HP MicroServer ! Consiglio mini serverino / nas

[Totocellux]

di certo, col pico psu, una qualche diminuzione del livello di rumore prodotto dal Microserver è
assicurata.

Lo stesso guadagno non credo possa dirsi per il risparmio di energia (= efficienza energetica) e
soprattutto per quanto riguarda l'affidabilità: l'unità di alimentazione del Microserver è, come
verosimilmente da contratti HP, di produzione Delta mentre nulla sappiamo sui dati di targa del
pico psu.

In ultimo, al momento di utilizzare tutti e quattro i dischi da 3.5", lo sconsiglierei a priori per la
non certezza assoluta di superare indenne, nel lungo periodo, i picchi di assorbimento all'avvio.

[squonk]

Ieri mi sono letto un po' di cose sulla picoPSU, ma ho trovato indicazioni contrastanti.

Anzitutto il dubbio di Totocellux è venuto anche a me. In rete si trovano consigliati modelli dal wattaggio molto differente: si parte dagli 80W fino ai 160W, ma non ho mai trovato indicazioni chiare sulle configurazioni che tali alimentatori dovevano sopportare.
Partendo dal fatto che l'alimentatore originale è di 150W, il modello picoPSU-150 (che esiste e che in diversi adoperano) può sostituirlo in tutto e per tutto anche con configurazioni complete (immagino 4 dischi meccanici + 1 disco SSD, se si vuole anche una scheda grafica aggiuntiva, max 25W)? Sul piano dell'affidabilità come si comportano questi alimentatori?
Inoltre qualcuno discute anche sul wattaggio dell'alimentatore esterno, altro punto che non mi è per nulla chiaro: se la psu richiede 150W, l'alimentatore non dovrà erogare una potenza di pari valore? Che senso ha prendere una picoPSU da 80W e poi agganciarci un alimentatore con un wattaggio superiore?

L'altro dubbio che ho riguarda il COME lo si installa.
Nonostante se ne parli in diverse pagine, non sono ancora riuscito a trovare una guida passo-passo, possibilmente corredata da foto, su come si installa.
Nell'articolo postato da x9drive9in c'è solo la foto finale, ma non molte indicazioni sul come procedere.
Su questo punto sono molto perplesso, perchè, ripeto, l'accesso all'interno della macchina ho visto non essere per nulla facile.

Sulla sostituzione dell'altra ventola ho trovato qualche indicazione in più: la cosa sembra abbastanza fattibile, ma anche qui, oltre alle indicazioni sul modello e sulla modifica da effettuare sui fili di alimentazione del connettore, non ho trovato la descirzione sul come procedere con la sostituzione...

[x9drive9in]

Per il discorso dei consumi, ti ho proposto un modello da 120w apposta: ipotizzando che un hdd consumi 10w e tu ne monti 4 + 1 per il sistema, avrai circa 50w+30w della scheda madre rimanendo con un margine di altri 40w.
Per tale motivo non me la sento di consigliarlo per una configurazione desktop che, pur rientrando in quei consumi, preferirei alimentare con un normale alimentatore ATX per avere la sicurezza di sopportare eventuali picchi. Viceversa per processori a basso consumo come quelli degli htpc o in questo caso del microserver (paragonabili a quelli dei Notebook per quanto riguarda consumi e alimentazione) che non sono sottoposti a picchi per via dell'attività che svolgono, un pico il suo lavoro lo fa più che bene.
Per quanto riguarda il montaggio si trovano moltissime foto, ma in sintesi ti ritrovi il pico psu poco più grande di un connettore ATX 24pin che metterai sulla scheda: da lì spuntano fuori il 12v per la cpu, i molex per gli hard disk e il jack da portare all'esterno del case al quale collegherai il trasformatore esterno (da Tapatalk non riesco ad allegare la foto)

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[Totocellux]

i watt indicati dai produttori (soprattutto da quelli poco o nulla conosciuti) sulle sigle per i propri alimentatori,
lasciano spesso il tempo che trovano.

Ciò che conta realmente sono soltanto i valori di corrente (Ampere) sulle tre linee principali: +3.3V, +5V e
+12V indicati ufficialmente sull'etichetta.

Per giunta, i 150W degli alimentatori per notebook e di quelli pico sono il massimo valore di energia che
riescono a fornire, significando che in genere rappresentano cumulativamente quanto offerto sulle diverse
linee.


Per ciò che concerne i dischi fissi magneto-meccanici, il valore di assorbimento all'avvio dello spindle (il
motore integrato nell'asse di rotazione) è sempre decisamente maggiore di quello definito dai produttori nei
dati ufficiali, il quale corrisponde a quanto l'hd consuma nelle fasi di scrittura e a velocità di rotazione massima
già avvenuta.

In buona sostanza, se l'hd è accreditato di consumare diciamo 10W in scrittura, non sarebbe strano che al
momento dello start allo spindle possano servire anche 20 o più watt nelle prime rotazioni, nei frangenti
cioè (in genere uno o due secondi) di riuscire a spostare il peso dell'asse e dei piattelli fino a far raggiungere
il numero di giri prestabilito.

Da considerare che se il microserver è predisposto per andare in standby, l'avvio ripetuto dei dischi fa
moltiplicare a dismisura queste fasi di stress per l'alimentatore.

[x9drive9in]

i watt indicati dai produttori (soprattutto da quelli poco o nulla conosciuti) sulle sigle per i propri alimentatori,
lasciano spesso il tempo che trovano.

Ciò che conta realmente sono soltanto i valori di corrente (Ampere) sulle tre linee principali: +3.3V, +5V e
+12V indicati ufficialmente sull'etichetta.

Per giunta, i 150W degli alimentatori per notebook e di quelli pico sono il massimo valore di energia che
riescono a fornire, significando che in genere rappresentano cumulativamente quanto offerto sulle diverse
linee.


Per ciò che concerne i dischi fissi magneto-meccanici, il valore di assorbimento all'avvio dello spindle (il
motore integrato nell'asse di rotazione) è sempre decisamente maggiore di quello definito dai produttori nei
dati ufficiali, il quale corrisponde a quanto l'hd consuma nelle fasi di scrittura e a velocità di rotazione massima
già avvenuta.

In buona sostanza, se l'hd è accreditato di consumare diciamo 10W in scrittura, non sarebbe strano che al
momento dello start allo spindle possano servire anche 20 o più watt nelle prime rotazioni, nei frangenti
cioè (in genere uno o due secondi) di riuscire a spostare il peso dell'asse e dei piattelli fino a far raggiungere
il numero di giri prestabilito.

Da considerare che se il microserver è predisposto per andare in standby, l'avvio ripetuto dei dischi fa
moltiplicare a dismisura queste fasi di stress per l'alimentatore.

Una prova sarebbe quella di comprare un misuratore di consumi e metterlo tra la spina del microserver e la presa, monitorando i consumi e di conseguenza scegliere il giusto PSU.

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[Totocellux]

questo sarebbe senz'altro utile, un buon riscontro per avere più chiaro il quadro completo della
situazione.

Fermo restando che, a prescindere dalla cifra necessaria all'acquisto, per la possibilità da parte
mia di consigliare l'uso di una qualsiasi unità di alimentazione, è imprescindibile conoscere e/o
avere a disposizione non solo la qualità costruttiva dei componenti, ma soprattutto i reali valori
dei suoi dati vitali di tensione, corrente, efficienza energetica.

Soprattutto poterne in qualche modo riconoscere le doti di stabilità ed affidabilità nel medio-lungo
periodo.

[x9drive9in]

Questo è il datasheet del pico psu 160w

http://resources.mini-box.com/online...kit-manual.pdf

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[Totocellux]

per quanto riguarda i valori delle correnti erogate, pag. 4 del datasheet:



come si può notare le correnti max applicabili (in carico continuo) sono di 8 Ampere per ognuna
delle tre tensioni (escluse le correnti di picco).

Ciò porta al valore massimo complessivo di corrente, che l'unità può fornire in sicurezza, a 160W
e solo 96W per la linea +12V.

Aggiungo che, per la +3.3V e la +5V, è chiaramente indicato nel riquadro in basso, che sono
da tenere bene in considerazione le temperature di esercizio. Non capisco perché non abbiano
indicato la stessa misura di attenzione per l'over-load della +12V, che rappresenta il carico
maggiore di energia dissipata.

Per quanto riguarda il livello costruttivo e la capacità di mantenere stabili le tensioni e ciò che
concerne cross-load, ripple e quant'altro, bisognerebbe testare.

L'unica, per me, nota positiva è che la componentistica possa essere di produzione giappo (Sanyo)

[x9drive9in]

per quanto riguarda i valori delle correnti erogate, pag. 4 del datasheet:



come si può notare le correnti max applicabili (in carico continuo) sono di 8 Ampere per ognuna
delle tre tensioni (escluse le correnti di picco).

Ciò porta al valore massimo complessivo di corrente, che l'unità può fornire in sicurezza, a 160W
e solo 96W per la linea +12V.

Aggiungo che, per la +3.3V e la +5V, è chiaramente indicato nel riquadro in basso, che sono
da tenere bene in considerazione le temperature di esercizio. Non capisco perché non abbiano
indicato la stessa misura di attenzione per l'over-load della +12V, che rappresenta il carico
maggiore di energia dissipata.

Per quanto riguarda il livello costruttivo e la capacità di mantenere stabili le tensioni e ciò che
concerne cross-load, ripple e quant'altro, bisognerebbe testare.

L'unica, per me, nota positiva è che la componentistica possa essere di produzione giappo (Sanyo)

Non è sicuramente paragonabile ad un alimentatore ATX, io in un pc ad uso desktop non ce lo metterei mai ma nel caso di htpc e microserver (parliamo di un serverino casalingo, non di un server che serve un'attività a quanto ho capito) il suo sporco lavoro lo fa e pure bene.

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[Totocellux]

quando lo avremo testato a dovere, noi così come una delle altre affidabili testate giornalistiche
internazionali sul web, potrò con piacere dare senz'altro il mio assenso, significando che mi sentirò
nella condizione di poterlo consigliare a cuor leggero