In occasione del CES 2018, HyperX, la divisione gaming di Kingston Technology, ha mostrato al pubblico le Predator DDR4 RGB, i primi moduli di memoria dotati di illuminazione sincronizzata con tecnologia a infrarossi.

La tecnologia utilizzata, denominata Infrared Sync, prevede la presenza di canali di comunicazione IR in ciascun modulo consentendo la sincronizzazione dell'illuminazione LED attraverso gli stessi.

La luce prodotta, irradiata attraverso una struttura in polimero trasparente sul top del dissipatore in allumino, consente di impostare effetti dinamici molto accattivanti e gestibili tramite i software proprietari a corredo delle schede madri di ultima generazione come ASUS AURA Sync, GIGABYTE RGB Fusion e MSI Mystic Light Sync.


HyperX Predator RGB 3600MHz 32GB 1


Lasciando inalterato il design rispetto alla versione senza illuminazione, a parere nostro decisamente indovinato, HyperX questa volta si è concentrata sul versante prestazioni al fine di allinearsi agli standard offerti dalla più agguerrita concorrenza.

L'adozione dei collaudati ICs Samsung B-die, una attenta selezione degli stessi ed una rigorosa fase di testing interna, sembrano aver dato i frutti sperati consentendo di raggiungere frequenze sino a 4000MHz.

Nel corso della recensione odierna andremo ad analizzare un kit di Predator RGB 3600MHz 32GB  identificato dal produttore con la sigla HX436C17PB3AK4/32, costituito da quattro moduli da 8GB cadauno caratterizzati da timings pari a 17-18-18-39 2T e operanti ad una tensione di 1,35V.

Presente, ovviamente, il supporto alla funzionalità Intel XMP 2.0 in grado di assicurare un facile overclock attivando semplicemente l'apposita voce presente nel BIOS della scheda madre.

Buona lettura!