a frequenze molto alte, quando la Xc è ormai trascurabile ("corto-circuito") ed il comportamento del componente è dominato dalla sua ESL (e quindi si comporta non più come un condensatore ma come un induttore), il comportamento tende ad essere quello (per quanto piccola possa essere la ESL, limf->∞Xl(f)=∞).
È una delle tante differenze tra il mondo reale e quello idealizzato dei modelli semplificati...
Ehm... no, sono questioni e problematiche diverse.
Il filtro ad alta pendenza (con taglio a 20KHz o poco oltre) raccomandato dalle specifiche non ha lo scopo di bloccare la RF, ma la gran quantità di rumore (che aumenta al crescere della frequenza, già a partire dalla parte alta della gamma audio) che è intrinseco (ed inevitabile) nella codifica DSD.
Filtri attivi come quelli usati da Miska non sarebbero per nulla adatti a bloccare la RF. Anzi, se nei suoi circuiti non ha provveduto a "bloccarla" (filtrarla) adeguatamente prima, a monte del filtro attivo, con mezzi adatti (filtri CLC passivi specifici, realizzati come si conviene per essere efficaci a quelle frequenze) rischia di avere un mucchio di problemi (di intermodulazione, stabilità, ecc).
Personalmente sono senza dubbio favorevole all'idea di aumentare la pendenza del filtro (anche) alle basse frequenze... ma per l'audio gli OpAmp mi piacciono poco.
Specie poi per applicazioni come questa, per la quale mettere di mezzo circuiti attivi con altissimo guadagno (nonché banda passante e linearità intrinseca limitate) come gli OpAmp significa andare a caccia di guai. Se è possibile farne a meno, IMO è meglio evitare.
Per cui sarei più propenso ad utilizzare ancora un filtraggio passivo CLC (eventualmente a più stadi). Realizzato usando ancora le solite "scatolette" saldabili per RF, solo più grandi... quanto basta per poter ospitare induttori di valore adeguato a realizzare filtri che "tagliano" intorno ai 20KHz o poco più.