In virtù di compattezza e versatilità, il Sistema Micro Quattro Terzi attrae sempre più utenti ma, proprio per questa ragione, si moltiplicano interrogativi, domande e curiosità, soprattutto da parte di quelli che hanno un background più classico, quello "reflex".

Una delle domande più frequenti è infatti "Ma il m4/3 può sostituire la mia reflex (od essere equipollente ad un sistema reflex)?".

Nella maggioranza dei casi, questo è l'interrogativo di coloro che hanno un corredo entry-level ma anche amatori evoluti e professionisti, in cerca di qualcosa di più pratico e trasportabile, fanno spesso un pensiero al sistema mirrorless.

Un'altra domanda è se il m4/3 possa essere valido come step successivo per chi proviene da una compatta bridge evoluta: la risposta è si ma con buon senso, facendo cioè attenzione all'aspetto "ottiche" perché, come in ogni sistema intercambiabile, queste rappresentano un esborso ed un ingombro in più da considerare.

Un'osservazione potrebbe essere, a questo punto, perché affrontare l'argomento proprio "adesso": la risposta è, forse, più semplice di quanto non si pensi e risiede nel fatto che è "proprio adesso" che il m4/3 è pronto per questo genere di discussione.


Sistema m4/3, stato dell'arte, potenziale e futuro 1 
Attuali imager entry/advanced APS-C e full-frame a paragone con la nuova generazione che equipaggia la Olympus OM-D E-M5, le ultime PEN e, con ogni probabilità, la Panasonic GH3: il sensore m4/3 è in grado di reggere un confronto prima semplicemente impossibile anche solo da proporre.


Imager e corpi macchina. Il vero "salto quantico" è stato fatto al momento dell'introduzione sul mercato della Olympus OM-D E-M5 e, in particolare, del suo sensore CMOS da 16MPixel il quale, grazie ad un IQ elevatissimo, non teme più il confronto diretto con il mondo reflex.

Nell'immagine emerge, prepotente, l'importanza dell'evoluzione tecnologica: paga dazio, in questo senso, l'APS-C della Canon EOS 650D, utilizzato tra l'altro anche sull'ultima EOS M, ed ormai appartenente ad una generazione "passata"*; gli imager delle Nikon rappresentano, insieme all'incredibile 36MPixel della D800/E, il meglio attualmente disponibile** ma è il "piccolo" m4/3 da 16MPixel a sorprendere.

Questo CMOS è oggettivamente in grado di garantire una qualità d'immagine prima appannaggio delle migliori reflex e sconosciuta al mondo Micro Quattro Terzi: si tratta però di una rivoluzione molto recente poiché la Olympus OM-D è stata presentata in esclusiva alla Stampa agli inizi di quest'anno (noi c'eravamo), quindi è perfettamente normale che solo ora la maggior parte degli utenti si stia rendendo conto della vera alternativa che il Sistema m4/3 potrebbe costituire.

Inoltre, mentre per quanto riguarda l'universo reflex, sotto la voce "corpi macchina", vi è una disponibilità di scelta quasi imbarazzante, nel m4/3 il ventaglio si riduce sensibilmente ed, in pratica, alle Olympus PEN E-PM2, E-PL5, OM-D E-M5 e Panasonic GH3, tutte dotate del "famoso CMOS da 16MPixel".

Tra quelli elencati, i corpi OM-D E-M5 e GH3 hanno il grado di personalizzazione maggiore e mettono a disposizione soluzioni avanzate come tropicalizzazione, impugnatura verticale con comandi replicati, stabilizzazione a 5 assi in-body (Olympus), Wi-Fi (Panasonic; Olympus attraverso il supporto alle SD Eye-Fi) etc...


Sistema m4/3, stato dell'arte, potenziale e futuro 2 Corpo macchina Olympus OM-D E-M5 con obiettivo Olympus M.Zuiko Digital 75mm F1.8 ED
Clicca qui per leggere la recensione in esclusiva.


Gli obiettivi. Altro capitolo che va affrontato e possibilmente approfondito a dovere è quello legato agli obiettivi e qui il discorso, come direbbe qualcuno, "si complica".

Si complica nel senso che le scelte possibili sarebbero in realtà molte, forse fin troppe se consideriamo tra le variabili anche la possibilità di utilizzare ottiche di altre marche tramite adattatore: per questa ragione, parleremo "solamente" dei vetri m4/3 nativi.


Sistema m4/3, stato dell'arte, potenziale e futuro 3 L'attuale line-up Micro Quattro Terzi a confronto con quella per Quattro Terzi: in rosso, i vuoti che, secondo noi, dovrebbero essere colmati al più presto per poter competere con il mondo reflex da pari a pari.


Dalla tabella emerge chiaro un aspetto: la scelta fatta da Olympus e Panasonic, per quel che riguarda la costruzione di una gamma di ottiche per il Sistema Micro Quattro Terzi, parte dal basso per espandersi progressivamente verso il settore semi-pro e pro.

In pratica, il contrario di quanto aveva fatto la stessa Olympus quando si trattò di creare i fondamenti del Quattro Terzi.

Il consolidamento del sistema di ottiche Micro Quattro Terzi passa attraverso alcuni prodotti, anche di recente introduzione: Serie X Panasonic, 14-42 millimetri motorizzato e retrattile su tutti; Olympus 12-50 millimetri motorizzato; zoom tuttofare ed apprezzatissimi come il 14-140 millimetri Panasonic oppure il grandagolare 7-14mm etc... .

Si tratta di obiettivi in genere relativamente poco costosi ma in grado di assicurare estrema portabilità, versatilità fuori dal comune e prestazioni ottiche di tutto rispetto: i "vetri" premium sono, in ordine di tempo, gli ultimi ad essere arrivati, fatta eccezione per qualche caso (7-14mm Panasonic, 12mm F2 Olympus etc...).

Tutti gli zoom ad apertura costante F2.8 Panasonic, 12-35 e 35-100mm (equivalenti agli "standard" 24-70 e 70-200 del mondo reflex), sono infatti disponibili sul mercato da poche settimane, così come l'eccezionale Zuiko 1.8/75 oppure l'eccellente Zuiko macro 2.8/60 (che recensiremo in anteprima, stay tuned...).

Mancano ancora all'appello gli zoom high-end Olympus: abbiamo infatti marcato in rosso il corrispettivo del 14-35 millimetri F2 Olympus non perché il Panasonic X 12-35/2.8 non sia un buon vetro, tutt'altro, ma perché è lo Zuiko per Quattro Terzi ad essere semplicemente incredibile.

Si tratta infatti di uno degli obiettivi col miglior IQ generale in assoluto nel mondo della fotografia ed indipendentemente dal tipo di sistema scelto: Olympus è stata in grado di progettare un vetro che costituisce classe a se stante, caratterizzato da livelli di incisione superlativi uniti ad un valore di apertura costante, F2, essenziale per molti tipi di shooting.

La speranza è quella di vedere un suo diretto equivalente nella line-up m4/3: identico il ragionamento per quel che riguarda il 35-100mm/2 Zuiko.

Anche sul fronte super-telephoto, campo d'elezione di un formato come il Micro Quattro Terzi, vi sono, per ora, vistose mancanze: con questo non diciamo che i tele premium non arriveranno mai ma che, probabilmente, ci sarà da aspettare un po', leggi qui.


Sistema m4/3, stato dell'arte, potenziale e futuro 4 Voigtländer NOKTON 25mm F0,95 m4/3


Una parola sugli outsider: Voigtländer. Cosina, Produttore Giapponese che detiene i diritti di sfruttamento dello storico marchio Viennese, è poco conosciuta ai più ma si tratta, a nostro parere, di una tra le maggiori innovatrici nel settore.

Intanto va detto che Cosina produce, per conto di Zeiss, tutti gli obiettivi ZF.2, ZE, ZM etc..., la quale cosa è indicativa della qualità dei suoi processi produttivi; in secondo luogo, alcuni vetri per il mondo reflex, come ad esempio pezzi leggendari della ormai dismessa line-up SL, sono diventati, grazie a caratteristiche uniche, pezzi da collezione ambitissimi: il macro 1:1 Apo Lanthar 125mm F2.5 SL per Nikon F-Mount viene battuto, a patto di trovarne, a prezzi impronunciabili.

Detto questo, e giusto per mettere le cose in prospettiva, Cosina/Voigtländer ha recentemente sfornato una gamma di obiettivi nativi per m4/3 (messa a fuoco e controlli manuali), caratterizzati dall'incredibile valore di apertura di F0,95, in grado di rendere sfuocati e separazione del soggetto dallo sfondo a livello delle "grandi aperture" del mondo reflex.

Il costo, naturalmente, va di pari passo con le particolari prestazioni ottiche dal momento che per un NOKTON 17mm F0,95 (35mm equiv.) sono richiesti all'incirca 1.100 Euro.

Eseguire la messa a fuoco manuale con una profondità di campo così ridotta può oggettivamente rappresentare un problema anche se in questo aiuta l'ottimo EVF della OM-D E-M5 (non abbiamo avuto ancora il piacere di testare la Panasonic GH3): l'operazione di MAF*** è resa agevole grazie alla nitidezza ed allo zoom istantaneo, richiamabile attraverso tasto funzione custom.

Si vocifera inoltre di un aggiornamento al firmware della flagship Olympus previsto per la metà di questo mese e che dovrebbe aggiungere la funzione di focus peaking, qui un esempio di funzionamento.


Sistema m4/3, stato dell'arte, potenziale e futuro 5 
Panasonic GH3 ed Olympus OM-D E-M5 rappresentano attualmente l'offerta top dei corpi macchina basati sullo standard Micro Quattro Terzi


Conclusione (si fa per dire). Traendo le somme, potremmo affermare che, a parte gli obiettivi tele ed alcuni "speciali" come i tilt/shift, la line-up Micro Quattro Terzi è, oggi, quasi sovrapponibile ad una corrispettiva gamma reflex.

Se poi qualcuno, e siamo sicuri che esista, si chiedesse quali vetri m4/3 sono "equivalenti", in termini di IQ (quantomeno all'altezza di essere affiancati) al superlativo 75 millimetri Zuiko, ecco di seguito una lista che potrebbe accontentarlo, formando una line-up di elevato livello.


05/12/12. Abbiamo aggiornato la lista e creato una tabella con nomi esatti delle ottiche, equivalenze nel f.to full-frame 35mm e link ai test, ove disponibili.


Zoom Grandangolari Estremi
LUMIX G VARIO 7-14mm F4.0 ASPH
Equiv. 14-24mm
test
M.ZUIKO DIGITAL ED 9-18mm F4.0-5.6
Equiv. 18-36mm
test


Zoom Standard a Grande Apertura Costante
LUMIX G X VARIO 12-35mm F2.8 ASPH. POWER O.I.S.
Equiv. 24-70mm
test
LUMIX G X 35-100mm F2.8 POWER O.I.S.
Equiv. 70-200mm


Zoom Standard Compatti e Versatili
M.ZUIKO DIGITAL ED 12-50mm F3.5-6.3 EZ
Equiv. 24-100mm
test
LUMIX G X VARIO PZ 14-42mm F3.5-5.6 ASPH. POWER O.I.S.
Equiv. 28-84mm
test
LUMIX G VARIO HD 14-140mm F4.0-5.8 ASPH. MEGA O.I.S.
Equiv. 28-280mm
test


Prime Grandangolari e Normali a Grande Apertura
M.ZUIKO DIGITAL ED 12mm F2.0
Equiv. 24mm
test
M.ZUIKO DIGITAL 17mm F1.8
Equiv. 34mm

Voigtländer  NOKTON 17.5mm F0.95
Equiv. 35mm
test
Voigtländer  NOKTON 25mm F0.95
Equiv. 50mm
test
LEICA DG SUMMILUX 25mm F1.4 ASPH.
Equiv. 50mm
test


Prime per Ritrattistica a Grande Apertura
M.ZUIKO DIGITAL 45mm F1.8
Equiv. 90mm
test
M.ZUIKO DIGITAL ED 75mm F1.8
Equiv. 150mm
test


Macro
M.ZUIKO DIGITAL ED 60mm F2.8 Macro
Equiv. 120mm
test


Paradossalmente, alcuni obiettivi che possono vantare un IQ stellare sono anche tra quelli che costano relativamente meno: parliamo ad es. degli Zuiko 45/1.8 e macro 60/2.8, caratterizzati da prestazioni eccellenti, paragonabili a quelle del 75/1.8 Zuiko.

Altri, come il 12-50 Olympus, si distinguono per l'ottimo rapporto prezzo/contenuti che non penalizza eccessivamente i risultati sul fronte della resa ottica; gli zoom F2.8 stabilizzati Panasonic serie X si fanno notare, oltre che per il pricing premium, per la qualità costruttiva di primo livello e l'ottimo IQ.

Evoluzioni. Parlare di futuro equivale a tirare in ballo i rumors: si finirebbe per scrivere decine di righe basandosi sulla speculazione e questo è un mestiere che, per quanto ci è possibile, preferiamo evitare.

L'unica cosa che ci sentiamo di osservare è che l'impegno nel settore "pro" è fin troppo chiaro e lo si vede tanto negli ultimi obiettivi quanto nei corpi macchina OM-D e GH3: a ciò si aggiunga che, negli anni passati, Olympus ha dato vita ad una line-up Zuiko per Quattro Terzi fatta di vere ed autentiche gemme, poco conosciute e sfruttate in relazione all'enorme potenziale.

In questo senso, ci auguriamo che quel know-how venga impiegato per vetri equivalenti nel formato Micro Quattro Terzi.

Panasonic ha inoltre annunciato l'arrivo sul mercato, previsto nel 2014, di due nuovi obiettivi a grande apertura: si tratta di un 150mm F2.8 (300mm equiv.) e di un 42,5mm F1.2 (85mm equiv.).

Un ultimo pensiero va alla concorrenza mirrorless rappresentata dal brand SONY e che, fino ad oggi, ha scontato la mancanza di "ottiche di livello" che consentisse all'innesto a baionetta E-mount delle NEX di fare il salto di qualità: l'ottimo zoom 10-18/4, recentemente provato da Luminous Landscape, insieme ai nuovi 16-50 e 35mm ed ai futuri Zeiss AF 12, 32 e 50mm macro inverte finalmente questa tendenza rendendo il futuro ancor più stimolante.

Il presente articolo non è stato scritto nell'intento di costituire un punto di riferimento di qualche tipo ma per presentare a coloro i quali si avvicinano al m4/3 un mondo certamente interessante e ricco di spunti di riflessione.

Avremo dimenticato senz'altro alcuni aspetti od omesso qualcosa e per questo ci scusiamo ma certamente il Micro Quattro Terzi è ormai un Sistema  maturo e concorrenziale nei confronti tanto dell'universo reflex che dei nuovi mondi mirrorless in rapida formazione.

Grazie per averci letto fino a qui, alla prossima!


N.B. L'argomento "video" merita un discorso a parte, con un approfondimento ed uno spazio dedicati poiché, nel caso del Micro Quattro Terzi, esso ruota intorno ad un brand, Panasonic, e soprattutto ad un particolare modello di fotocamera, GH2, diventata essa stessa una sorta di "brand nel brand". In futuro, se possibile, cercheremo di dedicarci a questo aspetto, considerando anche l'andamento del mercato e la new entry GH3, evoluzione in senso professionale delle caratteristiche uniche del modello precedente.


(*) Non si discute la capacità di restituire comunque un output eccellente

(**) DXO Sensor Ratings

(***) Messa A Fuoco