2. GPU Boost 2.0


Tutte le moderne CPU e GPU includono tecnologie in grado di modificare dinamicamente la frequenza di funzionamento dei componenti, così da risparmiare energia quando questi non sono utilizzati.

Nel corso degli ultimi anni, però, si è anche cercato di massimizzare le prestazioni andando non solo a diminuire le frequenze in caso di non utilizzo, ma incrementandole quando il consumo energetico del componente risultava inferiore a quanto specificato dal produttore, così da sfruttare tutto il Thermal Design Power (TDP) disponibile.

NVIDIA ha introdotto la tecnologia GPU Boost nelle schede video GeForce GTX 680, basando il controllo della frequenza sul TDP "tipico" della scheda, circa 170W, così da poter aumentare la frequenza della GPU dinamicamente in tutta sicurezza.

Ad oltre un anno dal rilascio della prima versione di GPU Boost, NVIDIA è riuscita a migliorarne l'efficienza, introducendo una nuova variabile nell'equazione di calcolo della frequenza finale: la temperatura della GPU.


NVIDIA GeForce GTX Titan 2. GPU Boost 2.0 1


Le schede video GeForce GTX Titan sono progettate per innalzare la frequenza della GPU fintanto che la temperatura della GPU stessa resti inferiore agli 80°C o, comunque, fino al raggiungimento del consumo energetico massimo di 250W, valore limite impostato da NVIDIA per le schede video Titan.

L'utente può modificare la temperatura target attraverso software di terze parti e ogni produttore può decidere di intervenire, seppure in maniera limitata, su questo parametro di funzionamento.

La scelta di far lavorare le schede video Titan a temperature prossime agli 80°C ha consentito, inoltre, di ridurre la rumorosità della scheda video; la ventola non è infatti costretta a lavorare a regimi di rotazione elevati per mantenere la GPU "fresca".

Nell'eventualità che un utente voglia sostituire il sistema di raffreddamento con uno più efficiente, ad esempio con un raffreddamento a liquido, la tecnologia GPU Boost 2.0 potrà fornire un ulteriore incremento delle frequenze di funzionamento, rilevando temperature più basse.

Un'altra modifica che farà felici gli overclockers è la possibilità di aumentare la tensione di alimentazione della GPU via software, senza dover andare a modificare fisicamente la scheda video.

Anche in questo caso, spetta al partner NVIDIA che andrà a commercializzare la GeForce GTX Titan, la configurazione dei limiti di overvolt attraverso una modifica del VBIOS della scheda.

NVIDIA consiglia di non eccedere con l'overvolt della GPU per lunghi periodi, dal momento che la vita del componente può ridursi sensibilmente a causa del processo fisico detto elettromigrazione, che tende a deteriorare i componenti elettronici che lavorano a lungo fuori specifica.