Plextor M6e Black Edition 256GB

10. IOMeter Random 4kB

Risultati

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Sintesi

Nel test di lettura ad accesso casuale con pattern da 4kB e QD 32 il Plextor M6e Black Edition 256GB ha offerto eccellenti doti velocistiche, confermando pienamente i dati di targa nella condizione di drive usurato e superandoli abbondantemente in quella di drive vergine.

Nel test con Queue Depth pari a 3 l'unità va decisamente bene in condizione di drive vergine, andando molto vicina ai 105.000 IOPS dichiarati, mentre in condizioni di forte usura ha mostrato il consueto decadimento prestazionale che caratterizza tutti gli SSD  testati in tali condizioni.

Per quanto concerne le prove di scrittura i risultati ottenuti nella condizione di lavoro più gravosa sono addirittura superiori rispetto al dato dichiarato, palesando, però, un forte decadimento nella massima condizione di usura.

Nel test di scrittura effettuato con Queue Depth pari a 3 le prestazioni rimangono decisamente alte, ma non dello stesso tenore di quelle evidenziate in QD 32.

Complessivamente possiamo affermare che le prestazioni generali in termini di IOPS di questo drive sono eccellenti in condizioni di carico molto gravose e decisamente buone anche in ambito desktop ma, in entrambi i casi, la costanza prestazionale non è risultata tra le migliori.

Grafici comparativi SSD New

I due grafici comparativi relativi ai test di lettura evidenziano ancora una volta le notevoli doti velocistiche del drive in prova, capace di staccare nettamente tutti i concorrenti nel test QD 3 e di piazzarsi immediatamente alle spalle del RevoDrive 350 nel test più gravoso.

La comparativa in scrittura ci mostra ancora una volta il Plextor M6e Black Edition 256GB immediatamente alle spalle dell'OCZ RevoDrive 350 nel test QD 32, mentre nel test QD 3 riesce  a spuntare un piazzamento a metà classifica, ottenendo comunque un risultato migliore rispetto al suo predecessore.