ROG RYUJIN II 360

3. Visto da vicino - Parte seconda

Il radiatore da 360mm ha uno spessore di appena 27mm ed è dotato di dodici fori per lato, così da consentire l'installazione di un massimo di sei ventole da 120mm in configurazione push-pull.

A tale proposito segnaliamo che in bundle non vengono fornite viti per le ventole aggiuntive.

I tubi in dotazione al nuovo AiO ROG, come già accennato, sono lunghi 380mm, realizzati in gomma a bassa permeabilità e rivestiti in tessuto in modo da assicurarne un buon livello di flessibilità per evitare eventuali strozzature e facilitarne l'installazione anche all'interno di case compatti.

Le pompa, realizzata da Asetek, è un'unità di settima generazione in grado di lavorare con un regime di rotazione che varia da 800 a 2800 RPM.

Ciò che contraddistingue il ROG RYUJIN II 360 rispetto a tutti gli altri sistemi di raffreddamento a liquido sigillato è la modularità del gruppo pompa/waterblock.

La parte superiore contenente il display LCD può infatti essere rimossa con semplicità tramite una leggera pressione, sbloccando così il meccanismo magnetico e svelando l'interno della pompa.

Questa caratteristica permette di separare completamente la componentistica elettronica dal resto del gruppo, facilitando eventuali operazioni di riparazione o sostituzione e permettendo, come vedremo successivamente, di orientare il display sia in orizzontale che in verticale.

Analogamente a quanto visto sul primo modello del RYUJIN, anche in questo caso al di sopra della pompa è posizionata una piccola ventola da 60mm.

L'obiettivo di questa unità, caratterizzata da una velocità massima di 4800 RPM e da una portata d'aria di 19,41 CFM, è quello di smaltire efficacemente il calore dei componenti posti nelle immediate vicinanze del socket, in particolare il VRM ed il primo slot M.2.

La scheda adibita alla gestione del ROG RYUJIUN II 360 è posizionata al di sotto del display LCD e saldamente fissata con cinque viti a croce.

Come si evince dall'immagine, i due cavi in uscita attraversano una piccola cavità che evita eventuali pieghe e torsioni durante l'aggancio del display alla parte sottostante.

Il cavo che consente di gestire il display LCD tramite il software proprietario Armoury Crate è un Micro-USB di tipo B da connettere al controller fornito in dotazione, mentre per quanto riguarda la scheda madre la connessione avviene tramite un classico header USB 2.0.

La medesima attenzione per i dettagli utilizzata da ASUS nella progettazione del RYUJIN II 360 la ritroviamo anche nel controller incluso in bundle: due degli angoli opposti della facciata superiore riportano infatti i loghi Republic of Gamers.

Il controller dispone di otto ingressi in totale, quattro connettori per ventole PWM e quattro connettori ARGB a 5V, permettendo di gestire tramite il  software proprietario, oltre alle tre NF-F12 industrialPPC-200 di Noctua, l'illuminazione di eventuali dispositivi ROG compatibili presenti nel sistema.

Il controller dispone di un ulteriore ingresso ARGB a 5V da collegare direttamente alla scheda madre tramite il cavo fornito in dotazione, oltre a un ingresso SATA a 12V per l'alimentazione e un Micro-USB di tipo B al quale collegare il gruppo pompa/waterblock del ROG RYUJIN II.

Le ventole da 120mm con le quali il team ROG ha equipaggiato il RYUJIN II 360 sono dotate di un solo connettore femmina (4pin PWM), da collegare allo splitter presente in dotazione e, quindi, direttamente alla scheda madre, oppure direttamente al controller, così da poterle gestire tramite software.

Le Noctua NF-F12 industrialPPC-2000 PWM da 120mm, specifiche alla mano, risultano essere tra le migliori unità presenti sul mercato in quanto a prestazioni e durata nel tempo.

Le ventole in questione integrano sette pale e sono capaci di una portata d'aria di 71,6 CFM, una pressione statica pari a ben 3,94mm-H2O ed una velocità massima di 2000 RPM.

Queste unità dispongono inoltre di inserti in gomma su tutti e quattro gli angoli, indispensabili per diminuire il rumore causato dalle vibrazioni.