E venne il giorno della prova comparativa con il nuovo Bulgaro2 .
I contendenti:
1) Diabolidak con Diabolikpower, quest'ultimo upgradato con questi
utilizzati al posto dei Black Gate come condensatori d'uscita degli alimentatori 5V.
Per i più distratti o per i novizi ricordo che questo apparechio è un due telai con alimentazione separata che non utilizza un DAC bensì gestisce il flusso DSD proveniente dalla interfaccia I2SoverUSB della JLSOUNDS, a sua volta upgradata con la sua scheda aggiuntiva di reclock Crystek based, attraverso un filtro di primo ordine (una resistenza in serie 3.3k con un condensatore in parallelo 2700 pF per ciascun canale) seguito dallo stadio buffer/guadagno progettato dal nostro prode Rogers e nominato R1, ovvero questo
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Qui l'immagine è della versione con i Blackgate
2) Dac 2 Bulgaro (il mio) usato quasi as is, composto da interfaccia I2SoverUSB+ scheda di reclock Crystek based+ AK4490 board+LCD control board+LME49710 filter board.
Anche qui, ovviamente, l'alimentazione è Belleson/Mundorf Ag+ con , però, condensatori in polipropilene Ducati in uscita , tra cui due "mostri" fuori serie messi sul Duale che alimenta la scheda d'uscita degli operazionali. Questr'ultima è stata upgradata "leggermente" con resistenze Takman a strato metallico, Condensatori Elna Cerafine e, soprattutto, due fiammanti operazionali a discreti Burson (il nuovo modello, quello con la scheda rossa). Il risultato è stato questo
3) Bulgaro2 ipervitaminizzato Siculo-Nuorese (accoppiata che sta producendo dei veri sfracelli nel mondo dell'audio.....)
composta da tutti i componenti del Bulgaro2 sopracitati ma utilizzando solo una parte del circuito di uscita della scheda ad operazionali, derivando le uscite bilanciate dell'AKM prima dell'intervento degli operazionali, che quindi non vengono neanche montati, che vanno a finire in ben due R1, così da ottenere delle uscite bilanciate, di cui ha bisogno l'ideatore di questo fantastico accrocchio che, al contrario di quanto fatto da me, ha riciclato un bel case di un lettore Denon e, ficcando dentro di tutto e di più, ha anche risolto brillantemente l'unico vero problema del nuovo DAC bulgaro, che è la sistemazione del display e della relativa pulsantiera in un case, indispensabile per settare il DAC secondo i voleri dell'utilizzatore. Manco da dire che anche gli alimentatori di questo DAC sono Belleson/Mundorf Ag+ based, anche questi con Ducati come condensatori d'uscita.
Due parole sull'R1, perchè se è vero che il circuito è identico è vero anche che cambia la componentistica tra l'R1 del Diabolidak e quello dell' ex-Denon barbaricino, come potete vedere dalle immagini, essendo il primo tutto Duelund e il secondo tutto Rike Audio. Questo è da tenere presente, comunque, nella valutazione dei risultati
Attenzione: qui si parla esclusivamente di uso in DSD, poichè il sistema era basato su HQplayer+NAA e ottimizzato proprio per l'upsampling PCM>DSD. Per il PCM puro (che ho provato pure ma non in comparativa con altre macchine) è possibile che altri DAC e altri sistemi possano essere superiori.
Il test è stato condotto nella mia magione, con il mio impianto composto da pre Conrad Johnson Premier 14 modificato, Graaf GM20 modificato, ProAc Response 2.5 modificate.
In questo setup i vari apparecchi hanno dato il meglio di se stessi e devo dire che, per quanto mi riguarda, il Diabolidak con l'aggiunta dei ClarityCap ha raggiunto un livello tale che mi ha fatto letteralmente passare la voglia (almeno per ora) di cercare soluzioni migliorative. Per me una goduria assoluta.
A meno di un'incollatura si pone l'ex-Denon, che paga un po' in trasparenza ma che sfoggia un piacere d'ascolto da primato. Siamo ampiamente nel campo delle preferenze individuali.
E veniamo, alla fine, a quello che sfoggia la prestazione sonica "peggiore" dei tre ma che , per quanto mi riguarda, diventa il vero vincitore.
Ebbene con un costo di circa un migliaio di euro, non poco per carità ma al livello di una miriade di dacchettini cinesi e non del piffero, confezionandosi tre alimentatori seri (in realtà quattro perchè uno è un duale) e acquistando due Burson (ma torneremo su questo) ci si troverà tra le mani una macchina strepitosa e versatile, per ora solo con uscite sbilanciate (chissà se Lyuben e Joro faranno una scheda bilanciata.......
Insomma la differenza tra questo DAC e il precedente con l'AKM4396 vale la maggiore spesa, così come vale la spesa nevcessaria a confezionare questi accidenti di alimentatori Belleson/MundorfAg+/Claritycap. Si può ulteriormente i affinare e migliorare il suono, perchè come dice Rogers i DAC attuali sono praticamente al top, lavorando sull'alimentazione e sullo stadio d'uscita, così come sugli operazionali a discreti (tra poco prova comparativa con gli Aurion!) così da adattare il già eccellente suono di questo apparecchio al proprio impianto, anche se al prezzo di un ulteriore e non secondario esborso di denaro. Perciò: grande apparecchio, con grandi margini di implementazione ma per ottenere un gran suono un po' di denaro è necessario spenderlo. L'importante è spenderlo per le cose davvero utili invece che per "sbegghieddi e berline colorade". Una serata piacevolissima e utile, trascorsa in ottima compagnia e in assoluta serenità.