A cura di Ennio Pirolo ed Emanuele Chiocchio

Il corredo software dello SmartSLIDER è costituito da due applicativi realizzati e distribuiti dalla stessa SmartSystem.

Essi lavorano congiuntamente per programmare e monitorare lo stato dello SmartSLIDER e permettono all'utente di rendersi conto effettivamente dell'estrema precisione del sistema.

Il DigiMOVEMAKER propone un'interfaccia grafica avanzata per la creazione di movimenti garantendo una precisione che si avvicina al centesimo di millimetro.

Come si può immaginare, il requisito fondamentale della precisione del sistema complica leggermente l'interfaccia del programma la quale però, dopo non molto tempo, risulta veloce e consente, allo stesso tempo, di sfruttare a fondo le reali potenzialità dello slider.

Il DigiTAPE, invece, è una sorta di consolle avanzata di controllo e programmazione; il programma mette a disposizione dell'utente un'interfaccia stile Hi-Fi, dove è possibile controllare lo stato attuale (in tempo reale) dello slider e inviare i movimenti realizzati tramite il DigiMOVEMAKER opportunamente elaborati.

Il DigiMOVEMAKER, infatti, salva i progetti in un formato che poi il DigiTAPE può aprire per creare effettivamente il set di istruzioni da inviare nella memoria dello slider: da un movimento programmato e salvato con il DigiMOVEMAKER, il DigiTAPE può estrapolare una versione in real time o slow motion e questo permette di creare effetti straordinari come quelli che vedremo nelle prossime pagine.

Creazione di un movimento. Per illustrare il funzionamento dei software di gestione non esiste azione migliore se non quella di documentare passo-passo tutta la realizzazione di un programma (serie di movimenti) e farvi poi vedere come lo slider risponde nella realtà.

Importante premessa. Per "programma", da ora in avanti, intenderemo "un insieme di movimenti effettuati dal cursore": quando infatti si creano una serie di movimentazioni e cioè si dice allo slider "avanza di 50 centimetri in tot tempo, poi torna indietro di 20 in un altro tot di tempo eccetera", di fatto si stanno dando delle direttive composte da più movimenti.

Questo insieme di movimenti è definito "programma".


1. Apertura DigiMOVEMAKER


Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 1 


Ecco come si presenta il software appena aperto: il diagramma che occupa la maggior parte della schermata mostra l'andamento delle variabili di velocità e spazio dello slider nel tempo; sopra questo diagramma abbiamo invece il valore istantaneo di tali variabili (time, space, velocity) ed i pulsanti per effettuare simulazioni software del movimento che desideriamo realizzare.

Sotto il diagramma abbiamo una simulazione dello slider (una barra nera che, a seconda della lunghezza del modello, mostra un cursore spostarsi su di essa) la quale, una volta creato il programma, permette di rendersi conto del movimento del sistema senza dover effettuare l'upload nell'unità centrale.

La sezione in basso è suddivisa in 3 pannelli principali: il primo a sinistra è uno strumento di help contestuale che, a seconda dello stato del programma, suggerisce quali sono i passi da seguire.

Ogni programma che andremo a realizzare è costituito da una serie di movimenti che si susseguono: il pannellino centrale ci permette di creare i vari movimenti e fornisce le informazioni sullo stato di partenza del prossimo movimento da creare.

I due pannelli di destra (parameters e keypoint control) permettono invece di inserire gli ultimi dati del movimento e di aggiungerlo al resto del programma.


2. Ramp-up


Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 2 


Iniziamo la creazione del nostro programma partendo dal primo strumento che ci mette a disposizione il DigiMOVEMAKER: il ramp-up permette di creare dei movimenti di accelerazione, semplicemente selezionando la velocità finale e durata desiderata della rampa.

Basta inserire questi dati e il programma computa l'evoluzione del movimento punto per punto: premendo il pulsante aggiungi il risultato, otterremo ciò che vediamo nell'immagine in alto.

La curva azzurra che parte dallo zero rappresenta lo spazio: sappiamo, dai dati a schermo, che una volta finita questa sezione del programma, lo slider si troverà a 623.64mm dallo zero in 9 secondi.

La curva spezzata rappresenta la velocità del cursore: è possibile evidenziare velocità o spazio premendo uno dei due pulsanti in alto (space o velocity).


3. Steady State


Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 3 


Dopo aver raggiunto la nostra velocità target, vogliamo che lo slider mantenga questo stato: il comando Steady State serve proprio a questo, la direttiva ci permette di settare un periodo di tempo in cui il movimento deve essere lineare, senza alcuna accelerazione o decelerazione.

L'immagine in alto mostra il grafico una volta aggiunto questo comando: mentre la curva dello spazio continua a salire con un andamento lineare, la spezzata della velocità è ferma al valore precedente.


4. Stop


Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 4 


Per semplificare le azioni di decelerazione, viene in aiuto il comando stop che ci permette di settare in quanti secondi, dallo stato attuale, lo slider dovrà bloccarsi.

Nell'immagine in alto si nota che la velocità ora si appresta allo zero: per rendere di più l'idea, abbiamo impostato il grafico sul selettore "velocity" che evidenzia la curva della velocità e visualizza lo zero di questa dimensione.


5. Start&Stop


Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 5 


Ora ripetiamo un movimento simile a quello creato finora, ma invertendo l'andamento.

Sappiamo, dal grafico, che a questo punto lo slider, dopo 15/16 secondi, si trova nella posizione di 845,79mm dallo zero fisico settato.

Vogliamo quindi farlo tornare allo zero seguendo un andamento simile a quello che lo ha portato a questo stato: il comando Start&Stop esegue questa operazione direttamente, senza dover necessariamente settare la curva di accelerazione e quella di stop.

Settando la velocità target, la rampa massima in accelerazione, quella in decelerazione e di quanto dovrà essere lo spostamento, riusciamo in un colpo solo a riportare lo slider allo zero.

Il grafico in alto mostra il movimento completo; si noti come la spezzata della velocità passa nella sezione negativa del grafico, stando a significare un movimento nel verso opposto a quello precedente.


6. Salvataggio ed upload del programma


Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 6 


Una volta creato il movimento, non ci resta che inviarlo all'unità di controllo per provarlo sul campo; la prima operazione è salvare il file dal DigiMOVEMAKER.

Questa operazione richiede altri passaggi che non sono diretti per le infinite possibilità che i software in dotazione danno: a partire da un movimento salvato nel formato DigiMOVEMAKER (*.dmm), è infatti possibile creare un movimento in real time, in slow motion o in stop motion.

Un movimento in real time segue esattamente l'andamento modellato dal software mentre, creando uno slow motion, è possibile dilazionare lo stesso movimento per una durata maggiore.

Lo stop motion, invece, è la modalità forse più divertente, in quanto permette di ottenere dei girati fenomenali grazie a scatti costanti, continui e sparsi nell'arco di ore, completamente gestiti dal sistema.

Scegliamo di eseguire un movimento in real time per trattare in maniera approfondita il software di gestione; ecco i passi da seguire:


Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 7 

1. Torniamo al DigiTAPE e scegliamo di creare un movimento; scegliamo la modalità real time ed apriamo il file precedentemente salvato.

Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 8 

2. Una volta aperto il file, possiamo scegliere se effettuare un movimento in real time o in slow motion, scegliendo il grado di dilazione temporale da applicare.

Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 9 

3. Salviamo quindi il nostro movimento, che ora è diventato un vero set di istruzioni.

Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 10 

4. Torniamo al DigiTAPE scegliendo la modalità di upload del programma.

Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 11 

5. Una volta settato lo slider in modalità remote, il sistema è pronto a ricevere nuove istruzioni, facciamo partire quindi l'upload del programma.

Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 12 
Test SmartSystem SmartSLIDER 1300 motorizzato, precisione centimillimetrica 7. Utilizzo avanzato, software DigiMOVEMAKER e DigiTAPE 13 

6. Finito l'upload, possiamo far partire il movimento dallo SmartSLIDER: a questo punto il PC non è più necessario, ma può svolgere la funzione, comunque importante, di monitoring real time del movimento, in modo da sapere, ad esempio, dove si trova il cursore oppure quanti scatti mancano nella modalità stop motion etc...


Alcuni suggerimenti derivati dall'uso del sistema. Localizzare i programmi in lingua italiana: dal momento che si tratta di un prodotto "Made in Italy", sarebbe forse una cosa opportuna.

Inoltre, non sarebbe male unificare i software dotandoli di un'interfaccia coerente e, cosa ancora più importante, potenziare il sistema di gestione dei programmi.

Riguardo quest'ultimo punto, non é attualmente possibile, una volta creato un programma (cioè un insieme di movimenti), ri-editarne l'andamento per fare, ad esempio, dei piccoli aggiustamenti o correzioni: ciò significa che l'editing dei movimenti non è di tipo "non lineare" e non consente di "ritornare sui propri passi" per correggere o modificare, riprendendoli in futuro, i propri programmi.

All'atto pratico, dobbiamo ri-creare ex-novo un programma, cercando magari di ricordarci come avevamo fatto il precedente: nulla di così complicato, però, data la semplicità del sistema una volta compresa la logica.

Una ulteriore interessante evoluzione potrebbe essere quella di poter esportare pezzi di programmi da accorpare a programmi nuovi o pre-esistenti nel caso in cui, naturalmente, questo sia possibile: potrebbe infatti capitare di ri-utilizzare dei movimenti che riteniamo validi, ma salvarli con qualche piccola variazione in nuovi programmi.

Insomma, il binomio DigiMOVEMAKER più DigiTAPE consente, de facto, di creare qualsivoglia tipo di insieme di movimenti (detto programma) ed eseguirli con estrema precisione e ripetibilità, cosa questa che rappresenta un valore enorme in molti campi d'applicazione.