Con l’introduzione delle CPU Codename “Sandy Bridge”, tutti i produttori di schede madri hanno dovuto aggiornare la propria lineup di prodotti integrando nuove soluzioni dotate di socket 1155 e chipset P67 o H67.

Gigabyte offre una gamma di schede madri molto ampia, andando incontro così alle esigenze di tutti gli utenti e degli assemblatori.

Nella nostra recensione analizzeremo la GA-P67A-UD7, il modello di punta del produttore taiwanese, caratterizzata dall’adozione di numerose porte USB 3.0, controller SATA 3.0 e chipset NVIDIA NF200 per aumentare il numero di linee PCI-E a disposizione dell’utente.

Quest’ultima caratteristica è necessaria per poter supportare più di due schede video NVIDIA in configurazioni SLI ed è già stata adottata in passato, su altre schede madri della serie UD7; al pari dei bridge PLX, l’NF200 consente il raddoppio delle linee PCI-E 2.0 a partire dalla 16 messe a disposizione dal controller della CPU, limitazione intrinseca di tutte le CPU Sandy Bridge.

Anche se non ancora disponibile nella scheda in prova, la UD7 supporta i nuovi BIOS EFI, che migliorano l’esperienza d’uso e la gestione avanzata di tutte le specifiche di funzionamento del proprio PC.

La Gigabyte GA-P67A-UD7 è stata affiancata ad una CPU Intel Core i7 2600K, caratterizzata dalla frequenza di 3.4 GHz, 4 Core con Hyper Threading e moltiplicatore sbloccato.

Buona lettura!