Dal 2003, anno della sua fondazione, Sharkoon è diventata un brand conosciuto nel ramo degli accessori per PC, tutti rigorosamente fluorescenti e luccicanti come la moda imponeva in quella che, oggi, appare come un'epoca lontana anni luce.
Non esclusivamente legata al mondo degli accessori e del modding, Sharkoon ha anche avuto modo di farsi conoscere in ambito gaming, ad esempio, con il mouse Fireglider, apprezzato per la buona ergonomia, ma tale attività è andata via via "sbiadendo" nei confronti dei concorrenti, che hanno saputo, nel frattempo, dare forza al proprio brand con uno stile unico e riconoscibile.
Al debutto in questo periodo, la linea di periferiche SHARK ZONE rappresenta il "new deal" di Sharkoon in campo gaming, con prodotti caratterizzati dalla nuova livrea giallo/nera, che riprende un po' quelli che sono i segnali di pericolo.
La forte aggressività del nuovo brand è anche in questo caso affiancata dalla classica attenzione di Sharkoon per il rapporto tra qualità e prezzo, un requisito molto importante per farsi strada in un mercato in espansione, ma decisamente popolato di concorrenza molto agguerrita e poco intenzionata a cedere il passo.
Il primo passo per il nuovo marchio su queste pagine, con le cuffie H40, è stato convincente per quanto concerne gli aspetti fondamentali ed ha reso più chiaro il cammino intrapreso da Sharkoon sul mercato, fortemente intenzionata a ritagliarsi un proprio specifico spazio.
Analizzato quindi il più interessante headset gaming attualmente disponibile per il brand SHARK ZONE, andiamo in un certo senso a "completare il discorso" con la tastiera meccanica MK80 ed il mouse M51+, le migliori soluzioni a catalogo per le rispettive tipologie.
Da una parte abbiamo una tastiera forte dell'uso di switch meccanici, un dettaglio ormai irrinunciabile per i giocatori, e di una retroilluminazione di classe RGB per-key, mentre dall'altra un mouse con il collaudato sensore laser ADNS-9800, un'imponente serie di funzionalità extra ed un bundle corposo come pochi che integra addirittura un tendifilo, soluzione solo disponibile a parte nei cataloghi dei produttori concorrenti.
 SHARK ZONE | MK80 |
 Layout | 104 tasti US Internazionale |
 Tasti funzione | 6 multimediali, cambio profili, regolazione illuminazione, N-key rollover |
 Switch | Kailh Red, Brown o Blue |
Matrice | 6KRO/NKR0 selezionabile |
Cablaggio | 2 metri - 2 USB, 2 Jack da 3,5mm TRS |
Connessioni HUB | 2 USB, jack audio e microfono |
Software | presente |
Peso | 1,45kg |
Dimensioni | 470x180x24 mm |
SHARK ZONE | M51+ |
 Formato | Ergonomico per destri |
 Materiali | Plastica |
 Switch | Omron sui principali, Huano sui restanti |
 Sensore | Laser PixArt ADNS-9800 |
Risoluzione | Â 600 - 8200 DPI |
Numero pulsanti | 11 programmabili |
Illuminazione | RGB a zona singola |
Memoria | Integrata |
Regolazioni del sensore | DPI a due assi, polling rate |
Software | presente |
Peso | Da 114g a 150g (senza e con zavorre, misurato) |
Zavorre | 6 da 5g |
Dimensioni | 128x88,1x41,8 mm |
Cablaggio | 1,8 metri con connettore USB placcato oro |
Il layout e le tecnologie offerte da entrambe le soluzioni non sono certo un novità per i nostri lettori, nondimeno sono tra quelle più avanzate disponibili oggi sul mercato e perfettamente in grado di definire due prodotti top di gamma.
Se Sharkoon riuscirà o meno ad essere convincente con il resto del setup SHARK ZONE lo scopriremo solo nel prosieguo di questa nostra recensione ... per ora possiamo solo augurarvi una buona lettura.