualitativa comparativa tra le varie opzioni possibili, visto che non si tratta più di cambiare il settaggio di un filtro bensi di fare interventi complessi sull' HW, con tutti i problemi ad esso connessi. Però ripensando a mente fredda a quanto fatto fin'ora la mia impressione resta quella che, rumore di fondo a parte, Amanero + file 128 (e anche 64) con upsampling sia un po' meglio di JLSounds, che invece sembra adattarsi meglio all'upsampling on fly. Nei prossimi giorni proverò a confezionare il filtro direttamente sull'Amanero, cercando di ridurre al minimo i percorsi e schermando il tutto in rame (metodo casalingo ma che dovrebbe essere efficace), così da capire se il rumore sia intrinseco alla scheda stessa o Paolo abbia ragione su tutta la linea. A questo punto però mi chiedo e chiedo a chi sa: dove finiscono le emissioni di RF a partire dall'Amanero? Perchè va bene il filtro ma da lì partono due "lunghissimi" cavi che vanno all'interfaccia, la quale non solo riceve lo stesso segnale ma lo amplifica anche e fino al preamplificatore il segnale dovrebbe restare sempre carico di radiofrequenze, seppure sempre più lontane dalla banda audio via via che si incrementa l'upsampling, a meno che esse non vengano in qualche modo filtrate dalla componentistica di R1 che, però, potrebbe agire invece da filtro complesso etc etc.. Insomma fino a dove ci dobbiamo preoccupare di questo problema in una configurazione di DSD diretto? E ancora: perchè se la polluzione di RF è palesemente dannosa e importante il suono che scaturisce, a parere più o meno unanime, sembra essere comunque così soddisfacente? Carry on, andiamo avanti, in attesa di risposte teoriche e pratiche......
    Daniele, da quello che ho capito, alcune volte hai problemi di rumore udibile: se non erro il filtro RC che usi è composto da una R di 3300 + 2,2 - 2,7 nF che è stato pensato per impedenze diverse (47K?) puoi provare ad aumentare la capacità a 10nF o variare la R di ingresso dell'R1, che è molto alta, mettendo in parallelo una R di valore adeguato?
    Alessandro

  2. #82
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da audiodan
    Su questo non ci piove, che si stia parlando di due cose decisamente differenti dal punto di vista dell'applicazione pratica è palese, mentre non riesco a capire quanto possano essere differenti dal punto di vista teorico, sinceramente.
    applichi due sequenze di procedimenti matematici completamente diversi, per cui ottieni un risultato diverso. Per così dire, non è una banale moltiplicazione, ma una serie di operazioni molto più complesse: in questo caso, "invertendo l'ordine dei fattori" il risultato cambia eccome...

    (il maggiore "rumore" che senti con la Amanero potrebbe anche essere un risultato di questo processo, o anche solo della prima conversione fatta con un algoritmo diverso da quello di HQP. Per fare un confronto alla pari, dovresti utilizzare in entrambi i casi gli stessi files DSD nativi o pre-convertiti. ).

    Originariamente inviato da audiodan
    A questo punto però mi chiedo e chiedo a chi sa: dove finiscono le emissioni di RF a partire dall'Amanero?
    un po' ovunque.

    Dal punto di vista della RF quei lunghi fili volanti che collegano l'uscita dell'interfaccia con il filtro non sono affatto una connessione, ma un complesso circuito risonante (R)LC, nonché una antenna che irradia energia RF nell'ambiente circostante...

    ...ogni altro conduttore che si trova nei dintorni agisce come un'antenna ricevente, che capta (parte) di quell'energia.

    Originariamente inviato da audiodan
    a meno che esse non vengano in qualche modo filtrate dalla componentistica di R1 che, però, potrebbe agire invece da filtro complesso etc etc..
    certamente anche l'R1, così come tutto il resto.

    A partire dalle stesse "connessioni" (cablaggi) che, essendo del tutto inadatte a trasportare segnali a quelle frequenze, agiscono da "filtro".

    Solo che in questo caso si tratta di un "filtro" che sottrae energia RF spandendola nell'ambiente circostante... da dove poi "rientra" ovunque: nelle alimentazioni, nelle linee dati, nei clock, ... ovunque.

    Per giunta l'energia RF che, in un modo o nell'altro, arriva a qualsiasi circuito "attivo" (amplificatori, regolatori, oscillatori, porte logiche, ecc), per effetto delle inevitabili non-linearità intrinseche di tutti i dispositivi attivi (e non), da origine a fenomeni di intermodulazione che la "traslano" in frequenza su tutto lo spettro. Incluse ovviamente le frequenze "audio".

    Ad es., le tue alimentazioni "a basso rumore": se vai a misurare cosa arriva veramente alle varie schede, scoprirai che non sono affatto tali. In luogo dei pochi uV di rumore residuo di cui potrebbero essere capaci i regolatori, ci troverai invece parecchi mV (se non parecchie decine di mV o anche più) di rumore RF, fortemente correlato al segnale.

    Rumore che è dovuto alle componenti ad alta frequenza del segnale DSD che vengono irradiate dalle inadeguate connessioni alla scheda di interfaccia e captate da quelle (altrettanto inadeguate) delle alimentazioni, nonché dai circuiti e perfino dai componenti stessi, specie quelli di dimensioni maggiori.

    (tra parentesi, non sarebbe affatto una cattiva idea "compattare" e schermare anche gli alimentatori, ed utilizzare cavo coassiale anche per le connessioni delle alimentazioni, specie quelle relative ai circuiti digitali).

    Originariamente inviato da audiodan
    E ancora: perchè se la polluzione di RF è palesemente dannosa e importante il suono che scaturisce, a parere più o meno unanime, sembra essere comunque così soddisfacente?
    i motivi potrebbero essere molti e diversi...

    Per cominciare, non sai dov'è il limite: la qualità raggiungibile una volta che il sistema sia stato adeguatamente "ripulito" da tutta la mondezza RF che gira adesso potrebbe essere molto maggiore di quella che ottieni nelle condizioni attuali.

    Per contro, è anche possibile che (almeno in parte), l'imprevedibile (e caotico) pasticcio di rumore correlato che in vari modi finisce per sovrapporsi al segnale audio (attraverso alimentazioni, jitter, intermodulazioni varie, ecc) crei un effetto simile a quello del "dithering" (oppure a quello del rumore e delle distorsioni e compressioni "eufoniche" dei sistemi valvolari, ecc), che in qualche modo risulta "gradevole" all'ascolto.

    Vuoi perché in particolari casi fortunati questo potrebbe addirittura migliorare effettivamente l'intellegibilità del "segnale utile" (come fa un buon dithering correttamente impiegato) e/o perché facilmente potrebbe creare effetti di mascheramento che, "nascondendo" alcune parti del segnale, ne mettono in maggiore "evidenza" delle altre, ecc.

    I meccanismi percettivi umani sono complessi e spesso "strani"... non di rado, capita che "less is more", "worse is better".

    Però, se fosse questo il caso, ti troveresti di fronte a risultati del tutto aleatori, sostanzialmente irriproducibili (o quasi) ed in cui, ad alcuni casuali effetti "positivi", se ne sovrapporrebbero sicuramente altri "negativi".

    Se veramente fosse una questione di "dithering" (o analoga), va da sé che la cosa migliore da fare sarebbe quella di agire in modo prevedibile e controllabile "alla fonte", con una opportuna elaborazione dei dati digitali (numerici) prima della conversione.

    Ovviamente, tutto ciò senza contare la possibilità (che non va mai trascurata...) che si abbia a che fare con (inevitabili) fenomeni di natura "psicoacustica", cioè con la versione "audio" dei ben noti e sempre presenti effetti "placebo" e "nocebo" (a seconda dei casi). Come mi insegni, se un essere umano crede (sia pure del tutto inconsciamente) che una determinata azione porterà ad un determinato risultato, si può stare certi che proprio quello sarà il risultato che, invariabilmente, percepirà (come reale, in quanto per ogni individuo la "realtà" altro non è che il risultato della sua percezione soggettiva del mondo che lo circonda... che ben poco ha a che vedere con la realtà fisica, oggettiva, del mondo stesso).

    P.S.: per chi non lo sapesse, ricordo che il "dithering" è un processo fondamentale nelle moderne tecniche digitali (fotografia, audio, video...) che consiste nell'aggiungere intenzionalmente al "segnale" digitale una certa quantità di rumore (con determinate caratteristiche), con il risultato (tutt'altro che intuitivo...) di ottenere un effettivo miglioramento della qualità del risultato finale:

    Dither - Wikipedia, the free encyclopedia

    Dithering - Wikipedia

    Guardate le foto, dove l'effetto del dithering risulta immediatamente evidente. Questa è l'immagine senza dithering:



    ...mentre questa è la stessa immagine dopo un adeguato trattamento con l'aggiunta di rumore (dithering):



    Sembra incredibile, vero?
    Ultima modifica di UnixMan : 02-12-2014 a 12:55
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  3. #83
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    Originariamente inviato da audiodan
    A questo punto però mi chiedo e chiedo a chi sa: dove finiscono le emissioni di RF a partire dall'Amanero?
    Il filtro RC come passa basso, dovrebbe filtrare tutto quello che c'e' dopo la F di taglio (che ricordo essere a -3dB, quinid in realta' il filtraggio inizia un po' prima)... Il segnale che esce dal filtro, se opportunamente schermato, dovrebbe essere un segnale in banda audio... il casino e', come diceva Paolo tutta la schifezza in RF che il filtro RC genera nel momento in cui taglia... da qualche parte quel segnale deve essere dissipato, quindi una parte se ne va in calore sui componenti, ma una buona parte viene emesso in RF...
    Se metti il filtro nel contenitore "stagno" per le RF, non dovresti avere problemi ulteriori...
    Quindi i fili che portano un "segnale audio", al limite sono "captatori" di RF, ma non creano piu' di tanto disturbi... dopo il filtro quindi il problema praticamente non sussiste...

    ---
    edit, ho visto ora che Paolo ha gia' risposto... vado a leggermi la sua risposta :-)

  4. #84
    kibibyte
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    Trovato programma che potrebbe essere interessante per fare upsampling offline, PCM-DSD.

    AuI ConverteR 48x44 - Hi-End audio converter high resolution files

    Magari Daniele potrebbe dirci come suona.

  5. #85
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da lucadita
    Il filtro RC come passa basso, dovrebbe filtrare tutto quello che c'e' dopo la F di taglio (che ricordo essere a -3dB, quinid in realta' il filtraggio inizia un po' prima)... Il segnale che esce dal filtro, se opportunamente schermato, dovrebbe essere un segnale in banda audio... il casino e', come diceva Paolo tutta la schifezza in RF che il filtro RC genera nel momento in cui taglia [...] dopo il filtro quindi il problema praticamente non sussiste...
    ehm... il filtro ovviamente non "genera" nulla di suo. Il problema è che un filtro RC del genere, così realizzato, a frequenze elevate (poco oltre la banda audio) "filtra" in modo poco o per nulla efficacie (cioè "filtra" poco o nulla).

    Questo perché un condensatore (reale) non è affatto (solo) un condensatore, ma un circuito composto da almeno quattro elementi: una resistenza serie (ESR), una induttanza serie (ESL), una capacità (evviva...) ed una resistenza ("di perdita") in parallelo al tutto. In altre parole, si tratta a tutti gli effetti di un circuito risonante RLC.

    Un condensatore (fisicamente) grande come quelli impiegati per l'audio ha una induttanza parassita (relativamente) elevata che, se alle frequenze audio (o poco superiori) è di solito ancora trascurabile, a frequenze più alte non lo è più.

    Di conseguenza, oltre una certa frequenza cambia completamente la natura stessa del circuito, che non è più un filtro passa basso!

    Prima (intorno alla frequenza di risonanza propria del condensatore) diventa un filtro risonante e poi, a frequenze sufficientemente elevate, il comportamento del condensatore diventa sempre più induttivo, con una reattanza tale da risultare in pratica un circuito aperto (cioè è come se nel circuito ci fosse solo la resistenza, senza alcun condensatore verso massa...).

    Discorsi analoghi valgono per qualsiasi altro elemento circuitale, inclusi gli stessi fili dei cablaggi.

    Il tutto senza contare che, con collegamenti del genere, se trova "ostacoli" (impedenze elevate) sul suo cammino, la RF "se ne frega" bellamente del circuito elettrico e "salta" allegramente da una parte all'altra attraverso il vuoto, l'aria e gli altri isolanti, come gli pare e piace (è così che funziona la radio...).

    Per cui il problema sussiste eccome, anche dopo il filtro. Ma, a parte ciò, bisogna ricordare che una delle parti più "sensibili" del sistema si trova molto "a monte" di tale filtro, in tutt'altra parte del sistema: è l'oscillatore di clock.

    Se si lascia che la RF proveniente dall'uscita DSD "se ne vada in giro" come e dove non dovrebbe si può star certi che, in un modo o nell'altro, questa troverà il modo di arrivare a "disturbare" (anche) il delicato oscillatore di clock, causando (come minimo) un aumento del jitter, con tutto ciò che ne consegue.

    Come dovrebbe essere ormai noto a tutti, è dimostrato che la peggiore e più deleteria forma di jitter è quella "correlata" (al segnale). Si da il caso che le nostre "perturbazioni" siano strettamente correlate al segnale (derivano direttamente da quello). Traete voi le conclusioni...
    Ultima modifica di UnixMan : 02-12-2014 a 21:59
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  6. #86
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    Originariamente inviato da UnixMan
    ehm... il filtro ovviamente non "genera" nulla di suo.
    beh, si, scusa mi sono espresso in italiacano, ma su questo siamo d'accordo.

    Originariamente inviato da UnixMan
    Il problema è che un filtro RC del genere, così realizzato, a frequenze elevate (poco oltre la banda audio) "filtra" in modo poco o per nulla efficacie (cioè "filtra" poco o nulla).
    Paolo, mi hai demolito in un secondo quel poco che pensavo di ricordare... torno a stdudiare che e' meglio :-) Ero convinto che il C iniziasse a comportarsi da corto circuito sopra a qualche decina di MHz... e cosi' come l'induttanza come un c.c. Ma sei sicuro del C che si comporta come un circuito aperto ad alta frequenza?? devo andare a ricontrollare, ma una delle poche certezze che pensavo di avere era che si comportasse da circuito chiuso, e mi sembra strano perche' pensavo di avere ben presenti i grafici della induttanza equivalente al variare della f... bah! torno a studiare :-)

    Ma scusa ma a che frequenze lavora un segnale DSD? (vado a leggermi un po' di doc della SONY che mi ero scaricato a suo tempo
    mmhh mi hai distrutto!

  7. #87
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    dunque mi sono documentato sul DSD :-)
    DSD 64 2,8MHz
    DSD 128 5,6MHz
    DSD 256 11.2MHz

    ribadisco, non mi ricordo piu' nulla dei corsi di eln fatti 20anni fa all'universita', pero' avrei giurato che i comportamenti di L e C, prima da "risonatori" e poi da c.c. o c.a. avvennissero a frequenze piu' alte quasi di un ordine di grandezza... comunque e' anche vero che dipende da come sono costruiti i C utilizzati e dal loro valore...

    P.S. sul comportamento del C e della L ad alta freq vado a documentarmi! :-)

    grazie
    Luca

  8. #88
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da lucadita
    Paolo, mi hai demolito in un secondo quel poco che pensavo di ricordare... torno a stdudiare che e' meglio :-)
    rileggi più attentamente quello che ho scritto...

    Originariamente inviato da lucadita
    Ero convinto che il C iniziasse a comportarsi da corto circuito sopra a qualche decina di MHz...
    anche molto meno, se è per questo: dipende dalla capacità. La "resistenza" in AC (reattanza capacitiva) di un condensatore è inversamente proporzionale alla frequenza: Xc=1/(2*Pi*f*C) per cui, se la capacità è sufficientemente elevata, la reattanza può assumere valori molto bassi ("corto-circuito") anche a frequenze molto basse.

    Il problema però è che questo si riferisce al comportamento di un condensatore ideale, cioè di una capacità pura. Ma, come dicevo, un condensatore reale non è affatto solo una capacità, ma un intero circuito composto dalla serie di una capacità con una (piccola) resistenza (ESR) ed una (piccola) induttanza (ESL), il tutto in parallelo con un'altra resistenza (di valore normalmente molto grande, che rappresenta le perdite del dielettrico).

    Fino ad una certa frequenza (==per segnali sufficientemente "lenti"), la piccola induttanza parassita (ESL) ha effetti trascurabili, e praticamente è come se non ci fosse.

    Ma, al crescere della frequenza, mentre la reattanza capacitiva (Xc) diminuisce, la reattanza induttiva (Xl=2*Pi*f*L) cresce fino a quando, prima o poi, le due diventano paragonabili... e quindi l'elemento "parassita" induttivo non è più trascurabile.

    Arrivati a questo punto il nostro condensatore (reale) non si comporta più come un condensatore, ma come un circuito risonante RLC.

    Continuando a salire con la frequenza, prima o poi è il termine Xc a diventare trascurabile rispetto alla Xl (parassita), così che il nostro condensatore "si trasforma" in un induttore, la cui "resistenza" (reattanza induttiva) cresce al crescere della frequenza.

    Senza entrare troppo nei dettagli, il valore della ESL (induttanza parassita) di un condensatore dipende da vari fattori ma, fondamentalmente, è direttamente proporzionale alle dimensioni fisiche dello stesso: più un condensatore è grande (come dimensioni fisiche, non come valore della sua capacità) maggiore è la sua induttanza parassita.

    È proprio per questo motivo che, ad es, quando si deve realizzare un "by-pass" che lavori in un intervallo di frequenze molto ampio, a partire da frequenze basse (che quindi necessitano valori elevati di capacità) fino a frequenze alte o altissime, non si usa mai un solo condensatore ma se ne devono mettere in parallelo un certo numero, di capacità (e dimensioni fisiche, e quindi ESL) via via decrescenti (di solito, come "rule of thumb", in rapporto 1:10 tra loro...).

    Ed è per questo che il filtro RC del "NoDAC", realizzato con un condensatore (relativamente) "grande", è in grado di filtrare le frequenze ultrasoniche oltre la banda audio ma oltre una certa frequenza diventa via via sempre meno efficace.

    Senza contare il fatto (già citato) che, in RF, se il segnale incontra un ostacolo ad alta impedenza, com'è il caso di una cella RC... semplicemente "lo salta a piè pari", by-passandolo per "via aerea".

    È (anche) per questo che filtrare efficacemente disturbi RF è difficilissimo e richiede espedienti piuttosto complessi e/o "delicati". Uno dei più sicuri (specie se non si dispone di conoscenze, esperienze e strumentazione adeguate) è quello che ho suggerito (che di fatto, dal punto di vista della RF realizza un filtro Cp-L-Cp-R-Cp-C-L-Cp, diviso in ben tre "celle" schermate separate, con condensatori passanti... mentre per le frequenze audio si riduce sostanzialmente al solo RC, dato che alle basse frequenze tutto il resto ha effetti trascurabili).

    Originariamente inviato da lucadita
    comunque e' anche vero che dipende da come sono costruiti i C utilizzati e dal loro valore...
    esatto.

    Inoltre, devi considerare che le frequenze che hai riportato sono quelle "fondamentali". Ma il segnale DSD non è una sinusoide, è un segnale digitale, "quadrato", con fronti molto ripidi. Di conseguenza, c'è un mucchio di energia sparsa su uno spettro molto ampio, fino a frequenze enormemente superiori a quella fondamentale. Se i fronti sono ripidi, partendo da una fondamentale a una 10ina di MHz si fa presto ad arrivare fino ai GHz con ampiezze ancora non del tutto trascurabili...
    Ultima modifica di UnixMan : 03-12-2014 a 00:40
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  9. #89
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    mah, ho ricontrollato e avevi scritto che il C diventava un c.a. fiu! per un momento mi sono vacillate quelle poche idee ben confuse che ho

    Originariamente inviato da UnixMan
    Inoltre, devi considerare che le frequenze che hai riportato sono quelle "fondamentali". Ma il segnale DSD non è una sinusoide, è un segnale digitale, "quadrato", con fronti molto ripidi. Di conseguenza, c'è un mucchio di energia sparsa su uno spettro molto ampio, fino a frequenze enormemente superiori a quella fondamentale. Se i fronti sono ripidi, partendo da una fondamentale a una 10ina di MHz si fa presto ad arrivare fino ai GHz con ampiezze ancora non del tutto trascurabili...
    cacchius!! e' un'onda quadra, non una sinusoide!!!!!! che pirla che sono!

  10. #90
    Moderatore L'avatar di bibo01
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    Ma se nelle specifiche Scarlet Book c'è un filtro del 5to ordine, ci sarà pure un motivo?!
    Se Miska raccomanda un filtro hardware del 7mo ordine e ne vuole fare uno del 9no ordine, è un secondo motivo?!

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