3. Vista da vicino


SAPPHIRE NITRO Radeon R9 Fury Tri-X OC 3. Vista da vicino 1 


Confezione "minimal" per la nuova SAPPHIRE NITRO Radeon R9 Fury Tri-X OC, provvista però di una ottima imbottitura in foam e di un involucro interno di cartone spesso che ne garantisce la massima protezione durante il trasporto.


SAPPHIRE NITRO Radeon R9 Fury Tri-X OC 3. Vista da vicino 2 


Design estremamente curato per questa specifica versione, che vanta un sistema di raffreddamento a tre ventole da 90mm e la colorazione nera e grigia tipica della nuova serie NITRO.


SAPPHIRE NITRO Radeon R9 Fury Tri-X OC 3. Vista da vicino 3 


In questa vista frontale possiamo apprezzare il sistema proprietario Tri-X della SAPPHIRE NITRO Radeon R9 Fury Tri-X OC.


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Bello e funzionale anche il generoso backplate in alluminio, che riprende il design del dissipatore e va a coprire l'intero PCB della scheda che misura ben 230mm, 28mm in più, quindi, di quello di una scheda reference.

Per quanto riguarda invece la sua lunghezza complessiva, la SAPPHIRE NITRO Radeon R9 Fury Tri-X OC arriva a ben 308mm, ovvero il dissipatore sporge di 78mm dal PCB rendendo necessario rinforzare la parte finale con la struttura visibile nell'immagine.


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La scheda è dotata di un doppio connettore di alimentazione PCI-E a 8 pin, soluzione più che adeguata a fornire i 300W di TDP per cui è accreditata e che, in teoria, garantisce di poter arrivare sino a 375W di massimo assorbimento.

In termini di occupazione di spazio sulla scheda madre, con i suoi 45mm di spessore, la SAPPHIRE NITRO Radeon R9 Fury Tri-X OC occupa poco più dei canonici due slot e impedisce, quindi, di utilizzare il secondo slot PCI Express.


SAPPHIRE NITRO Radeon R9 Fury Tri-X OC 3. Vista da vicino 6


Nel particolare in alto è visibile lo switch per il passaggio tra i due BIOS presenti: nessuna modifica alle frequenze di lavoro, ma solo parametri più elevati di assorbimento energetico e temperatura massima di esercizio della GPU.

Nella posizione di interruttore premuto, segnalata da un LED Blu, la SAPPHIRE NITRO Radeon R9 Fury Tri-X OC ha un TDP massimo di 300W e un target di temperatura per la GPU fissato in 80 °C, mentre nell'altra il BIOS ha un'impostazione più conservativa con 260W e 75 °C.


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Segnaliamo che tale modifica è solo un'implementazione a livello di BIOS, non registrata peraltro dai driver Crimson che nelle nostre prove tra le diverse modalità non rilevavano alcuna differenza per la temperatura target della GPU, sempre fissa a 85 °C.


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Partiamo quindi dalla cover con le tre ventole Aerofoil da 90mm a doppio cuscinetto a sfera gestite dall'Intelligent Fan Control II (IFC-II) che le fa partire solamente quando la temperatura della GPU supera i 53 °C (fermandosi nuovamente una volta tornata sotto i 42 °C) e sono impostate in modo tale che quest'ultima possa lavorare sempre a meno di 75 °C o 80 °C a seconda del BIOS selezionato.

Se preferite avere le ventole sempre in funzione onde evitarne la partenza oltre i 53 °C, comunque molto "soft", potete ovviamente modificarne le curve di funzionamento attraverso l'utility SAPPHIRE TriXX.


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Ed ecco la parte anteriore del dissipatore, cuore del sistema della SAPPHIRE Radeon R9 Fury Tri-X OC: 800 grammi di alluminio e rame con cinque heatpipes e due corpi radianti con elevata densità di alette, opportunamente separati tra loro per dissipare al meglio il calore generato.

La zona centrale, a diretto contatto con il die, è composta da una heatpipe con un diametro di ben 10mm, affiancata da altre tre da 8mm che si estendono per tutta la lunghezza del dissipatore.

Nella parte frontale è poi posizionata una quinta heatpipe da 6mm che compie un "giro ridotto" sulla massa radiante posta immediatamente sopra la GPU.


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Nella parte posteriore possiamo invece osservare le massicce dimensioni della piastra di contatto con la GPU, i pad termici per la sezione VRM, anche questi su piastra in rame, e la struttura in allumino pressofuso che sorregge il dissipatore nella parte finale della scheda, quella senza il supporto del PCB.

Questa ultima porzione è un "radiatore" a tutti gli effetti, in quanto l'aria è libera di passare da un lato all'altro senza interruzioni.


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E chiudiamo con la dotazione di uscite video che, come per la Fury X, conta tre DisplayPort 1.2a compatibili anche con lo standard eDP 1.4 ed una HDMI 1.4a.

Con questa soluzione si possono pilotare direttamente sino a quattro display che salgono a sei tramite l'utilizzo di un hub MST attivo.