Si sono già presenti sul mercato, per quanto riguarda l'obsolescenza nel mostro settore è una prassi ben definita. Ogni componente ha una vita media stabilita sostanzialmente dallo mercato stesso, bene ricordare che la tecnologia crea mercato solo da se stessa.
Per quel che riguarda questo disco, le sue prestazioni sono molto buone, non brilla nei 4k dove di ferma sui 20k e 20k con Cristal, però questa prestazione è molto costante e degrada meno di tanti altri controller. Sulla stessa riga dell'intel, Toshiba, ha cercato di lavorare più sulla costanza delle prestazioni che sulla vera velocità, per capire, gli Indilinx di alto livello sono molto più veloci nella lettura sui 4k ma la loro velocità scende enormemente man mano che il disco si riempie.
Questo ha portato però a un beneficio maggiore sull'unità kingston nella velocità di scrittura sequenziale, dove questo disco stacca la maggior parte della concorrenza.
Se usi Wondows seven questo disco è una buona scelta per un pc domestico, l'assenza della garbage collection invece lo rende meno appetibile con i sistemi datati perchè il recupero delle prestazioni prevede una cancellazione del disco, ogni volta ti devi fare un backup del sistema. Anche se devo ammettere che il suo degrado è molto meno marcato di tante altre unità.
I due screen successivi sono stati fatti simulando un uso molto intenso del disco con un'usura simulata di circa 2 mesi senza trim.
Questo dove ci porta? alla seguente riflessione, provata personalmente, nell'uso quotidiano di un PC accorgersi delle differenze tra questo Kingston e un Intel G2 è molto difficile, proprio perché non vengono sfruttati pienamente e di conseguenza penso che ci sarà una linea sempre più marcata nei costi di queste unità. Basta pensare il fatto che un Raptor costa ancora mediamente, nei canali ufficiali, sui 170€ dubito fortemente che il prezzo di questi dischi scenderanno sotto un certo livello di costo fino alla metà del 2011.
Il problema principale è che ormai la componente che prima dell'avvento degli SSD era il vero collo di bottiglia del moderno PC ora si evolve molto più velocemente della piattaforma che la supporta. Se guardiamo le prestazioni assolute degli ultimi Sandforce e Micron C300 sono talmente veloci da essere limitati da qualsiasi chipset, senza contare che se colleghi Micron al controller Sata 6 Gbps, delle schede madri in commercio ora, le sue prestazioni scendono enormemente perché limitati dal chip on mainboard che non è stato sviluppato per questi dischi, come avere una ferrari e andare in giro in centro tutti diranno: "bella" ma non potrai mai usarla come si deve.
Chiudo dicendo: che fino a quando AMD o Intel non decideranno di integrare un controller sviluppato apposta per gli SSD, le reali prestazioni di questi non le vedremo mai.
Un saluto