Con il lancio dell’AMD A6-3650, il produttore americano completa la prima ondata di APU dedicate al mercato desktop.
Il termine APU (Accelerated Processing Unit) si riferisce ad una particolare categoria di processori dotati di ulteriori capacità computazionali, differenti da quelle comunemente integrate nelle CPU tradizionali.
Nel caso delle APU AMD della serie Llano, AMD ha integrato nello stesso chip quattro Core x86-64 e una GPU derivata dal progetto ATI Radeon Redwood.
Le APU dedicate al mercato desktop sono compatibili con il socket FM1 per cui è necessario acquistare una scheda madre specifica per poterle utilizzare, abbandonando la compatibilità con i socket AM2/AM3 attualmente utilizzati per tutte le CPU dello stesso produttore.
La scelta di adottare il socket FM1 è stata dettata dalla necessità di integrare il controller PCI-E e la scheda video all’interno dello stesso chip, rendendo impossibile l’interfacciamento delle nuove funzionalità con le vecchie schede madri.
Il socket AM3, aggiornato nello scorso mese alla versione AM3+, non sarà ovviamente messo da parte, ma sarà dedicato alla fascia alta del mercato in abbinamento alle cpu Phenom II X6 e alle future CPU codename “Bulldozer”.
In questo focus analizzeremo le prestazioni delle APU AMD A8-3850, AMD A6-3650 in comparazione con una CPU Intel Core i3 2100.
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