2. Vista da vicino


SAPPHIRE R9 390X 8GB Tri-X OC Edition 2. Vista da vicino 1 


Box tradizionale solido ed efficace nel proteggere la SAPPHIRE R9 390X 8GB Tri-X OC Edition durante il trasporto, con tutte le caratteristiche principali ben evidenziate.


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Molto bella la nuova versione del dissipatore Tri-X che conferisce alla scheda una certa "importanza" e la distingue nettamente dagli altri prodotti sul mercato.


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Dalla vista posteriore apprezziamo la densità di componenti SMD con disposizione decisamente ordinata, l'assenza della backplate e le generose dimensioni del dissipatore, che sporge di 36mm rispetto al PCB facendo raggiungere alla scheda una lunghezza complessiva di 304mm.


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Dalla vista laterale si può osservare l'altezza complessiva della R9 390X 8GB Tri-X, pari a 41mm, che risulta lievemente superiore ai canonici due slot.

Segnaliamo che sulla nostra scheda madre la stessa risultava troppo vicina al secondo slot PCI Express per permetterci di installarvi una seconda VGA, motivo per cui in caso di acquisto vi invitiamo a verificare la distanza degli slot qualora decidiate di optare per una configurazione CrossFire X e non vogliate utilizzare il terzo slot.


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Sul lato superiore della scheda, quello che risulta visibile una volta effettuata l'installazione, trovano posto i due connettori di alimentazione PCI Express da 8 pin e lo switch per la selezione del BIOS da utilizzare per l'avvio del sistema, Legacy o UEFI, con supporto al Secure Boot di Windows 8/8.1.


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Tolte le dodici viti passanti che assicurano il dissipatore al PCB e le quattro attorno alla GPU, più altre tre relative alla mascherina delle connessioni, è finalmente possibile rimuovere l'unità di dissipazione Tri-X.

Il dissipatore pesa complessivamente 740 grammi di cui 570 di alluminio e rame per la massa radiante e cinque generose heatpipes, nello specifico una centrale da ben 10mm affiancata due da 8mm e da altre due da 6mm che agiscono solo nella zona GPU.


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Le heatpipes a sezione maggiore corrono per tutta la lunghezza del radiatore attraversando entrambi i corpi lamellari, mentre quelle da 6mm di diametro agiscono solo su quello posizionato sopra la GPU e le memorie facendo un giro "doppio" in quanto partono e finiscono nella parte vicina alle uscite video.

Tutte e cinque le heatpipes sono a diretto contatto della zona "calda" ovvero della piastra in rame sopra la GPU.


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In questa versione del dissipatore Tri-X sono state utilizzate tre ventole FirstD (FDC10H12D9-C) da 90mm di diametro con doppio cuscinetto a sfera, alimentazione a 12V e assorbimento di 0,35A, pilotate dal sistema IFC-II (Intelligent Fan Control II), una versione migliorata e senza switch hardware sulla scheda della soluzione SAPPHIRE per la gestione della rotazione delle ventole.

Mantenendole inattive queste ultime e facendole partire solo quando serve, la SAPPHIRE R9 390X 8GB Tri-X OC Edition risulta virtualmente fanless quando non è sotto carico.

E' ovviamente possibile variare i parametri di funzionamento delle ventole dal Catalyst Control Center o dall'utility SAPPHIRE TriXX a vostro piacimento, ma vi possiamo assicurare che le impostazioni di default sono decisamente valide e, almeno per la nostra esperienza di prova, non hanno richiesto variazioni.


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Buona la dotazione di uscite video implementata da SAPPHIRE, che conta tre DisplayPort 1.2, una HDMI 1.4a e una DVI-D Dual link.

La scheda supporta ovviamente la funzionalità Eyefinity per il collegamento simultaneo di più monitor che, a differenza delle precedenti serie Radeon, può essere effettuato direttamente senza la necessità di adattatori attivi.

Per il collegamento a pannelli con risoluzione 4K è possibile utilizzare l'uscita HDMI che, però, è limitata a 30Hz di refresh rate, o una delle tre DisplayPort, che lavorano tranquillamente a 60Hz.