I due nuovi zoom presentati da Nikon sembrano fatti apposta per la D3.
Li ho provati anche sulla D200 (e brevemente sulla D300 di un amico) e devo dire che nonostante le maggiori dimensioni del sensore della D3 i bordi non soffrono, anzi. Forse la D3 ha un'ottimizzazione delle microlenti ai bordi (tipo Leica M8), non saprei, sta di fatto che i bordi sulla D3 appaiono addirittura leggermente migliori che sulle due DX, in particolare il 24-70 alle focali più corte.
Comunque sono molto maneggevoli e forniscono immagini di elevata qualità già a tutta apertura, con ottimo contrasto e sfuocato molto piacevole.
Dettaglio ad ISO bassi e qualità dei JPEG.
Quanto al dettaglio ottenibile dalla D3 a 200 ISO, secondo alcuni inferiore a quello fornito dalla D2X a 100 ISO, direi che molto dipende dal tipo di file (Raw o Jpeg) e dal software utilizzato per convertire il file Raw.
I jpeg della D3 non mi convincono molto. Probabilmente smanettando nelle impostazioni potrei trovare un settaggio migliore, ma considerando che non utilizzo praticamente mai i jpeg, non è stata una delle mie priorità : chiedo venia ai jpegghisti.
La strada del RAW.
Per quanto riguarda i file NEF, tutto dipende dal software di conversione.
ACR su Photoshop CS3 non rende giustizia ai file della D3. Scarso dettaglio e resa tonale impastata.
Io uso Mac, quindi purtroppo non posso giudicare le conversioni di CaptureNX 1.3, visto che anche l'ultima patch di Nikon per Leopard manda in crash il programma appena si tenta di aprire un file o cartella di file D3 o D300...
Aperture non supporta ancora la D3 e comunque non ne vado matto.
Non ho Lightroom, ma se non erro utilizza lo stesso tipo di demosaicizzazione di ACR, quindi il livello di dettaglio di partenza non è entusiasmante.
Per le mie conversioni trovo eccellente RawDeveloper, il quale fornisce risultati ottimi sia come resa colore che come dettaglio.
Dispone di una modalità di "sharpening" chiamata L-R deconvolution (che in realtà è tutt'altro che una maschera di contrasto) che fornisce risultati eccellenti sulla D3.
Questo pseudo-ritratto rubato è stato scattato a 4000 ISO con un economico (200 euro, usato) ma ottimo 28-105/3.5-4.5:
Il relativo dettaglio al 100% mostra un'ottima incisione (nonostante la tutta apertura a 105mm e il relativamente lento tempo di scatto a mano libera di 1/40 sec):
L'incarnato è molto piacevole anche a questa sensibilità e il rumore è incredibilmente contenuto nonostante non sia stato usato alcun sistema di riduzione del rumore (conversione da NEF in RawDeveloper con opzione L-R deconvolution, no Noise Reduction).
Oltretutto la relativamente bassa densità dei pixel (12 Mp spalmati su un'area che è più del doppio di
quella della precedente D2X con pari risoluzione) permette alle ottiche di lavorare a frequenze spaziali più basse, quindi con un microcontrasto più elevato. In sostanza sulla D3 funzionano bene anche ottiche meno performanti su sensori più "esigenti".
Quest'immagine è stata invece scattata con un vecchio 55/2.8 Micro AIS alla incredibile sensibilità di 12800 ISO.
Certo a questa dimensione non si può valutare il rumore (per il quale vedasi il dettaglio in basso) ma è da elogiare il mantenimento del contrasto e del colore, con ottima profondità nonostante i ben 3 stop sopra 1600 ISO (sensibilità al limite per la vecchia generazione Nikon).
I seguenti dettagli al 100% dell'angolo superiore destro mostrano il dettaglio/rumore all'aumentare della sensibilità :
200 ISO
3200 ISO
12800 ISO
Come si può notare il rumore a 12800 ISO non è certo inesistente, ma in stampa è molto meno visibile (comunque stiamo qui visionando il particolare di un'equivalente stampa 50x70 cm...) e quello che impressiona è il mantenimento del dettaglio: a 3200 ISO poi si possono quasi scattare paesaggi...
Il rumore dipende sempre dal tipo e quantità di illuminazione, quindi questi risultati non sono replicabili in ogni situazione, però è innegabile l'enorme passo avanti compiuto da Nikon e non solo in casa propria.