Modifica voltaggi in 2D
Lo stesso concetto lo possiamo applicare in modalità 2D, solo che in questo caso il punto di partenza sarà 500 MHz e 1 Volt. In queste condizioni il sistema, completamente in idle, faceva segnare 200 Watt di assorbimento. Risparmiandovi a questo punto i passaggi intermedi, arriviamo subito al limite inferiore, ovvero 0,850 Volt per un assorbimento di circa 170 Watt:
Ati Tool con VDDC a 0,850 Volt – Circa 170 Watt assorbiti in idle |
Volendo, oltre al voltaggio, si può scendere anche di frequenza. Qui, per saggiare la stabilità della scheda, abbiamo provato un 3D Mark con le impostazioni del 2D a “basso consumo”:
Ati Tool con VDDC a 0,850 Volt e gpu a 300 MHz – Circa 165 Watt assorbiti in idle |
Conclusioni
Il risultato quindi è davvero sorprendente. Il tweaking manuale dei voltaggi ha portato notevoli benefici in termini di consumi.
Tuttavia c'è il rovescio della medaglia. Non tutte le vga si comportano allo stesso modo, per cui la tolleranza alla modifica del voltaggio nominale non è esattamente la stessa.
Inoltre il testing della stabilità di un dato voltaggio, non deve fermarsi ad una sola applicazione (nella fattispecie Ati Tool e 3D Mark 2001), ma deve essere fatto con un ampio spettro di applicazioni che stressano la gpu nei modi più disparati. Un lavoro che richiede tempo, ma che alla fine può dare grandi risultati.
Spendiamo una parola a riguardo delle ram video. Avrete notato che si possono modificare due parametri relativi alle memorie nel pannello “Voltage Control”. Dal momento però che il consumo di una vga del calibro dell'HD 2900 XT è dovuto per il 90 % e oltre dalla gpu, risulta evidente che il tweaking relativo a tali parametri è in grado di restituirci solo un guadagno marginale. Tuttavia nell'ottica del risparmiare il più possibile, può essere anch'esso il benvenuto.