3. Firmware - TRIM - Samsung Magician
La schermata in alto ci mostra la versione del firmware con cui il Samsung 970 PRO 512GB è arrivato in redazione e con il quale sono stati effettuati i test della nostra recensione.
Il firmware, identificato come 1B2QEXP7, supporta nativamente le tecnologie TRIM e S.M.A.R.T che caratterizzano tutti gli SSD di nuova generazione.
Tramite il software Samsung Magician, oltre alle informazioni più significative inerenti il drive come il modello, la versione di firmware e la tipologia di connessione utilizzata, nonché la capacità e lo stato di salute dello stesso, potremo verificare se la versione del firmware installata nel drive corrisponde all'ultima resa disponibile dal produttore.
Contestualmente all'installazione del drive è opportuno procedere anche a quella dei driver NVMe 3.0 resi disponibili sempre da Samsung sul suo sito ufficiale, in modo da massimizzare le prestazioni del 970 PRO e, per quanti di voi utilizzassero ancora Windows 7, evitare inoltre eventuali problemi di compatibilità .
Come abbiamo più volte sottolineato, gli SSD equipaggiati con controller di ultima generazione hanno una gestione molto efficiente del comando TRIM implementato da Microsoft a partire da Windows 7.
La conseguenza logica è un recupero delle prestazioni talmente veloce, che risulta impossibile notare cali degni di nota tra una sessione di lavoro e la successiva.
Per potersi rendere conto di quanto sia efficiente, basta effettuare una serie di test in sequenza e confrontare i risultati con quelli ottenuti disabilitando il TRIM tramite il comando:
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Il recupero delle prestazioni sulle unità più recenti è altresì agevolato da Garbage Collection sempre più efficienti, che permettono di utilizzare gli SSD anche su sistemi operativi che non supportano il comando Trim, senza dover per forza ricorrere a frequenti operazioni di Secure Erase per porre rimedio ai decadimenti prestazionali.
Tuttavia, nel caso si abbia la necessità di riportare l'unità allo stato originale per installare un nuovo sistema operativo o ripristinare le prestazioni originarie, si dovrà utilizzare uno dei tanti metodi di Secure Erase illustrati nelle precedenti recensioni.
Sempre tramite l'utility del produttore avremo a disposizione una sezione per effettuare questo tipo di procedura ma, dopo aver appurato il fatto che il software non consente alcuna operazione su drive installati come secondari, si dovrà procedere creando un drive USB di boot contenente i file necessari per effettuare il Secure Erase senza accedere al sistema operativo.
Dopo aver visto alcune delle funzionalità della popolare utility, passiamo ad analizzarne le rimanenti partendo dalla prima tab denominata System Compatibility la quale, come suggerisce il nome, ci permette di verificare se il nostro sistema è pienamente compatibile con questo specifico drive.
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La sezione Performance Benchmark ci consente di testare le prestazioni velocistiche in lettura ed in scrittura del 970 PRO in termini di MB/s e IOPS.
Procedendo in sequenza abbiamo la tab Performance Optimization, che ci dà la possibilità di lanciare il comando TRIM manualmente qualora utilizzassimo un sistema operativo privo di questa funzionalità automatica.
Tramite la quarta tab del Samsung Magician, visibile nell'immagine in alto, è possibile aumentare lo spazio dedicato all'overprovisioning in base alle esigenze dell'utente.
L'unità , come abbiamo constatato nella pagine precedenti, utilizza due chip 3D V-NAND 64 layer da 256GB per un totale di 512GB, mentre la capacità rilevata dal sistema operativo risulta essere pari 476GiB.
La differenza fra i 512GB pubblicizzati ed i 476GiB effettivamente disponibili a disco formattato, come abbiamo più volte ribadito, dipende esclusivamente dalla diversa metodologia di misurazione della capacità dei dischi da parte del sistema operativo rispetto a quella utilizzata dai produttori.
Nella sesta ed ultima sezione il software ci fornisce la possibilità di abilitare o meno le varie funzionalità di protezione dei dati, ma solo nel caso in cui sia effettivamente supportata dal modello di drive in uso e dalla scheda madre utilizzata.
