5. Installazione componenti
Tenendo conto delle dimensioni del Thermaltake Core X9, non possiamo esimerci dall'utilizzare una configurazione di fascia alta.
Abbiamo quindi deciso di metterlo alla prova installando un sistema composto da una mainboard ASUS Maximus VI Formula con CPU raffreddata a liquido con radiatore da 240mm e ventole Thermaltake Riing, delle memorie Corsair Dominator GT, una scheda video NVIDIA TITAN X, un alimentatore BitFenix Alchemy dotato di prolunghe a tema, due SSD HyperX Savage e tre Hard Disk da 1,5TB.
Come di consueto, il primo componente a trovar spazio nel case è stata la scheda madre completa di RAM ma, questa volta, in modo diverso dal solito.
Per facilitare ulteriormente le operazioni di assemblaggio, infatti, abbiamo rimosso il vano mainboard togliendo solo due viti thumbscrew.
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Vista la possibilità offerta da Thermaltake, abbiamo utilizzato lo stesso ripiano anche per il contenimento, nella parte bassa, di due drive da 2,5" che, ricordiamo, possono essere sostituiti da ulteriori due da 3,5".
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Per completare il comparto di storage, abbiamo agganciato, senza l'ausilio di attrezzi, tre hard disk da 3,5" nelle apposite slitte, lasciando quindi un intero cestello inutilizzato.
L'alimentatore, con ventola rivolta verso il basso, è stato riposto nell'apposito vano rimuovendo la paratia destra del case.
Ricordiamo che, all'occorrenza, una seconda unità , in cascata o ridondante, può trovar spazio sulla sinistra.
Il cablaggio, nonostante l'uso delle prolunghe ed un gran numero di drive, non richiede particolari manovre, anzi, risulterà semplice e veloce.
La scheda video, ovviamente, è stata montata senza riscontrare alcun problema.
A tale proposito segnaliamo che il Core X9 è in grado di offrire uno spazio sino a 400mm ove presenti i cestelli da 5,25", per arrivare addirittura a 590mm senza.
Per ultimo, abbiamo installato l'AiO da 240mm in quanto, per il montaggio del radiatore, c'è davvero l'imbarazzo della scelta.
Per questioni di comodità abbiamo deciso di posizionarlo nella parte alta del case in modo tale da poter agire su mainboard e drive rimuovendo solo la paratia sinistra.
Purtroppo, almeno nel nostro caso, non è stato possibile montare il radiatore sul frontale a causa dei tubi, troppo corti per coprire la distanza dalla CPU alla struttura anteriore.
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A computer assemblato possiamo notare come, nonostante tutto l'hardware utilizzato, il Core X9 risulti quasi vuoto, a dimostrazione che questo case è stato espressamente progettato per ospitare configurazioni davvero estreme.
