5. Prova sul campo - Film & Musica


In questa ultima parte delle nostre prove ci occuperemo del comportamento del prodotto sia per quanto riguarda la visione dei film che per l'ascolto della musica.


Film

Per i film, la nostra scelta è ricaduta su due titoli dotati di un ricco comparto audio, con effetti speciali di tutto rispetto e colonne sonore imponenti, ovvero Resident Evil Afterlife (Paul W.S. Anderson, 2010) e Paycheck (John Woo, 2003), entrambi in codifica DTS.


Razer BlackShark - Expert 2.0 Gaming Headset 5. Prova sul campo - Film & Musica 1  Razer BlackShark - Expert 2.0 Gaming Headset 5. Prova sul campo - Film & Musica 2 



Nei titoli d'azione in oggetto (e volutamente scelti) la presenza dei bassi è uno dei punti forti, rendendo giustizia alla natura delle BlackShark.

Ottimo il parlato che si amalgama alla perfezione con tutti gli altri suoni presenti nelle due "pellicole", garantendo un bilanciamento impeccabile ed una pulizia del parlato soddisfacente.

Ovviamente, non ci siamo stupiti di una tale performance, poichè la maggior parte delle produzioni cinematografiche di questo genere sono caratterizzate da effetti sonori, esplosioni e sparatorie assimilabili, come resa sonora, ai titoli gaming provati nella pagina precedente

Nonostante la stereofonia costituisca un limite in un questo specifico ambito di utilizzo rispetto alle soluzioni multicanale, il risultato è in ogni caso superbo rendendo estremamente piacevole ed immersiva la nostra esperienza.


Musica

Per quanto riguarda la sezione musica, abbiamo utilizzato un approccio differente rispetto alle precedenti recensioni, distaccandoci dal solito ascolto musicale dei vari generi e simulando, invece, una sessione di registrazione con Cubase 5, uno dei più famosi programmi di editing audio, trattando le Razer BlackShark come monitor da studio.


Razer BlackShark - Expert 2.0 Gaming Headset 5. Prova sul campo - Film & Musica 3


Le cuffie si sono comportate egregiamente, rispondendo in modo positivo a quasi tutte le frequenze.

Come già sapevamo, in presenza di frequenze medie e medio-alte i drive risultano privi di incisività, rendendo le BlackShark poco adatte alla registrazione.

Per quanto riguarda la riproduzione il discorso è analogo: se siete amanti della musica strumentale, in cui ogni strumento debba dire incondizionatamente la sua, soprattutto sulle frequenze medie, la scelta di queste cuffie non è delle migliori.

Ricordiamo però, che, essendo cuffie nate prettamente per il gaming, il risultato è comunque di buon livello.

La resa dei bassi rimane di una qualità assoluta, soprattutto se si compone musica dubstep, house o, comunque, un genere che si basi prevalentemente sulle basse frequenze.