Da banale mediconzolo di provincia, privo di qualsiasi approfondita conoscenza tecnica in materia di elettroni che "corrono sul filo", vi leggo con meraviglia e stupore per la vostra aspirazione a comprendere le universali leggi della natura dal salotto di casa (o dalla cantina o dalla soffitta). E' una nobile aspirazione, ben al di fuori della portata delle mie aspirazioni personali, limitate ad un ascolto decente di un brano orchestrale stando seduto sul divano della mia confortevole stanza d'ascolto.
Però nelle dotte dissertazioni di coloro chi mi hanno preceduto intravvedo alcuni vulna mica da poco:
- trasporto del server in altra stanza: teoricamente vantaggioso, se trovo un cavo ottico da 15 metri proverò a spostare il server altrove ma.........correrò da una parte all'altra per la selezione dei brani e per il cambio dei filtri, dal momento che con HQplayer il player risiede in questa macchina? Va bene la scomodità per il risultato ma ci sono dei limiti anche per me, l'ascolto peripatetico mi mancava.......
- che l'alimentazione degli apparecchi sia un punto focale per la qualità del suono riprodotto credo che sia l'unico concetto che ci vede tutti concordi. Sulle modalità e sulle priorità di interventi, per i loro pratici effetti da chiunque riscontrabili, no. La differenza risiede nel fatto che mentre io non ho mai percepito grandi differenze adottando una gestione maniacale del percorso dei cablaggi e del posizionamento degli apparecchi, l'ho percepita chiaramente incrementando la qualità dei componenti degli stessi. Componenti elettronici, tipologia dei trasformatori, qualità e tipologia dei cavi utilizzati (di qualsiasi cablaggio si voglia parlare) impattano sensibilmente sulla sound quality ma, ovviamente, in misura proporzionale all'infinito numero di variabili insito in ciascun impianto.
- a proposito di variabili a quelle succitate vanno aggiunte anche quelle legate alla qualità non solo delle linee elettriche dell' Enel ma anche alla polluzione ambientale da parte delle innumerevoli e devastanti contaminazioni ambientali aeree (a cominciare dai propri cellulari per finire ai ripetitori degli stessi, passando attraverso le reti wifi casalinghe quando non cittadine). Ma vivere in campagna o in piccoli centri porta da un lato il vantaggio di una minore polluzione ambientale ma dall'altro, in genere, problemi di qualità e stabilità della rete elettrica. Ecco che allora si configurano situazioni, per ciascuno di noi, variopinte ben più della casbah di Fez!
Come potere, allora, risalire dal particolare all'universale con un sistema di equazioni a 18.000 variabili? Il mediconzolo scribacchino lo ignora, ma una cosa ha ben chiara nella sua capa tosta, i cui neuroni al posto della mielina hanno lardo di Colonnata: a tutt'oggi nessuno che abbia adottato le soluzioni da lui sperimentate ha avuto di che lamentarsi dei risultati ottenuti ergo, ben lontano dall'ambizioso desiderio di aggiungere un capitolo ai Massimi Sistemi, si contenta di aver reso qualche raro essere umano più contento nella gradevole attività dell'ascolto musicale. Questo basta allo scribacchino mediconzolo..........