Vi posto un artocolo tratto dall'ultimo numero di pcworld di cui consiglio la lettura a tutti. Scusate la lunghezza:
La frequenza non è tutto
di Maurizio Lazzaretti
Intel porta la frequenza del Pentium 4 a 1.700 megahertz, ma senza grandi risultati: l'Athlon da 1.330 MHz continua a essere più veloce e più economico. Mentre il crollo dei prezzi delle SDRAM rende sempre più ardua l'affermazione delle memorie DDR
La sfida a colpi di di megahertz partita lo scorso anno con la presentazione del primo processore da 1.000 megahertz non accenna a rallentare. Come più volte accennato, non c'è nulla da fare: i produttori di CPU hanno confermato che numeri più alti aiutano a vendere di più, a prescindere dalle reali prestazioni del chip. Il risultato, ancora una volta, penalizza AMD, che dispone di un Athlon con megahertz più "prestanti". Nel senso che a parità di frequenza è nettamente più veloce di un Pentium 4. L'inizio della consegna dei Pentium 4 a 1.700 MHz dà quindi a Intel un buon vantaggio psicologico, anche se la situazione reale di mercato non cambia. Intel mantiene il dominio assoluto nel settore notebook, dove AMD farà il suo primo reale ingresso a giugno con un Athlon a basso consumo, e in quello dei server da due processori in su. Sui desktop la situazione resta tanto confusa in casa Intel quanto stranamente tranquilla in casa AMD.
La scure sui prezzi
Quando le vendite segnano il passo, la classica ricetta è sempre la stessa: tagliare i prezzi. Tanto per non sbagliare, Intel il primo maggio, con l'introduzione del Pentium 4 a 1.700 MHz, ha usato addirittura l'accetta. Mai si era visto un dimezzamento dei listini dei processori di fascia alta, quelli su cui tradizionalmente Intel realizza i maggiori profitti. Analizzando il listino Intel (nella tabella di pagina 27) le sorprese sono tante. La prima cosa che salta all'occhio è la situazione della linea Celeron, nata per i pc a basso costo quando esisteva una linea costosa ma ora totalmente in sovrapposizione con i Pentium III. I Celeron da 667 a 766 MHz sono quelli con bus a 66 MHz, ormai improponibili con i Duron che viaggiano a 200 MHz e le SDRAM disponibili solo da 133 MHz. I due modelli con bus a 100 MHz, il Celeron 800 e 850 MHz, costano quanto i Pentium III equivalenti: per renderli attraenti Intel dovrebbe dimezzarne i prezzi danneggiando però le vendite dei Pentium III. Meglio fare sparire il Celeron invece di abbandonare il Pentium III, come vorrebbe fare Intel nel 2002. ( scandaloso!! nota di viper!!):
La vita dei Pentium III con bus a 100 megahertz, comunque, non si preannuncia lunghissima. La generazione successiva, in arrivo quest'autunno, sarà con bus a 133 MHz e incompatibile con i Socket 370 attuali, quindi il consiglio per i possessori di sistemi con Slot1 e Socket 370 è di fare un pensiero sull'ultimo upgrade disponibile per i loro pc. La seconda situazione anomala è non trovare Pentium III da oltre 1 GHz, non si sa se realmente causata dall'impossibilità di portare il progetto attuale a quelle velocità (il Pentium III da 1,13 GHz ritirato non è mai più stato reintrodotto) oppure se semplicemente dovuta al desiderio di evitare di uscire con processori "vecchi" più veloci dei nuovi Pentium 4. Sui prezzi dei Pentium 4 nulla da aggiungere: sono stati dimezzati in meno di tre mesi, anche se le frequenze da 1,3 GHz e 1,4 GHz sono la classica invenzione del marketing. Un pc basato su Pentium 4 da 1,4 GHz è riuscito a farsi battere da un Duron 800 MHz nei test di PC WORLD ONLINE.
I limiti del Pentium 4
La sezione IN PROVA di PC WORLD ITALIA di giugno ospita due pc basati su Pentium 4 da 1,7 GHz. Uno di questi è equipaggiato con una scheda grafica Ge Force 2 Ultra con 64 MB di memoria DDR, una delle schede più veloci (e costose) esistenti oggi sul mercato. La macchina è quindi il candidato naturale per una comparazione con il primo prototipo Intel di Pentium 4 da 1,5 GHz provato sul numero di gennaio di quest'anno, che aveva una configurazione praticamente identica. Come ci si potrebbe aspettare dalla matematica, l'aumento di 200 MHz della frequenza del processore ha spinto il punteggio nelle applicazioni non 3D da 199 a 224 punti: un guadagno del 12 per cento su un aumento della frequenza praticamente della stessa percentuale. Tutto normale, quindi, anche se i 243 punti del primo in classifica, ottenuti con un Athlon da 1,33 GHz e 256 MB di memoria DDR, sono sempre lontani.
Intel ha confermato che l'attuale tecnologia di produzione del Pentium 4 da 0,18 micron limita la massima frequenza del processore a 2 gigahertz, anche se ci sono numerosi dubbi e discrepanze fra i dati forniti dal produttore e la massima dissipazione di potenza dei processori usciti.
La necessità di utilizzare uno speciale alimentatore da 300 watt e un case con apposite torrette di fissaggio per l'enorme dissipatore richiesto dal Pentium 4 dà un'idea dei problemi che comporta ogni aumento di frequenza. Un ipotetico Pentium 4 da 2 dissiperebbe circa 95 watt massimi, mentre le ultime specifiche Intel prevedono una potenza massima dissipabile di soli 64 watt. L'unica possibilità resta quindi la misteriosa funzione Thermal Control Circuit (TCC), un sistema integrato nel processore che, senza alcun intervento hardware o software esterno, entra in funzione quando la CPU supera la massima dissipazione consigliata (64 watt). Questo può verificarsi durante l'esecuzione continua di codice complesso che utilizza tutte le parti del processore, come i giochi o il rendering 3D. In parole povere, quando il processore è tirato per il collo, il controllo termico azzera un ciclo di clock ogni due, dimezzando praticamente la frequenza di lavoro per circa tre microsecondi. Poi, se la temperatura è scesa a livelli non pericolosi, il processore viene lasciato correre alla sua massima velocità. Difficile capire quanto questa protezione termica influisca sulle prestazioni di un pc.
I test effettuati nel laboratorio di PC WORLD ONLINE hanno fornito risultati interessanti. Se nel test Sysmark i 200 MHz in più dell'ultimo Pentium 4 in prova hanno prodotto 25 punti di guadagno, in tutti i test 3D le prestazioni sono addirittura diminuite: 3D mark ha dato 6.045 punti contro i 6.352 ottenuti dal P4 1,5 GHz, mentre in Quake i frame per secondo sono scesi da 128 a 122. Dati veramente inspiegabili con un chipset (i850) e un processore che certamente non hanno problemi di banda passante sulla memoria e sul bus AGP. Se la teoria è corretta, l'impatto della limitazione termica sarà ancora più pesante sulla versione da due GHz del Pentium 4, che a questo punto ha assolutamente bisogno di passare a un processo produttivo più sofisticato.
Credo che ogni commento sia superfluo!!!: intel.....
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scusa il richiamo a te ripper ma la tentazione è stata troppo forte!
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